Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Piovono statue

Dopo l'omicidio razzista di George Floyd, negli Usa cadono le prime teste. Ma sono teste di piombo, come quella del generale Robert E. Lee, schiavista e razzista che perse la guerra civile ma per molti resta un mito. Da abbattere, appunto

Negli stati dell’Alabama, della Virginia, della North e South Carolina, del Mississippi, del Tennessee, del Kentucky e perfino della Pennsylvania e dell’Indiana si succede ormai da giorni, dopo l’uccisione di George Floyd, una furia iconoclasta contro i monumenti e le statue dei generali dell’esercito confederato. In particolare contro quella del generale Robert E. Lee comandante […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Internazionale razzista

Lo sdegno per l'omicidio di George Floyd, ormai, dilaga nel mondo. Ma anche il cancro del razzismo travalica i confini. E non da oggi. Negli Usa, forse, è più evidente in questo momento a causa dell'assenza di leadership della Casa Bianca

Per qualunque americano l’immagine dell’uccisione di George Floyd non è un’eccezione. Purtroppo è divenuta qualcosa che si ripete ormai da troppo tempo e troppo di frequente. A parte il dolore dei tanti che sentono nella carne viva del proprio corpo bruciare la ferita di un dolore cosi grande come quello di vedere di continuo il proprio […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Le vendette di Trump

Prima le provocazioni contro le manifestazioni di protesta per l'omicidio di George Floyd, poi il bavaglio a Twitter colpevole di segnalare le sue menzogne. Più le elezioni di novembre si avvicinano, più Trump brucia l'America

È mattina presto di venerdì 29 maggio a Minneapolis. Con una rabbia pressoché incontenibile sono incollata al televisore guardando CNN che inquadra la polizia in tenuta da sommossa dopo gli attacchi e l’incendio di ieri a un precinct delle forze dell’ordine della città del Midwest. È in attesa di una nuova manifestazione contro l’uccisione di […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Stati Uniti

Cuomo for president?

Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York, sta gestendo benissimo la crisi sanitaria della Grande Mela: repubblicani e democratici sono con lui. E qualcuno pensa che sarebbe l'avversario ideale di Trump. Se solo potesse...

Appare sempre più evidente che un candidato forte in grado di opporsi a Donald Trump nella corsa presidenziale di novembre possa essere il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. Vediamo perché. Mi si dirà che i democratici ne hanno già uno in pectore in attesa della conferma ufficiale della Convention democratica di luglio, […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Elezioni col virus

Ormai il coronavirus ha pervaso tutti gli angoli delle società. Tanto che nell'atteso dibattito tra Biden e Sanders, in vista delle primarie democratiche, si è parlato solo di sanità pubblica o privata. E degli errori imperdonabili di Trump...

Nel bel mezzo dell’espandersi negli Stati Uniti del coronavirus sottovalutato dal presidente Trump che aveva detto prima che la situazione era sotto controllo e poi che sarebbe stato battuto in breve tempo, si è svolto il dibattito tra i due candidati democratici rimasti in gara: Joe Biden e Bernie Sanders. È una fortuna che non […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Vecchi o socialisti?

Dopo il Super Tuesday, tutti parlano solo della sfida tra Sanders e Biden, tra estremisti e moderatati. E Trump? Tutto dipende da lui. E dalla capacità dei democratici di trovare una mediazione credibile contro di lui

In una breve inchiesta di CNN si chiedeva a democratici, indipendenti e repubblicani di definire con una parola i candidati delle presidenziali. È venuto fuori che Trump dai democratici e dagli indipendenti è definito “liar” (bugiardo), mentre dai democratici e dai repubblicani invece “jerk” (stronzo). Per quanto riguarda Joe Biden da tutte le categorie viene […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dagli Usa

Chi vuole Sanders

Entra nel vivo la campagna per le primarie dei Democratici negli Usa. In attesa del Supermartedì del 3 marzo, l’unico che svetta tra (troppi) candidati (troppo) rissosi è Bernie Sanders, il più estremista. Perché?

Trump, prima della vera e propria campagna elettorale, si assicura, fin da ora, un cordone di protezione attraverso i suoi poco ortodossi metodi che ormai conosciamo, approfittando di una stampa distratta dai dibattiti e delle primarie democratiche. È importante far presente quello che intorno all’evento principale del giorno si sta muovendo, proprio per capire come […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Inevitabile Trump?

I democratici Usa hanno parecchi motivi per temere una sconfitta a novembre: le loro divisioni interne, la capacità di Trump di attribuirsi successi inesistenti e la stretta della Casa Bianca sulle istituzioni indipendenti. Riusciranno a capirlo?

Con una parola inventata da George W. Bush in occasione delle controverse elezioni del 2000 quando competeva con Mc Cain che incoraggiava a non misunderestimate (una sorta di elisione tra underestimate=sottovalutare e misunderstand=fraintendere che viene a significare mal sottovalutare) le sue capacità, si potrebbe consigliare ai democratici di fare lo stesso con Trump, visti gli […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Caucus o caos?

Il voto dei supporter democratici in Iowa è stato un disastro. Nel senso che alcune “inconsistencies” hanno reso arduo lo stesso conteggio dei voti. Un segnale di disorientamento dell'opposizione che Trump ha subito sfruttato

È cominciata ufficialmente la campagna elettorale americana. Primo appuntamento i Caucus democratici in Iowa dove gli elettori di quello Stato si riuniscono per dare le loro preferenze ai candidati che vorrebbero mandare alla Casa Bianca. Ma perché questo momento iniziale è cosi importante? Come funziona esattamente rispetto alle primarie, altro momento di scelta dei candidati? […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina da Chicago

Big Data Trump

Al di là dell'impeachment (che i repubblicani e i legali del presidente sanno gestire alla perfezione), la campagna elettorale Usa segna una grande novità: un nuovo uso delle profilazioni per "motivare" i propri elettori, più che per convincere gli indecisi

Sappiamo già che la procedura di impeachment del Presidente Trump, che si svolge adesso al Senato americano, non andrà da nessuna parte. I repubblicani infatti hanno la maggioranza in quella Camera e negheranno l’autorizzazione a procedere, ostacolando anche la citazione (subpoena) di possibili testimoni quali Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump, allontanato […]

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