Roberto Mussapi
Every beat of my life

Scogliere di Venezia

Palazzi sottomarini di corallo nel fondo degli abissi, opera di un’intelligenza suprema, e la città sull’acqua, miracolo in superficie, edificato da intelligenza umana. Herman Melville anche in poesia come in prosa potentemente visionario e sapienziale

Il piccolo operaio del Mar dei Coralli, nel suo abisso azzurro strenuamente erige la sua galleria meravigliosa, la lunga arcata, pareti screziate, magico palazzo sottomarino di corallo. La prodigiosa opera della creazione incessante, che prosegue l’opera iniziale nella natura obbediente a un’intelligenza suprema, agisce fino in fondo all’oceano, nell’edificio corallino.Ma l’intelligenza dell’uomo è di natura […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Le visioni del poeta

William Wordsworth nel viaggio in Italia resta deluso dal Monte Bianco, gli pare «senz’anima», diverso da come lo aveva immaginato. Poi la «valle stupenda di Chamonix» lo riconcilia con la realtà. Gli pare che lì sia il segreto dell’universo

William Wordsworth, uno dei poeti inglesi del Romanticismo, autore delle famose Ballate lirichecon S. T. Coleridge, nel lungo e fascinoso poema Il preludio,narra in versi trascinanti un’iniziazione alla vita attraverso la poesia. Qui un ricordo dell’autore, poco più che adolescente, nutrito di sogni romantici che avevano nel Grand Tour, nel viaggio in Italia, un mito importante. E […]

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Nicola Fano
Omaggio a Roberto Mussapi/1

Teatro è una parola

La raccolta "I nomi e le voci" propone una serie di testi teatrali che mettono in chiaro quale sia il rapporto tra la poesia e la scena. Una relazione che va dal mito alla quotidianità, dai classici ai sotterranei di un autogrill

Molti studiosi di Shakespeare si sono chiesti spesso perché scrivesse teatro in versi (quei suoi versi così ostici, da comporre, dalla metrica quasi intraducibile): posto che le sue storie sono ovviamente importanti, ma che ancora più importanti sono i sentimenti dei personaggi che le abitano (possiamo dimenticare gli incastri della successione di Danimarca, non lo […]

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Ettore Canepa
Omaggio a Roberto Mussapi /2

Un erede di Yeats

“I nomi e le voci” afferma con chiarezza l’organica continuità di Mussapi con il poeta irlandese. Nella forma, nei contenuti e nella capacità di estrarre il magico dal dramma della vita, ristabilendo l’armonia e l’equilibrio che sono il segreto della creatività

Sotto molti aspetti Mussapi è erede di Yeats, al quale lo legano vere affinità elettive. In questo libro di monologhi in versi, un palese riferimento alla poesia di W. B. Yeats balza immediatamente agli occhi nel titolo della sezione centrale, Verso Bisanzio, che posto così, nel cuore dell’opera, sembra preservarne il significato più intimo. Non si […]

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Giulio Guidorizzi
Omaggio a Roberto Mussapi /3

Un filo e la memoria

La nuova antologia di monologhi in versi di Roberto Mussapi si apre con l'ispirato racconto di Arianna sul suo risveglio e sulla scoperta della solitudine dopo l’abbandono di Teseo. Anche quando sperimenterà l’eterno, continuerà a rimpiangere “quel vuoto/ tra dito e dito dove passava un filo”

Il giorno in cui finì il lockdown, il 3 di maggio, mi arrivò un plico: conteneva una copia dell’ultimo libro di Roberto Mussapi, I nomi e le voci (Mondadori, Lo Specchio). Mi parve un evento fortemente simbolico, e anche gioioso: la vita riprendeva con la poesia! Faticosamente, in quel giorno, la gente stava uscendo dalle case […]

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Alberto Fraccacreta
Omaggio a Roberto Mussapi/4

Dire Poesia

Evoca miti, riannoda misteri, rivisita epoche. Circondato dall’aura di Shakespeare, Yeats, Luzi, Bonnefoy, Soyinka… Così il poeta piemontese nell'intensa e ragionata antologia di testi teatrali che ripercorre gran parte della sua produzione lirica

Una delle forme più nobili della poesia è il monologo in versi che ha illustri antenati nella letteratura classica e in essa si compenetra, anche nelle scritture moderne, proprio perché sembra trarne l’ispirazione e la resa più profonda. Il diffuso utilizzo della persona loquens ha da sempre conferito all’opera di Roberto Mussapi – per altro, stimato critico […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Nascosta tra i gigli

Visioni di ragazze «bianche e lucenti» incantano il grande cinese Li Po e evocano epifanie del Dolce Stil Novo. Barche, timidi volti, cuori spezzati, immagini riflesse nell’acqua come 'frame' di pellicole celebri. Perché poesia è vita nella vita, magia in cui immergersi, fermi o in movimento

Nei versi del più grande poeta cinese di sempre, Li Po, che voi lettori avete già incontrato in questi “battiti del cuore”, la poesia mostra come può essere anche incanto assoluto: giovani donne che appaiono, meravigliosamente, acqua che specchia come se riflettesse il sorriso della Gioconda, incanto leonardesco. E l’epifanico volto di donna e il […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

O tu, Sole a Tabriz

Il grande Rumi ci apre alla conoscenza del re dell’amore «che regna su cose e concetti non falsi, stendardi di luce antichissima e cosmiche insegne regali». E concede all’umano la stessa sostanza del divino

Una delusione, una sconfitta: il re dell’amore ti ha dato scacco. Ma non è così, a veder bene: l’Amore non delude mai, se sai uscire da te stesso, annullarti per rinascere nel vero giardino dell’amore. Amore sensuale e misticismo si fondono in una realtà spirituale incantevole e enigmatica, luminosamente misteriosa.Sono versi di uno dei massimi […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il mistero dell’essere

«Il respiro della ricerca spirituale incessante» nella poesia qui presentata del venezuelano Santos Lopez. Che rivolge alla madre la domanda fondamentale di senso della vita e della morte. Come Ulisse nell’Ade

Cenote è un termine che indica, nel mondo mesoamericano, una pozza d’acqua dolce affiorante, in certe zone dello Yutacan, da un fiume sotterraneo. Quindi un’acqua che dal profondo giunge in superficie, chiamando l’uomo che vi si sofferma forse come la pozza in cui si specchiò Narciso: come scrisse Melville, cercando il mistero della realtà umana […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ungaretti ubriaco d’universo

«Ha sentito il pianto di Leopardi… lo ha trasformato in gioia piena, per amore». Roberto Mussapi commenta “La notte bella” e va al cuore della creaturalità del poeta de “L’Allegria”. A cinquant’anni dalla sua morte

In questi versi di Ungaretti assistiamo al meraviglioso evento notturno di un canto che si leva nell’oscurità, portando il poeta, l’uomo, da “uno stagno di buio” alla gioia primordiale di un bambino che morde lo spazio come le mammelle della madre. Dio lo fa “ubriaco d’universo”. Cinquant’anni fa moriva il grande poeta della creaturalità, poco […]

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