Un libro di Jan Brokken
Non solo l'Achmatova, ma Esenin e Solzenicyn, Nabokov e Rachmaninov, e poi Dostoevskij, Turgenev, Ciajkovskij e Gogol. In “Bagliori a San Pietroburgo” l’autore olandese, abbagliato dalla cultura russa e dai suoi esponenti, compie un pellegrinaggio nella città dove vissero. Sulle loro tracce…
I libri di Jan Brokken sembrano tutti un grande unico racconto. L’autore spesso si cita, e qui in particolare ovviamente fa più volte riferimento al Giardino dei cosacchi, di cui questo libro è stato in parte preparatorio. Questo accade perché non sono dei romanzi tout cour ma sono piuttosto dei racconti in prima persona. L’autore […]
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Il romanzo di Frank Westerman
Le nuove frontiere del terrorismo raccontate da un mediatore esperto di sequestri. Dagli episodi legati ai rapporti tra Olanda e Molucche negli anni 70 a quelli della Cecenia, il problema è la ricerca di una forma di dialogo possibile. Che oggi sembra affidato ai proiettili
«Dopo l’11 settembre, l’omicidio di Theo van Gogh, e ancor più dopo i video on line sulle decapitazioni dell’Isis, mi chiedo se come società possiamo davvero disporre di una difesa verbale contro il terrore». Così osserva Frank Westerman nel suo recente romanzo I soldati delle parole (Iperborea, Milano, 2017) e subito dopo ci racconta la […]
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A proposito del “Giardino dei cosacchi”
Jan Bokken ha ricostruito la biografia di un'amicizia: quella tra il giovane barone russo Alexander von Wrangel e Fedor Dostoevskij. Un rapporto vissuto quasi interamente in Siberia, negli anni dell'esilio dello scrittore
Il nuovo libro di Jan Bokken, Il giardino dei cosacchi (Iperborea 2016), è una via di mezzo fra il saggio biografico e il romanzo. Anche Anime baltiche era un’opera di difficile classificazione. Del resto è ormai un carattere della narrativa contemporanea la commistione di generi. Invero, se non si sapesse tutto sui protagonisti reali, se […]
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Una poesia per Primo Levi
Il valore simbolico della scrittura dell'autore di “Se questo è un uomo”, in qualunque forma si sia espressa - narrativa, poetica e anche nel suo lavoro di traduttore di Kafka - è profondo e intatto. La sua forza ci paralizza e ci fa riflettere sul senso di vergogna già evocato da Josef K
A trent’anni dalla morte la scrittura di Primo Levi ha sempre un profondo valore simbolico. Ricordate il sogno pieno di spavento descritto alla fine de La tregua? Primo Levi comincia a farlo appena tornato a casa dal campo di concentramento di Auschwitz, alla fine della guerra. Gli pare di trovarsi in mezzo a persone care, […]
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“La ferita del possibile” di Sabino Caronia
È un Canzoniere sentimentale la nuova raccolta poetica dell’autore romano, giocata in “rime chiare, non consolatorie, fra citazioni, calchi, eserghi. Versi come cicatrici di ferite inferte da spine anche banali, nel metaforico inverno del suo (e del nostro) “scontento”. Tra tradizione e memoria
Ventimila leghe sotto i mari inesausti del petrarchismo, anche sommossi e rapiti da un fondale moderno, chiamano Sabino Caronia a una militanza ardita e maliarda, perigliosa e squisita, della Maniera come forma mentis; alta e smagliante, impulso stesso creativo. Inarginabile Canzoniere sentimentale, “alla maniera di” «Altera ti rivedo, altera e bella, / passare, così passano le […]
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“Io non mi chiamo Miriam”
La letteratura dell’Olocausto si arricchisce dell’avvincente romanzo di Majgull Axelsson. Dove tra presente e memorie si racconta la vicenda di una ragazzina rom che pensando di salvarsi si spaccia per ebrea, andando così incontro a un tragico destino
Io non mi chiamo Miriam (Iperborea, 2016) di Majgull Axelsson è innanzi tutto un romanzo, un romanzo avvincente che ti prende dalla prima all’ultima pagina. Al di là del discorso che viene spontaneo – come sottolinea nella postfazione Bjorn Larsson, che comunque evidenzia anche la “narratività” che distingue questo da molti scritti-documento sull’olocausto – a […]
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Un libro per Natale
Lo scrittore Jón Kalman Stefánsson alla ricerca del senso dell’esistenza tra vita e morte. In un piccolo paese dove tra estate e inverno il passo è breve, prende vita un romanzo corale animato da tanti piccoli personaggi, che tocca corde profonde al di là delle mode letterarie
Luce d’estate ed è subito notte è un romanzo dell’islandese Jon Kalman Stefánsson pubblicato da Iperborea nel 2014. È un libro che va letto, goduto pagina dopo pagina, immagine dopo immagine. Si può dire, come giustamente nota la postfatrice Silvia Cosimini, che è anche la traduttrice, a cui bisogna fare i complimenti perché ci ha […]
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Italia, primo agosto/10
Una giornata a Fossanova, sulle orme di Tommaso d'Aquino, nel monastero dove morì «per divenire una luce più grande per il mondo…». E ripensando alla lezione del “doctor universalis” sembra che tutto quello che è oltre queste mura sia ben più vasto
Da Terracina, in bicicletta, percorro la vecchia Appia, sulle orme di san Paolo, e poi, costeggiando l’Amaseno, il fiume legato alla memoria della vergine Camilla (alla storia di Metabo, re della volsca Priverno, che, giunto alla sponda dell’Amaseno, lega la figlia, chiusa in una corteccia di sughero, alla sua grande asta e, consacrandola a Diana, […]
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Da “Vita nuova” a “Il libro di sabbia”
Il vero fulcro dell’interesse dello scrittore argentino studioso di Dante è la relazione del poeta con la donna amata che mai davvero lo ricambiò e che la morte rese per sempre inaccessibile. Così l’ultima incarnazione della Beatrice dantesca è la Beatriz Frost del racconto “El Congreso”
La mattina del 14 luglio 1986 al numero 29 della Grand Rue di Ginevra moriva Jorge Luis Borges. Sulla sua tomba al Cimitero di Plain Palais la citazione in islandese della Völsunga Saga che fa da epigrafe al racconto “Ulrica” di Il libro di Sabbia: Hann tekr sverthit Gram ok / leggr i methaltheira bert […]
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Ancora su Paolo Di Paolo
Evoca Truman Capote l’autore di “Una storia quasi solo d'amore”, e non solo in questo suo ultimo romanzo. Per la comune, segreta geografia spirituale, che si esprime in un terreno animato di figure, voci, stanze, umori, climi…
C’è un passaggio nell’ultimo coraggioso e innovativo romanzo di Paolo Di Paolo (Una storia quasi solo d’amore, Feltrinelli, 176 pagine, 15 euro, vedi anche https://www.succedeoggi.it/wordpress2016/04/le-apparenze-quotidiane/) che mi ha richiamato alla mente l’epigrafe del mio racconto Ristorante Kafka tratta da una delle Lettere a Milena dello scrittore praghese, nato esattamente cento anni prima del nostro: «I […]
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