Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Semplicemente amore

Rabindranath Tagore prosegue la visione che fu di Shakespeare per Giulietta e Romeo, i due amanti che cancellarono i loro nomi per unire i propri cuori. Con sapienziale e veggente semplicità, il poeta indiano celebra la stessa corrente invisibile...

L’amore è vicinanza al cuore, i poeti veri possono permettersi questa immagine che rischia la banalità: non perché vuota, ma in quanto elementare, assoluta. Come dire: il sole scalda e fa luce. E immediatamente il poeta accosta la metafora a quella del piccolo fiore, il suo, il suo proprio cuore, alla terra. Verità non univoca, […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Ivan Crico

La lingua estinta

Per la sua ultima raccolta, “De Arzènt zù”, ha usato il teregestino che si parlava a Trieste fino ai primi dell'Ottocento. Convinto com’è che «è la scrittura a conferire dignità a un linguaggio e a traghettarlo nel tempo». Una scelta premiata anche con un prestigioso riconoscimento…

Nato a Gorizia, Ivan Crico è un autore che si è espresso sia in lingua sia in dialetto, pubblicando le raccolte Piture (1997), Maitàni (Segnali di mare) (2003) e Segni della Metamorfosi (2007). L’ultima silloge, edita nel 2008 per l’Istituto Giuliano di Storia e Documentazione di Trieste, si intitola De Arzènt zù (D’argento scomparso, 60 […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Per ricordare Bellezza

È triste e scandaloso che un poeta come Dario Bellezza, morto da pochi anni, sia stato così dimenticato. È una delle voci più forti, intense e strazianti della poesia italiana del secondo Novecento

Dario Bellezza. Roma, la sua città, il Mondo. Nequitosa, invalida, il traffico è ossidato in cellule soltanto negative, che non risorgono. Il retro della città, come porta all’Ade, passaggio infero, il fiume, il mitico fiume di Roma qui stagno d’Averno, dove la città sprofonda nel regno dei morti. Il disfacimento della città caput mundi, il […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Resurrexi

«Ho rimosso la pietra dal sepolcro»… è il Figlio che parla. Con gli auguri di buona Pasqua dell’autore (e nostri) a tutti i lettori di Succedeoggi, un brano dall’oratorio sulla Resurrezione commissionato a Roberto Mussapi nel 2006

Nel 2006 la Conferenza Episcopale Italiana e la Fondazione Arena di Verona mi commissionarono un oratorio sul tema della Resurrezione. Ricordo indimenticabile l’incontro con Monsignor Domenico Mogavero e il Cardinale Ravasi che mi illustrarono le intenzioni. L’oratorio sarebbe poi andato in scena, musica di Alberto Colla, direzione Claudio Scimone, e il Figlio, su mia richiesta […]

continua »
Ilaria Palomba
A proposito di “In che luce cadranno”

La poesia dei morti

Con i suoi versi, Gabriele Galloni conduce il lettore nell'Oltretomba dove ogni sogno è permesso. E dove i fantasmi possono essere governati o uccisi per la seconda volta...

 In che luce cadranno di Gabriele Galloni (Rp libri, 2018, euro 10) è la seconda silloge del talentuoso ventiduenne, ed è dedicata ai morti. I defunti cercano di consolarci con tentativi incomprensibili perché con una mano ci amano e con l’altra sono nell’invisibile. Negli obitori ci sono uomini che leggono la mano ai ragazzi morti sotto […]

continua »
Francesco Improta
A proposito di "Geografia liquida"

La poesia liquida

I versi di Maria Pia Romano, senza retorica né gabbie metriche, ricostruiscono la luce e quasi l'essenza del mare. Come un elemento primario che continuamente pervade le nostre vite

La nuova raccolta di versi di Maria Pia Romano – arricchita in calce da tre prose auto­biografiche che non solo giustificano il titolo dell’opera, Geografie minime (Il GRILLO editore, 10 euro), ma indicano soprattutto in maniera chiara e inequivocabile le tappe del suo percorso umano e artistico, i luoghi della sua anima, paesaggi interiori profon­damente […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il filo dell’amore

Arianna, Teseo, il Labirinto… Roberto Mussapi ricrea in versi la vicenda della giovane donna che salvò il suo amato e ne immagina la delusione dopo l’abbandono. In un monologo a cui darà voce, al Teatro Parenti di Milano martedì prossimo, Laura Marinoni

Nel volume Voci prima della scena, raccolgo monologhi in versi a volte commissionati da attori o registi, a volte per nulla, scritti senza richiesta. Non è affatto una pura raccolta, ma un libro: molti testi richiesti funzionarono nell’occasione, ma, a mio parere, non reggevano la memoria della pagina. Da tempo, nella mia opera poetica e […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Gianfranco Lauretano

Sorpresa dell’inizio

Scrivere poesia è creare incessantemente, nello stesso modo in cui procede la vita. Perché la realtà è sempre in movimento e quando ci soffermiamo su qualcosa, quella stessa cosa è diversa da istante a istante. Poesia è stupore al cospetto del nuovo che sta nascendo…

Gianfranco Lauretano, nato e operante a Cesena, saggista e traduttore, ha pubblicato varie raccolte, tra cui Preghiera nel corpo (1997), Occorreva che nascessi (2004) e Di una notte morente (2016). Nel 2017 è uscito a suo nome il titolo inaugurale della collana “Ancilia” diretta da Giancarlo Pontiggia per Puntoacapo: Rinascere da vecchi (86 pagine, 15 […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il dono dell’infanzia

Chi parla è il puer, oltre e prima dell’Io, che come il passerotto di Catullo o il piccolo nascente Pinocchio pigola appena. Il puer di ognuno di noi a cui con magia William Blake, splendidamente, dà voce…

William Blake, poeta, veggente, scrive tra le sue opere importanti un canzoniere diviso in due parti, i Canti dell’innocenza e i Canti dell’esperienza. È un poeta sicuramente inconfondibile per visione sapienziale e capacità di espressione diretta, quasi arcaicamente infantile. È modello di William Butler Yeats, poeta di due secoli successivo, che lo supera abbondantemente. Non […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Per un bacio di Elena

Il dottor Faustus di Marlowe, per un momento, è vinto dall’amore per la più bella di sempre che Mefistofele gli fa incontrare. E l’ombra di colei «che gonfiò mille vele e fece ardere le torri altissime di Ilio» annienta ogni sua arroganza…

Ci siamo già soffermati sulla storia del dottor Faustus, protagonista di uno dei capolavori del teatro di ogni tempo, e specificamente dell’età elisabettiana di Shakespeare, Marlowe, Kidd, Ben Johnson e tanti altri giovani poeti che fecero rinascere sui palcoscenici di Londra il grande teatro. Intendo il teatro assoluto e subito immerso nell’essenza del dramma cosmologico […]

continua »