Luca Fortis
Cartolina da Beirut

Il Libano a rovescio

La musica, l'arte, la cultura giovanile e le tradizioni: incontro con la fumettista libanese Raphaelle Macaron che racconta un mondo pieno di conflitti e contraddizioni. Esattamente come il nostro

Le stradine si inerpicano tra le montagne, pubblicità delle cantine vinicole che producono, nelle aree controllate dai cristiani, i migliori vini del Libano, si alternano dopo pochi chilometri ai cartelloni con le facce dei leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah e della rivoluzione iraniana Khomeini. Le strade della valle della Bekaa in pochi chilometri mostrano la […]

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Mario Dal Co
Il dibattito sul nuovo razzismo

Dopo Colonia

Il New York Times chiede le dimissioni di Angela Merkel "colpevole” di favorire un nuovo nazismo con la sua “tolleranza“. Un obbrobrio politico e sociale, che annulla l'Occidente, i suoi limiti e i suoi valori

Con il titolo Germany on the Brink (Germania sull’orlo del precipizio) il New York Times del 9 gennaio ha chiesto, a firma di Ross Douhat, le dimissioni di Angela Merkel per “le sue follie idealistiche”. Si riferisce alla sua apertura sull’immigrazione, argomentando che i rischi di modificare la composizione etnica delle leve giovanili (nell’intorno superiore […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Le lacrime di Obama

È la prima volta che il volto di un presidente americano mostra un'emozione così forte. Il pianto in diretta di Obama è un segno di forza morale in un paese vinto da troppi interessi

Non mi è mai capitato di vedere grandi emozioni sul volto di un presidente degli Stati Uniti. A volte indignazione, un po’ di rabbia, un po’ di tristezza. Ma mai le lacrime. Ebbene Obama con la sua caratteristica, come ho già scritto su queste pagine, di “impeccabilità”, le ha versate. Senza scadere nel patetico, mostrando […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Obama disarmato

Il presidente degli Usa (forse) ha trovato una soluzione per limitare il potere della lobby delle armi. Ma il Congresso repubblicano fa le barricate. Tutto dipenderà dal prossimo inquilino della Casa Bianca

Per Obama, che in termini politici ormai viene definito “a lame duck” (un’anatra zoppa) espressione usata nei confronti di un presidente degli Stati Uniti alla fine del suo ultimo mandato e in generale senza più interesse a implementare niente di nuovo, l’anno si apre invece con una dichiarazione di intenti agguerrita, battagliera, e soprattutto foriera […]

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Pierre Chiartano
Lettera da Ankara

La rete di Erdogan

La Turchia è nell'occhio del ciclone della politica internazionale: Putin attacca Erdogan e Obama lo difende. Tra errori e speranze, bisogna ripartire da Ankara per costruire il futuro

Non abbiamo fatto in tempo a esprimere qualche speranza per la Risoluzione Onu 2254 sulla Siria che su Idlib le bombe hanno subito spento nel sangue di civili innocenti ogni barlume di ottimismo. Sotto le macerie provocate da un bombardamento aereo russo, ma le etichette ormai interessano poco, quando uccidono i civili le bombe sono […]

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Pierre Chiartano
Tunisi, 13 novembre 2015

Le incomprensioni pericolose

Vista dal Maghreb, la strage di Parigi è terribile e complessa allo stesso tempo. Segno di una grande debolezza militare del califfato, ma anche della incapacità di capire dell'Occidente

Baiji liberata nel Nord Iraq, poi Sinjiar la città snodo verso Raqqa, Ramadi in procinto di cadere (riconquistata dalle forze irachene il 16 novembre), Mosul praticamente isolata dalla Siria e dall’Anbar. Era naturale che SI (Stato Islamico, questo il nome ufficiale, anche se i media europei continuano a chiamarlo Isis, ndr) reagisse, per cercare di […]

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Odetta Melazzini
Dopo il 13 novembre

Come battere l’Isis

Ci sono ancora molte strade "politiche" per vincere il terrorismo internazionale. Per esempio, smettere di fare affari con la Turchia o andare a genuflettersi in Arabia Saudita. E una strategia condivisa

Gli attentati a Parigi dello scorso 13 novembre hanno ricondotto l’attenzione dei mass media sull’ISIS e il terrorismo islamico. È incredibile come, ogni volta, siano necessari dei morti (europei) per riaprire il dibattito. La minaccia del terrorismo non è un’emergenza e non va affrontata come tale; ormai è un fatto assodato e radicato, che riesce […]

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Nicola Fano
Dopo i fatti di Parigi

Noi, un bersaglio semplice

Da un lato interessi e guerre, dall'altro luoghi comuni e commenti banali: la sfida della modernità è tutta qui. E noi occidentali abbiamo abdicato ai principi della nostra complessità

Venerdì sera, mentre un manipolo di individui malediceva il proprio Dio uccidendo a Parigi decine e decine di ragazzi inermi io, ignaro, ero in un vecchio teatro di Roma ad assistere alla rappresentazione di uno strano, nero copione di Carlo Goldoni, italiano di oltre due secoli fa, sapido e sapiente nel cogliere le contraddizioni dei […]

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Vincenzo Nuzzo
Filosofia e terrorismo

Saper morire

Nel mondo cambia tutto dopo i morti di Parigi. L'Occidente ha l'occasione di guardarsi dentro e ritrovare il senso della propria storia e il valore della propria vita. Anche rileggendo i filosofi

Dopo lo choc tremendo provocato su tutti noi dagli eventi di Parigi, era inevitabile che poi fioccassero le più diverse e magari contraddittorie analisi dei fatti. Ed era inevitabile che di fronte a tale così folta molteplicità si restasse tutti sconcertati e confusi. Del resto anche questo rientra pienamente proprio nell’esperienza di choc. Che altrimenti […]

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Pierre Chiartano
Come leggere la crisi islamica/1

Ritirata americana?

John Robert Allen, uomo della Casa Bianca contro lo Stato Islamico, lascia in polemica con la strategia del Pentagono. Ormai i militari Usa e quelli iracheni sono ai ferri corti. E l'Isis ne approfitta

Lo zar Usa della guerra contro Stato Islamico si è dimesso. Il generale dei Marines John Robert Allen, già comandante della missione ISAF in Afghanistan e poi Saceur della Nato per un breve periodo, ha detto basta. «Enough is enough». Non diciamo che se ne sia andato sbattendo la porta, non è nel suo stile, […]

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