L’elzeviro secco
Riflessioni sul Nobel al “vate di Duluth” che ha creato uno stile inseparabile dalla sua persona (come i Ray-Ban sul suo naso). Senza mai cercare una sovrapposizione di generi piuttosto realizzando un’addizione di fattori estetici...
C’è da scommettere che, se Dylan ritirerà il Nobel, lo farà con i Ray-Ban sul naso. Il vate di Duluth, ormai l’uomo più premiato al mondo (non si vedrà mai più un autore che è contemporaneamente Premio Nobel, Pulitzer e Oscar), ha creato uno stile inseparabile dalla sua persona. Il fraseggio nervoso, e a tratti […]
continua »
Addio a Dario Fo
Attore, regista, drammaturgo, scenografo, illustratore. Da molti punti di vista si può ricordare l’artista scomparso oggi all’età di 90 anni. Anche per il suo dissentire politico oscillante e per il discusso Premio Nobel alla Letteratura nel ‘97
Dario Fo è morto, all’età di novant’anni, presso l’ospedale Luigi Sacco di Milano, nel quale era ricoverato da alcuni giorni per problemi respiratori. Poche settimane fa aveva presentato il suo ultimo libro, Darwin (Chiarelettere), dedicato al padre dell’evoluzionismo. In estate, nel Palazzo del Turismo a Cesenatico, il riparo creativo condiviso con la moglie Franca Rame, […]
continua »
La scelta dell'Accademia di Svezia
Il premio a Bob Dylan riapre la polemica: sono solo canzonette? Anche i lirici greci cantavano i loro versi. Come al solito, dipende tutto dal peso delle parole più che dal loro contesto.
«Ma va’!?»: questo è o sarebbe il più sintetico commento a caldo. Nel giorno della morte del premio Nobel Dario Fo, l’Accademia di Svezia ci fa una flebo di sorpresa: per molti sarà una bestemmia, per altri un tardivo atto di giustizia che incoraggia a trovare nelle canzoni il soffio dell’ars poetica. Il riconoscimento letterario […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
I versi di Wole Soyinka tratti dal poema “Idanre” dimostrano come tragedia, epica, potenza conoscitiva e magica della poesia possano essere preservate, collegandosi così alla grande tradizione greca e latina dei tragici e di Ovidio
«Il poema Idanre nasce da due metà separate della stessa esperienza. La prima fu una visita alle colline rocciose con quel nome, un pascolo soffuso di senso del divino dove si trovano giganti e mastodonti primordiali pietrificati in qualche strano passato, allattati da nebbie e nubi. Tre anni più tardi, e duecento miglia più lontano, […]
continua »
Memorie di un “parassita sociale”
Per lui la poesia è sempre al primo posto, per via del suo potere sconvolgente quanto una macchina che irrompa in una corsia a senso contrario… Guida al pensiero del grande poeta russo, attraverso una raccolta di interviste
«Chiunque consideri la poesia alla stregua di intrattenimento, di “lettura”, commette un crimine antropologico, in prima istanza contro sé stesso». Questa osservazione di Iosif Brodskij è una delle tante perle di cui è disseminato il recente volume intitolato Conversazioni (Adelphi, 320 pagine, 20 euro), curato da Cynthia L. Haven, uscito negli Stati Uniti nel 2002 […]
continua »
Il Nobel a Svetlana Aleksievic
Il “reportage polifonico” conquista l’Accademia di Stoccolma che assegna il premio alla scrittrice bielorussa, dal 2000 esule a Parigi. Nelle sue opere l’esposizione letteraria apre il campo al pezzo giornalistico come prova diretta, quasi istantanea, della contemporaneità. Del Noi e dell'Adesso...
Svetlana Aleksievic, giornalista e scrittrice bielorussa, è il Premio Nobel per la letteratura 2015. L’Accademia svedese l’ha premiata «per la sua scrittura polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo». In Italia a oggi sono stati tradotti quattro suoi libri: Preghiera per Cernobyl, Ragazzi di zinco, Incantati dalla morte tutti per e/o […]
continua »
ll Nobel per la Letteratura
«Per l’arte con la quale ha evocato i destini umani più inesplicabili e scoperto il mondo della vita nel tempo dell’occupazione». Così si legge nella motivazione del premio assegnato allo scrittore francese, autore di “Dora Bruder” e di tanti altri romanzi segnati dai fantasmi della guerra e dalla brutalità nazista. A partire dalla controversa figura del padre, internato nel campo di Drancy...
Dopo la canadese Alice Munroe, eccelsa maestra del racconto, quest’anno l’Accademia della Svezia assegna il Premio Nobel per la Letteratura a Patrick Modiano. Mi permetto un piccolo inciso: con la Munroe è in un certo senso crollato l’idiota stereotipo che determina attorno ai racconti una terribile diffidenza da parte della stampa e dell’editoria italiana, malgrado […]
continua »
Ancora in memoria del grande poeta
A un anno dalla morte, Mondadori pubblica (per la prima volta in Italia) la prima raccolta di Seamus Heaney. Una lunga riflessione in versi sul senso di appartenenza del poeta al suo mondo rurale
A un anno dalla morte dell’autore (vedi il ricordo di Alberto Fraccacreta su Succedeoggi), arriva nelle librerie la prima raccolta poetica di Seamus Heaney, finora mai pubblicata in Italia. Morte di un naturalista è un testo fondamentale non solo nella produzione di Heaney, in quanto già evidenzia temi e toni che saranno poi elaborati nelle […]
continua »
Il ritorno del premio Nobel
“L'eroe discreto”, il nuovo romanzo dello scritto peruviano, è un gioiello perfetto e cattivo: quasi un giallo, in cui padri etici e figli immorali rappresentano la trasformazione (e la perdizione) della società
Per Natale mi sono regalato L’eroe discreto di Mario Vargas Llosa (Einaudi, traduzione di Federica Niola, 382 pagine, 21 euro): un po’ caro, ma non c’è da pentirsene. Davvero. È inutile andare a cercare l’aggettivo giusto: Vargas Llosa è un grandissimo, il Nobel del 2010 ci sta tutto, però, ecco, va un po’ a singhiozzo. […]
continua »