Girotondo

Giovanni Battista Angioletti, Girotondo. Ritratti e luoghi dell’arte e della poesia
A cura di Arnaldo Colasanti
Pagine 112, 12 euro
ISBN 9788899467197

Il Novecento italiano ha conosciuto una tradizione critica che si è misurata con una sorta di prosa poetica e che ha contribuito alla divulgazione dei temi, delle curiosità e delle opere dei classici. A questa scuola, lontana dalle ideologie e dalle mode più popolari appartiene anche Giovanni Battista Angioletti il cui nome è legato principalmente all’attività svolta all’interno della Rai dove fu tra i fondatori del Terzo Programma (la rete radiofonica culturale) e direttore della mitica rubrica L’Approdo Letterario. Formatosi nell’ambito dei movimenti cosiddetti “neo-umanisti” del primo Novecento, Angioletti fu anche romanziere di successo (vinse il premio Strega nel 1949 con La memoria). I ritratti qui riproposti sono brevi flash che in un luogo geografico colgono le caratteristiche peculiari degli autori descritti: pennellate veloci, quadri espressionisti destinati a suscitare curiosità intorno al personaggio descritto, da Omero a Orazio, da Foscolo a Flaubert, da Cézanne a Bruegel, da Dostoevskij a Tolstoj.

Arricchisce ulteriormente il libro un saggio di Arnaldo Colasanti, uno degli studiosi più attenti della cultura e della letteratura italiana degli anni Venti e Trenta del secolo scorso.

Giovanni Battista Angioletti (1896-1961) ha legato il suo nome al consolidamento della Rai come azienda culturale. Narratore di successo, vinse il premio Strega nel 1949 con La memoria e il Viareggio con I grandi ospiti nel 1960.

Arnaldo Colasanti (1957) è studioso di letteratura italiana e francese, temi ai quali ha dedicato numerosi saggi. È condirettore di Nuovi Argomenti e presidente della Fondazione Toti Scialoja.