Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Oblio d’amore

Amore e morte, memoria e oblio: binomi eternamente validi, in poesia come nella vita. Roberto Mussapi offre riflessione e traduzione dello shakesperiano "Sonetto 71"

Non piangermi, quando sarò morto, oltre il tempo dei rintocchi della campana che suona a morto. Che duri quel breve tempo il tuo lutto. E se leggerai questi versi, i miei versi (lettore, i versi di William Shakespeare!) dimentica i versi e la mano che li ha scritti: l’amore che genera i versi li supera, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Tra lingua e lingua

La traduzione che supera se stessa, scaturita dalla magia del fare poesia da altra poesia. Omaggio a Salvatore Quasimodo, autore ingiustamente sminuito, a 40 anni dalla morte. E ai suoi “Lirici greci”, puro incanto dove il greco si fonde con l’italiano del magno greco siciliano. A cominciare da Saffo...

Nel 1968, quarant’anni fa, moriva Salvatore Quasimodo. Uno dei grandi poeti italiani del Novecento, premio Nobel, letto molto e molto amato in vita, punito con un errato ridimensionamento critico dopo la morte. Certo Quasimodo apparteneva alla triade includente Ungaretti e Montale, più grandi, ma non ho mai compreso il modo di ragionare da Bar Sport […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Scrutando l’anima

Una poesia di Alberto Toni, tratta dalla sua nuova raccolta in uscita, “Non c'è corpo perfetto”. Dove si racconta della «eterna situazione dell’uomo che cerca il proprio posto, la collocazione in un mondo non ostile ma non armonioso come era o è stato sognato all’origine»

Dal libro in uscita per Algra editore, una poesia emblematica di Alberto Toni, poeta lucidamente scrutatore quanto febbrilmente frequentatore dei moti dell’anima. Anima in Toni va intesa nel senso nobile del termine, cioè realtà psichica animante in cui misteriosamente convergono energie di origine cosmica. Il disagio in Toni non è cantautoriale, è cosmologico, pur se […]

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Roberto Mussapi
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L’essenza delle donne

Rilke, poeta supremo, canta il popolo femminile riaccendendo con la sua voce il braciere dell’anima che si credeva perduto. Donne che vogliono accedere e restare nell’infinito attraverso le parole della poesia

Rilke: il supremo. Nasce nell’Ottocento, vive e scrive in pieno Novecento: come l’altro grandissimo William Butler Yeats crea la poesia del secolo a venire (dei secoli a venire) mantenendovi quel braciere di speranza e atavismo d’anima che il Novecento anche in poesia, e ai vertici, considera perduto. L’anima in Rilke permane primigenia. Qui, in questi […]

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Roberto Mussapi
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Fogliame del cuore

Ha attraversato Ottocento e Novecento, ha vinto il Nobel per la letteratura, ha scritto poesia e teatro: Maurice Maeterlink unisce l'essenza simbolista ai travagli del secolo breve con una poesia che è «corpo anonimo dietro cui brilla l’essenziale»

Nasce nel 1862, muore nel 1949: nella sua lunga vita  (in cui riceve il Nobel per la letteratura), Maurice Maeterlink traversa un secolo dalla metà dell’Ottocento a quella del Novecento, trae da questa originale situazione cronologica le migliori conseguenze: la poesia e il teatro (è poeta e drammaturgo in pieno, condizione non rarissima ma non […]

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Roberto Mussapi
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E la Voce fu

Una nuova raccolta di Roberto Mussapi sta prendendo forma, fonde il ciclo di Oriente e Marco Polo con quello delle “Arabian Nights”. Il poeta ce ne dona un’anteprima con questi versi che raccontano dell’antica ossessione dei poeti e di come, una notte, si placò…

I lettori di questi battiti, i pochi lettori, probabilmente, ma affini, immagino, che vivono ogni sabato “every beat of my heart” (grazie, Rod, probabilmente non sei Mike Jagger, non sei Nick Cave o Neil Young o Springsteeen, ma sei rock, puro e puro e che dura) conoscono qualche mia nuova poesia inscritta nel mio perdurante […]

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La Pietà di Apollinaire

Canto per i fratelli caduti in guerra, visione delle ombre degli amici, ode alla potenza dell’amicizia che vince la morte. Versi del poeta polacco che piaceva a Ungaretti e che, divenuto francese, come lui ha vissuto la tragedia della prima guerra mondiale

Straordinaria poesia di Guillaume Apollinaire, polacco trasferitosi con la madre in Francia, divenuto cittadino e poeta francese, arruolatosi volontario nella prima guerra mondiale, poi morto trentottenne nel 1918. Il tema della guerra, le ombre dei commilitoni, i soldati morti, i loro fantasmi privi di ogni orrore ma gonfi di dolore e amore. Simili, anzi fratelli […]

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Roberto Mussapi
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Rovesciarsi in Dio

L’opera di Massimo Morasso, già nota ai lettori di Succedeoggi per una poesia sul mito di Genova presentata in questa rubrica, è nutrita, con esiti spesso eccellenti. Prova ne siano questi versi sapienziali sul purgatorio che in quanto ricerca di purificazione incessante, fa parte dell’anima

I lettori attenti ricorderanno i versi di Massimo Morasso apparsi in questa rubrica, in una acuminata e fissante poesia sul mito Genova (Campana Caproni Frénaud Mussapi, ma alle spalle la sognò il padre fondatore Walt Whitman). Dallo stesso libro, pubblico, di questo poeta che considero centrale nella sua generazione di cinquantenni, e originale in assoluto, […]

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Roberto Mussapi
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Per un battito d’ali

Il poeta Tiziano Broggiato getta una nuova luce sul suo percorso artistico e sul mondo. Nella sospensione di un battito d'ali in cima a un grattacielo, osserva. Per la casa editrice LietoColle e per la Fondazione Pordenonelegge, la nuova raccolta "Novilunio"

Novilunio, nuovo libro di Tiziano Broggiato, è un canzoniere sul tempo e sul divenire, dove appaiono in evidenza i luoghi, molti luoghi, e i loro nomi: Praga, Casablanca, Amsterdam, Le Havre… Il libro dedicato alla luna nuova, alla rinascita dell’astro distante dalla terra, del sogno irraggiungibile, è tracciato in una mappa di luoghi storici, che […]

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Roberto Mussapi
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Il soffio di Wright

L’autore americano che si scoprì poeta leggendo Pound sulle rive del Garda, e che ha eletto a suoi maestri anche Dante e Montale, ha una voce che “suona come vento da una caverna”. Tra i maggiori nel panorama poetico americano spesso dominato dal minimalismo

La lingua di Charles Wright ha una magmaticità evocante quasi intraducibile, il suo americano suona come vento da una caverna. La seria e onesta traduzione dei suoi versi ne rende il senso e il pensiero, ma solo una riscrittura di anima affine potrebbe coglierne il soffio onirico e plasmante. Nel mese di marzo del 1959, […]

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