Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Alberto Toni

Il senso che scuote

Affinando una capacità espressiva orientata verso la complessità, l’autore romano cerca una sintesi tra l'io lirico e un noi che ci riguarda da vicino. Perché la storia personale si intreccia con i segni della civiltà, come nella sua raccolta “Il dolore”

Autore di varie raccolte poetiche tra cui Liturgia delle ore (1988) e Teatralità dell’atto (2004) nonché saggista e traduttore, il poeta romano Alberto Toni ha licenziato nel 2016, per i tipi di Samuele Editore, la silloge intitolata Il dolore (100 pagine, 12 euro) che prende spunto dalla poesia eponima in cui, con toni commossi e […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Ogni cosa è parola

Intreccio infinito è la storia del mondo, un vortice che ci risucchia e di cui non sappiamo interpretare l’idioma. Ma - ci svela Borges - in questa babelica confusione, in questo mistero che ci strazia riusciremo a cogliere, come in un sogno, il fremito di un ago di bussola…

Jorge Luis Borges, uno dei Nobel negati (con Pound, Luzi, Bonnefoy) che gridano scandalo (accanto a tanti meritatissimi), è uno dei grandi Maestri del Novecento. E in quanto tale ci svela il mondo alle spalle di quel secolo intelligente e scettico, fremente e superbo: ci addita lo spazio eterno della Piramide, il segreto iniziatico del […]

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Nicolas Cunial
Le poesie di Beloslava Dimitrova

Natura matrigna

L’uomo nasce in un contesto violento e selvaggio e non gli basta l’intelletto per elevarsi, perché quel contesto lo plasma per sempre. Ecco perché secondo la poetessa bulgara, autrice della raccolta “La natura selvaggia”, l’evoluzione umana è deplorevole…

Non risparmia nessuna forma di vita la poesia di Beloslava Dimitrova (Sofia, 1986), proposta ne La natura selvaggia (Arcipelago Itaca, 72 pagine, 12 euro), con traduzione di Emilia Mirazchiyska e Danilo Mandolini, anzi viviseziona con l’uso di versi chirurgicamente precisi non solo la condizione odierna dell’uomo, ma anche la relazione di questo con il circondario […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

L’origine dell’aurora

Secondo Emily Dickinson è la montagna, e non il mare estraneo al suo orizzonte, la progenitrice del mondo. Antenata del mondo che calpestiamo, delle stagioni e dei giorni che si susseguono e “giocano” ai suoi piedi “come bambini attorno a un sovrano”

La montagna, per la comunità in viaggio, è un ostacolo, come un fiume da guadare, una selva buia perigliosa. L’avventura della montagna è individuale e in quanto tale non può generare un’epica, quale quella navale che dalla Tempesta di Shakespeare porta a Melville, Stevenson, Conrad, come genera un’epica la città, la Roma di Catullo e […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Marco Marangoni

La lingua-luce

Lavoro del poeta è catturare il nascondersi della fonte luminosa. Arte che l’autore di San Donà di Piave pratica con maestria nei suoi versi che si impongono per nitore di pronuncia e levità. Raccontando storie «… di confini e senza confine»

L’ultima raccolta poetica di Marco Marangoni, autore che opera a San Vito al Tagliamento, si intitola Congiunzione amorosa (72 pagine, 12 euro) ed è stata pubblicata da Moretti & Vitali nel 2013. Nella nota che figura nel risvolto di copertina, Giancarlo Pontiggia parla di «un libro sapienziale, di lettura immediata, di risonanze profonde, opera di […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il respiro dell’eternità

I versi di Mario Santagostini che descrivono il momento del trapasso di suo padre dalla vita terrena testimoniano il fondamento archetipicamente religioso della poesia: la ricerca dell’infinito non fuori dalla vita, ma nel cuore più drammatico della vita stessa

Desiderio d’immortalità spasimo d’infinito. In questi versi tesissimi e nello stesso tempo mossi da una strana serenità, Mario Santagostini (nato nel 1951 a Milano, dove vive), uno dei non pochi poeti importanti della mia fertile generazione, ferma il momento del trapasso, il passaggio fatale dalla vita alla morte. Chi sta morendo non è un uomo […]

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Sacha Piersanti
Visto all'Argentina di Roma

La formica di Zeichen

A un anno dalla scomparsa, Valentino Zeichen è un poeta da leggere e rileggere. Come dimostra l'allestimento di “Apocalisse nell’arte” con Francesco Siciliano, Anna Rita Chierici e Emanuele Marchetti

Allo scadere del secolo, torneranno fiammeggianti i quattro cavalieri dell’Apocalisse per distruggere ogni opera d’arte prodotta negli ultimi cinquant’anni. È questa la profezia attorno alla quale ruota la vicenda di Apocalisse nell’arte, dialogo in forma teatrale del poeta Valentino Zeichen (1938-2016), messo in scena nella Sala Squarzina del Teatro Argentina lo scorso 11 maggio da […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Fabio Franzin

L’etica delle mani è verde e azzurra

Canta il lavoro onesto degli umili che ancora hanno un’anima il poeta-operaio di Motta di Livenza. E canta la natura che con i suoi colori quell’anima tinge. Lo fa nel suo dialetto perché è “aderente alla franchezza e alla concretezza” del suo dire

Fabio Franzin ha pubblicato varie raccolte poetiche, di cui ricordiamo l’ultima, Erba e aria (172 pagine, 12 euro), uscita nel 2017 per Vydia Edizioni. Franzin è un autore atipico rispetto ai canoni del nostro panorama poetico, in quanto scrive in un dialetto che è una variante Liventina del Veneto-Trevigiano e lavora come operaio. La sua […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Genova per Caproni

Come quello di Dino Campana, anche l’incontro del poeta toscano con la città della sua formazione è memorabile. Una geometria di strettoie e ostacoli, buio e ombre predisposti all’evento e alla scomparsa. Gli elementi della città primordiale, delle origini, la cui voce è il vento…

I nostri lettori hanno assistito all’incontro fatale di Dino Campana con la città di Genova. Altro approdo alla capitale marinara, altra scossa, altro, creativo questa volta, inebriante, sconvolgimento: Giorgio Caproni, un grande poeta del Novecento, delle felice generazione dei Luzi, Bertolucci, Bigongiari. «Con me, mentre un cerino/ mi si sfaceva bagnato/ fra le dita, alla […]

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Plinio Perilli
“La ferita del possibile” di Sabino Caronia

Le rose di dicembre

È un Canzoniere sentimentale la nuova raccolta poetica dell’autore romano, giocata in “rime chiare, non consolatorie, fra citazioni, calchi, eserghi. Versi come cicatrici di ferite inferte da spine anche banali, nel metaforico inverno del suo (e del nostro) “scontento”. Tra tradizione e memoria

Ventimila leghe sotto i mari inesausti del petrarchismo, anche sommossi e rapiti da un fondale moderno, chiamano Sabino Caronia a una militanza ardita e maliarda, perigliosa e squisita, della Maniera come forma mentis; alta e smagliante, impulso stesso creativo. Inarginabile Canzoniere sentimentale, “alla maniera di” «Altera ti rivedo, altera e bella, / passare, così passano le […]

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