A proposito del carattere degli italiani
In estate agli orrori dei nostri comportamenti pubblici si mescolano quelli dei turisti. I quali, seguendo il nostro cattivo esempio, umiliano il Paese
Siamo fatti così, esterofili a parole e nei fatti buffamente orgogliosi di un primato italiano che a guardare bene non esiste mica se non nella furbizia. Perché per esistere, te lo devono riconoscere i fatti. Il vino? A sentir noi quello italiano batte tutti. E se qualche scandalo qua e là spunta fra le etichette, […]
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Incontro con Umberto Ambrosoli
«Bisogna cambiare l'Italia. Cominciando dalla Lombardia, dove la giunta Maroni fa solo propaganda di partito e dimentica i problemi reali: prevenzione sanitaria, cementificazione, lavoro. E trova fondi solo per un referendum inutile sull'autonomia»
Di Umberto Ambrosoli, i lettori di Succedeoggi – oltre a conoscere la terribile tragedia che ha avuto suo padre come eroico protagonista – sanno che è un uomo giovane, legato alla propria famiglia ed entrato da poco nella politica, a partire dalla Lombardia verso la scena nazionale. Incontrandolo, la prima domanda è “introduttiva”: oltre a […]
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Un lutto per la cultura italiana
La chiusura de "l'Unità" e la scomparsa di una sua colonna, Fausto Ibba, impongono due riflessioni sul passato e sul futuro della memoria e dell'informazione. A sinistra
Oggi muore l’Unita. Anzi, ri-muore per la terza volta, come ha rammentato, con comprensibile civetteria, l’ultimo direttore del giornale – Luca Landò – nell’editoriale d’addio. La prima volta, l’Unita, morì bastonata dai fascisti, nel 1926, ma covò sotto la cenere a lungo: ci voleva altro che un manganello e una bottiglia di petrolio infiammata nella […]
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Dal naufragio al recupero della nave
Tutto è cominciato con il dramma (in diretta tv) di Alfredino Rampi. La saga televisiva della Concordia è l'ultimo atto di quel genere televisivo che aspetta di vedere la morte in diretta. Con questo commento Daniela Brancati inizia a scrivere per Succedeoggi
Qualcuno dice che la formula 1 conta tanti spettatori in tv dove – diciamo la verità – non si vede nulla se non un piccolissimo tratto di pista, perché i più, consciamente o meno, aspettano l’incidente spettacolare, rocambolesco, quello che vale l’attesa seguendo con gli occhi come ipnotizzati le auto che sfrecciano da destra a […]
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Storie di ordinaria disinformazione
Alla vigilia della (gusta) nomina di Giorgio Alleva all'Istat, un gruppo di economisti lo ha accusato di avere poche pubblicazioni indicizzate da Google. Solo un errore di statistica?
La commissione affari istituzionali del Senato ha già espresso il suo parere favorevole alla nomina del prof Giorgio Alleva alla presidenza dell’Istat. Domani sarà la volta della commissione della Camera. Si tratta di una nomina di alto profilo e molto ben accolta da quanti, statistici ed economisti, vedono nel loro mestiere un’attività che abbia anche […]
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Tutti i segni di un fallimento
La Capitale non ha un assessore, non ha un progetto plurale e non si preoccupa di trovare e ridistribuire fondi adeguati. E oggi la gente di spettacolo protesta contro Ignazio Marino
Oggi, la Roma che vive di cultura (poco e male si vive di cultura, a Roma, più esattamente si sopravvive, con la rabbia e con i denti) si ritroverà nel pomeriggio in Campidoglio per manifestare con il sindaco Ignazio Marino. Ormai Marino è un bersaglio che fa acqua da tutte le parti: fa più notizia […]
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L'Italia di Berlinguer/4
Un tempo il carisma dei leader come Berlinguer e Pertini chiariva le idee, le posizioni e... le convenienze. Adesso i modelli si mischiano in un grigio indistinto
La ricorrenza della scomparsa di Enrico Berlinguer ci riporta alla mente il periodo in cui noi, cresciuti in un comune tra l’Umbria e la Toscana, assistevamo annoiati (ma non addolorati) alle elezioni bulgare che regolarmente decretavano la vittoria dell’alleanza tra Pci e Psi. Oddio, siamo sicuri che il Pci ce l’avrebbe fatta anche senza il […]
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L'Italia di Berlinguer/1
Non è più tempo di santini: il leader del Pci ha segnato il proprio tempo per i suoi passi in avanti sempre troppo lenti e per quel senso diffuso di polveroso, di inadeguato ai tempi, di angusto...
Non ho mai amato Berlinguer, la mia generazione non l’ha mai amato (o almeno: quella più attiva negli anni ’70, caoticamente disseminata nei gruppi della allora nuova sinistra). Bisognerà pur dirlo alle nuove generazioni.È vero, ai suoi funerali ci fu una partecipazione popolare straordinaria. In lui percepivano una nobiltà, una moralità della politica che stava per tramontare. Quei […]
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L'Italia di Berlinguer/2
Gli anni Settanta sono stati così pieni di contraddizioni e di illusioni che la stessa realtà sfuggiva alla nostra comprensione. Come la "rivoluzione" tentata dal leader del Pci
Non sono un politologo, eviterò quindi di osservare la figura di Berlinguer da questo punto di vista. Cercherò invece di raccontare a voi e a me stesso che cosa ha significato, soprattutto a livello simbolico, Berlinguer nella mia vita. La prima volta che sentii pronunciare la parola Berlinguer potevo avere 11 o 12 anni, ed […]
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L'Italia di Berlinguer/3
Dov'erano, negli anni Ottanta quando la corruzione iniziava a dilagare, tutti quelli che oggi santificano il vecchio leader del Pci? Proprio queste celebrazioni kolossal ci dicono che il Paese contraddittorio ma onesto di Berlinguer non c'è più
Per me, Enrico Berlinguer – superstar ora che sono passati trent’anni dalla morte – è un sentimento. Rimanda a un mondo che pure era zeppo di violenze, di segreti di Stato, di marciume, di dittature. Ma un mondo nel quale la speranza era comunque ospitata. O almeno l’idea che un progresso, sociale, culturale, etico fosse […]
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