Una città allo specchio
Roma, le sue trasformazioni, ma soprattutto la sua immobilità iconografica, è al centro di "Passeggiate romane", un progetto fotografico di Roberto Cavallini. Che rivela il volto multiforme della città
Passeggiate romane è il work-in-progress di Roberto Cavallini che si snoda lungo più di quarantacinque anni di fotografia: armato di reflex o di smartphone, di Lomo o di macchina a soffietto, il fotoreporter laureato in sociologia ha percorso la città centrifuga in cui è nato, esplorandone traiettorie periferiche, iperboli urbanistiche e narrative, sottosuoli urbani di […]
continua »
Sono solo canzonette?
Da Orietta Berti a Alberto Matano, “emozioni” è la parola chiave della nuova tv, tra recupero di vecchie glorie della musica e nuova passione per i casi di cronaca
Emozione. È la parola chiave e il contenuto, unico ed assorbente, del senso nella comunicazione televisiva. Proclamata programmaticamente da ogni conduttore come cifra esclusiva di connotazione dei prodotti proposti ai telespettatori. È la regola dello show. E va benissimo quando si tratta di canzonette, intrattenimento pomeridiano costruito intorno a figure dello spettacolo, della musica, e […]
continua »
La testa a tavola
Storia (e polemiche) del prosecco, uno dei vini più conosciuti e più venduti al mondo. Proprio per questo, tra i più imitati. Soprattutto in Australia...
Ha fatto registrare 660 milioni di bottiglie vendute nel 2024, per il 2025, Salvini permettendo, si calcola sarà raggiunto il miliardo di bottiglie in circolazione in tutto il mondo. Stiamo parlando del prosecco, la bevanda alcolica e, oggidì anche dealcolata, più venduta e forse la più conosciuta nel mondo insieme allo champagne. E allora raccontiamo […]
continua »
La testa a tavola
Dal vino alla pasta, troppo spesso il termine “naturale” nasconde procedimenti "normali". E non cancella il rischio delle sofisticazioni. Lo diceva anche Plinio...
Che cosa differenzia un cosiddetto “vino naturale” da un altro vino? Niente. Perché il vino è naturale per definizione se nasce da un processo naturale come la fermentazione. Processo che peraltro non riguarda solo l’uva, ma in genere tutta la frutta zuccherina. Poi, possiamo discutere il processo di questa trasformazione, se la fermentazione è spontanea […]
continua »
A proposito di “Donne che non muoiono”
Il nuovo romanzo di Maristella Lippolis è una storia di donne che decidono di non sottostare alla violenza dei maschi. L'unica scelta possibile è vendicarsi tutte insieme
«Quando escono dalla libreria è notte. Camminano nel buio insieme per qualche tratto, le voci che frantumano il silenzio e ne fanno cristalli che vanno in pezzi. Intorno a loro si sprigionano scintille, i corpi sembrano illuminarsi. […] Una cosa che le donne conoscono molto bene, tutte ne hanno fatto esperienza più di una volta […]
continua »
La testa a tavola
Divampa il dibattito (o, meglio, la polemica) intorno al vino senza alcol. Un duello tra chi resta legato alla tradizione e chi vuole soltanto una «bevanda da compagnia»...
«Si tratta di succo d’uva. Il vino è, invece, quella bevanda che si ottiene con la fermentazione alcolica». Così recentemente uno dei massimi esperti di vino, Daniele Cernilli, alias Doc Wine, alla cui conoscenza si deve una delle guide più prestigiose del panorama italiano, commentava l’avvento del vino dealcolato. Il tema del vino senza alcol […]
continua »
La testa a tavola
Con o senza aglio? Pancetta o guanciale? Domande oziose per un piatto che ha una storia recente e contraddittoria: la carbonara. Questo articolo apre una nuova rubrica settimanale dedicata agli aspetti culturali della enogastronomia
Uno dei luoghi comuni più amati nel Paese nostalgico in cui ci troviamo a vivere è quello della immutabilità gastronomica. Lo ha sperimentato Luca Cesari quando ha fatto presente, forte di studi e approfondimenti che mettono fuori discussione ogni possibile contestazione, che nella prima ricetta della carbonara pubblicata in Italia (La Cucina Italiana, agosto 1954) […]
continua »
Tempi moderni
I social ormai controllano le nostre vite al cento per cento: tutto è postato e registrato. L'unica soluzione è la disubbidienza. Prendete il caso di un ragazzo che voglia marinare la scuola...
Un mio nipotino… nipotino, insomma, si fa per dire; un cristone di un metro e novantuno centimetri, nuotatore provetto, portiere tanto temerario da spaventare i suoi stessi compagni di squadra, consumatore indefesso di birrette, che si porta appresso con indolenza, tenendole per il collo della bottiglia che indolentemente dondola, come indolentemente porta alla bocca per […]
continua »
Su "Un giorno tutto questo sarà tuo"
Il nuovo romanzo di Lidia Ravera affronta un tema attuale e scottante al tempo stesso: le ragioni del movimento #MeToo. E spiazza il lettore affidando la voce dell'io narrante a un giovane scrittore...
Di penne come quella di Lidia Ravera c’è sempre bisogno: il suo ultimo romanzo né è l’ennesima dimostrazione. Un adolescente disturbato (così lui stesso alludendo ad alcune caratteristiche che ne fanno un ragazzino un po’ atipico), nonché voce narrante, decide di cimentarsi in un capolavoro letterario anche se non sa davvero cosa potrebbe distinguere il […]
continua »
A proposito de "Lo splendore"
Il romanzo di Pier Paolo Di Mino, primo di un ciclo di sette, affonda le radici nelle grandi narrazioni bibliche e pre-bibliche, senza mai perdere di vista la concretezza del racconto e dei personaggi
Quattro parole quattro su Lo splendore – I. L’infanzia di Hans (Laurana editore) – di Pier Paolo Di Mino, che sta suscitando in giro interesse e attenzione critica, – un libro bello, ma difficile da definire, perché è insieme diverse cose. Proviamoci. È un’opera complessa, stratificata, accessibile a più livelli, – di ispirazione vagamente “modernista”, […]
continua »