Editoria e università
Conversazione con Kiara Pipino, docente legata a Movement for Actors e autrice di un manuale teatrale “aperto”, ossia scaricabile liberamente in Rete: «Le università americane in generale stanno promuovendo molto l'uso di testi Open Access».
I testi universitari gratuiti, open access, stanno diventando sempre più popolari negli Stati Uniti. Ne parliamo con Kiara Pipino che ha scritto un manuale universitario di Teatro open access per le università americane. Kiara Pipino è Associate Professor of Theatre alla SUNY Oneonta. Italiana, ma residente negli Stati Uniti, ha conseguito il MFA in regia teatrale presso […]
continua »
Al Teatro della Pergola
Da Breton a Tzara, da Ionesco a Beckett («che detestava l'etichetta "teatro dell'assurdo"»), dal franchismo («che mi impediva di respirare») al surrealismo, Incontro con lo scrittore spagnolo Fernando Arrabal per i suoi novant'anni
Fernando Arrabal, spagnolo nato a Melilla in Marocco nell’agosto 1932, drammaturgo, poeta, narratore, pittore e regista, ha compiuto da poco 90 anni ed è considerato la modernità fatta persona, grazie al successo della definizione che ne dette Mel Gussow: “incarnazione delle tre icone della modernità, Surrealismo, Dada, Patafisica” cui lui tiene ad aggiungere il Movimento […]
continua »
Periscopio (globale)
L'uscita del dramma “La casa sul mare“ offre l'occasione per parlare di un aspetto poco noto della produzione di Stefan Zweig: il teatro. Dalle suggestioni elisabettiane a quelle pirandelliane, con un occhio fisso alla tragedia greca
Non sempre fra un autore e la materia narrata, o il genere prescelto, si instaura una corrispondenza d’amorosi sensi. Spesso, anzi, proprio materia e genere si fanno per uno scrittore, malgrado le sue migliori intenzioni, elusivi, sfuggenti. È quanto è capitato, per fare un esempio, a Stefan Zweig con una forma espressiva che pure amava […]
continua »
A proposito de "La scrittura del teatro"
Un bel libro del critico teatrale Paolo Petroni ripercorre le avventure (e le disavventure...) della drammaturgia italiana di fine millennio. Il volume sarà presentato a Roma, al Teatro Vascello, venerdì prossimo, 24 marzo
Quale Italia ha raccontato il teatro alla fine dello scorso millennio? Non è una domanda oziosa, poiché il teatro – che lo si voglia o no – da millenni è lo specchio migliore nel quale le società riverberano (e capiscono, nel migliore dei casi) se stesse. Una domanda che sorge naturale dalla lettura di un […]
continua »
Alla Sala Umberto di Roma e poi in tournée
Marco Lorenzi ha trasportato a teatro il celebre film “Festen”, opera-manifesto di Thomas Vintenberg. Ne è nato uno spettacolo perfetto che riflette sugli orrori prodotti dal potere. E sulle conseguenze del cinismo imperante
Se dovessi pensare ad una trasposizione per immagini del piccolo pamphlet La banalità del male dove la filosofa Hannah Arendt racconta le dinamiche che hanno portato un uomo ordinario e comune, il gerarca nazista Adolf Eichmann, a diventare un mostro, niente per intensità e orrore, servirebbe al proposito meglio dello spettacolo teatrale Festen. Il gioco […]
continua »
Alla Pergola di Firenze
Antonio Latella ha messo in scena «Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee con Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni. Uno spettacolo teso e rabbioso, fondato su un'ottima prova attoriale, che recupera l'attualità del celebre scrittore americano
Al teatro della Pergola di Firenze è appena andato in scena, con la impeccabile regia di Antonio Latella, Chi ha paura di Virginia Woolf?. Produzione del Teatro Stabile dell’Umbria, con il contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli) che ha saputo rileggere in maniera efficace questo lavoro del drammaturgo americano Edward Albee (1928-2016) del 1962. Ricordo ancora vividamente lo […]
continua »
La morte di un grande teatrante
In memoria di Maurizio Scaparro, un artista e intellettuale vulcanico che ha lasciato un segno indelebile nella cultura degli ultimi quarant'anni con la sua progettualità e la sua vocazione all'utopia. Nel segno di Cyrano e Adriano, il suo è stato proprio un "Teatro del Mondo"
Maurizio Scaparro – scomparso all’indomani dei suoi novant’anni festeggiati nel settembre scorso – si porta via un mondo di passioni che non era solo suo, ma di quella vasta comunità di artisti e teatranti che nei decenni dalla fine dei Settanta all’inizio del Duemila hanno creduto fermamente, tenacemente, nella centralità sociale della cultura e del […]
continua »
Al Teatro Puccini di Firenze
Il nuovo spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastella, "Hybris", è una variazione intorno a una porta che apre e chiude l'umanità. Ma non si capisce mai se ne siamo dentro o fuori...
Il sipario è aperto, cala il buio sul palco, ma una luce calda lo illumina, sdraiato in una tomba, in un abbigliamento variopinto e fluorescente, al suono di un canto difonico tuvano, lui stesso canta e farnetica, da morto, e tribola… Le parole si inerpicano, lui a tratti solleva il busto gesticolando animosamente, per chiedere: […]
continua »
Al Maggio Musicale Fiorentino
Va in scena una nuova edizione per il "Don Carlo" di Giuseppe Verdi con la direzione di Daniele Gatti, la regia di Roberto Andò e un cast stellare. Un magnifico apologo sulla forza distruttiva del potere
«In quell’enorme zanzariera che è la valle del Po fra Parma e Mantova, doveva nascere il genio di Giuseppe Verdi , e Parma diventare la roccaforte dei verdiani». Scriveva Bruno Barilli nel suo indimenticabile libro Il Paese del Melodramma. L’altra sera rivedendo il Don Carlo del 1887 al Teatro del Maggio Musicale di Firenze, nella […]
continua »
Al Teatro 7 off di Roma
Va in scena "Pene d'amor perdute" di Shakespeare nell'ambito della scuola steineriana con la regia di Claudio Arrigo. Attraverso il lavoro di un gruppo di attori giovanissimi, il gioco dell'«amor cortese» diventa frammento, molto concreto, di vita
Bruno Paulin Gaston Paris non è tra i medievisti francesi più ricordati. D’accordo, nel 1896 egli entrava a far parte degli Accademici di Francia, per tre anni il suo nome era circolato tra gli aspiranti al Nobel per Letteratura… eppure con i primi del Novecento la sua fama di filologo venne a disperdersi nelle fumisterie […]
continua »