Giancarlo Pontiggia
Autoritratto in tre parole /1

Cosmo cose anime

I poeti finalisti del Premio Ceppo 2019 si raccontano attraverso la loro opera in concorso. Così Giancarlo Pontiggia spiega che ne “Il moto delle cose” la sua visione si è espansa e che la raccolta altro non è che una discesa nella materia scura dell’universo, che è quella di cui siamo fatti

A partire da oggi e con un appuntamento bisettimanale, i poeti finalisti del Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia, Selezione Poesia 2019 (che verrà assegnato il prossimo 24 marzo) si raccontano attraverso la loro ultima opera, in una rubrica curata da Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente e direttore del Premio. Inaugura la serie Giancarlo Pontiggia in concorso […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Per l’alto mare aperto

Chi si avventura per mare è, per chi resta a terra, l’avamposto che affronta il mistero dell’oltreconfine. Per questo - dice Melville in questi versi - è sempre accompagnato dal pensiero, dalla preghiera, dalle speranze di coloro che attendono il ritorno, il disvelamento…

Sono tornato alle poesie di Melville, vecchio amore. Ne uscirà una mia antologia in un imminente volume dello Specchio, Mondadori. Poesie non sempre ma spesso di mare, come questa in cui vediamo la situazione topica del capolavoro Moby-Dick: l’uomo che si è avventurato per mare è oggetto del pensiero di quelli sulla terraferma, la maggioranza […]

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Alberto Fraccacreta
Su “Sindrome del distacco e tregua”

La Milano di Cucchi

Nella sua nuova raccolta, Maurizio Cucchi gioca con la tecnica per cercare le ragioni della contemporaneità nella storia, nei maestri e, anche, nella pieghe della sua città, terra prediletta di una «sospensione felice»

Uno degli aspetti più evidenti della poesia contemporanea è l’esigenza dell’allusivo, dell’inespresso, se non dell’implicito. Giocare di sottintesi è il lavoro tipico della lirica di ogni tempo, una “funzione poetica” a tutti gli effetti (Montale direbbe «scaltra» e «psicologica»), ma si attiva maggiormente nel momento in cui quest’arte sente di essere insidiata da forme diverse […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Colloquio con l’anima

Non solo attrice Sonia Bergamasco, ma autrice di testi e di poesia. E lettrice dei suoi versi precedendo il suono con «la musica della sua voce», recitando come un sospiro… Un modo quanto mai adatto a questa evocazione quasi stilnovista di certe “animulae”

Non solo attrice Sonia Bergamasco, ma autrice di testi e di poesia. E lettrice dei suoi versi precedendo il suono con «la musica della sua voce », recitando come un sospiro… Un modo quanto mai adatto ai questi versi che evocano certe “animulae” di stilnovisti Sonia Bergamasco, una delle attrici italiane più importanti, è anche […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Il poeta perdonato

Encomio di Ernesto Cardenal, poeta, prete atipico, rivoluzionario, segugio di libertà e passioni, che è stato appena «assolto da tutte le censure canoniche». Sandinista della prima ora, alfabetizzò il Nicaragua fino a piangere la delusione dell'utopia tradita

Un uomo molto vecchio e sofferente, che celebra messa dal suo letto di ospedale. «Assolto da tutte le censure canoniche»: Ernesto Cardenal aspettava questa notizia – e questa messa riparatrice – da trentacinque anni. Era il 1984, quando un Papa vendicativo alzò il suo dito accusatore verso i religiosi che avevano osato combattere a fianco […]

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Loretto Rafanelli
L’esordio di Elisabetta Pigliapoco

Puri moti dell’anima

Una raccolta pensata in anni di lavoro e di riflessione sulla scrittura e sul pensiero di moderni e contemporanei. “La luce di taglio” dell’autrice marchigiana, docente di letteratura italiana, ha ora preso forma, ed è una prova di sicuro valore che segna una nuova presenza nell’universo poetico

La poetessa Elisabetta Pigliapoco, quarantenne marchigiana di Monsano, dopo molti lavori critici e una collaborazione con Umberto Piersanti all’Università di Urbino, ha pubblicato infine il primo libro di poesia: La luce di taglio, con l’editore milanese Archinto. Ne diamo volentieri conto e rileviamo subito che è una prova di sicuro valore, una nuova preziosa presenza […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Tiatru"

Teatro De Vita

La nuova, bella raccolta poetica di Nino De Vita è quasi una commedia umana fondata sul primato della parola. E nei ritratti giocosi della sua umanità c'è un appello a evitare di utilizzare le parole solo per deformare i fatti

Nell’ultima delle cinque sezioni che compongono il nuovo libro di poesie di Nino De Vita (Tiatru), interamente occupata dal poemetto Bberengariu, il protagonista, nel suo modo logorroico e scompaginato di rivolgersi al prossimo, in questo caso rappresentato dal poeta stesso, dichiara la sua ossessione per le parole: «Pizzuti su’, bbaioti, cummattusi / ‘i palori, ggilusi. […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

L’Ospite folgorante

La luna cantata nel primo millennio dopo Cristo da Tu Fu, poeta che non guarda al travaglio della vita ma agli incanti della natura. Come in questi versi, dove l’astro celebrato più tardi dall’immenso Leopardi, qui è descritto come un essere vitale

Tu Fu, poeta della Dinastia dei T’Ang (618-905 d.C.) è una delle voci importanti della poesia cinese. Che ha un comune sentimento contemplativo della natura, intesa nella sua energia vitale. Non solo incanto del paesaggio, ma percezione di una sua vita atomistica. Lirica distante dal travaglio che segna altri grandi poeti cinesi, dal turbinio dei […]

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Francesco Improta
A proposito di “Artigianato sentimentale”

Come dire dolore

Il tempo, l'acqua, la solitudine: un nuovo "male di vivere" affiora nitido nei versi di Gabriele Borgna. È quello del conflitto tra la vita e l'«ora bugiarda» delle illusioni

Gabriele Borgna con il suo esordio poetico, Artigianato sentimentale (casa editrice puntoacapo, 8 euro) s’inserisce nel solco tracciato da quella schiera di poeti trentenni, tra i quali mi piace ricordare Maria Pia Romano, Ilaria Palomba, Gabriele Calloni, Luca Perrone e Melania Panico, che, in questi ultimi anni dopo un periodo in cui la poesia è […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Poesie dal naufragio

Ricordo di Izet Sarajlic, un poeta che ha identificato se stesso con Sarajevo. Non abbastanza musulmano, non abbastanza cristiano, non abbastanza jugoslavo, non abbastanza bosniaco: uomo del mondo. E del Novecento

Scrivi Izet Sarajlic e leggi: Sarajevo. Ricorda Predrag Matvejevic: «Le ragazze della Promenade Wilson, alla periferia della città, recitavano le sue poesie d’amore, che conoscevano a memoria». Intellettuale e poeta integrale, nel cuore, nella testa e nella carne, Izet (Kiko) ha legato l’intera sua vita alla città sacrificata in una sorta di massacro rituale sull’altare […]

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