A proposito de “Il borgo dell’accoglienza”
Nella nuova raccolta di Marco Caporali la narrazione poetica pare immobile e invece tutto si muove, come al ritmo di una musica interna
Quanto mai fedele allo spirito del titolo, la nuova raccolta poetica di Marco Caporali, Il borgo dell’accoglienza (Il Labirinto, 84 pagine, 10 Euro) – per struttura, ritmo, lessico e sostanza – si fa modello e campione dell’antica pratica dell’accogliere. Suddivise in cinque sezioni, le sue cinquantuno poesie, la cui pietrosa solidità è così simile alla […]
continua »
Every beat of my heart
Senso di inutilità della vita. La conoscenza e la bellezza della natura non bastano a lenire. La noia non svanisce e Mallarmé in “Brezza marina” pensa alla fuga, il suo spirito vuole salpare, ma anche il viaggio è prospettiva angosciosa. Finché irrompe una speranza…
La carne è triste, e anche l’aver letto tutti i libri e la conoscenza non servono a vincere il senso di inutilità della vita, la noia. Se il viaggiatore di Baudelaire «parte per partire», spinto da un ignoto e a suo modo meraviglioso desiderio di viaggio senza meta, l’uomo che qui mette in scena Mallarmé […]
continua »
A proposito di "Buongiorno ragazzi"
La più recente raccolta di poesia di Valentino Ronchi è un omaggio al filosofo Vladimir Jankélévitch e al suo modo di rapportarsi ai suoi allievi
Non è raro che uno scrittore, o un poeta, venga indotto quasi in modo naturale ad accostarsi a un illustre predecessore, sospinto non tanto da un desiderio di emulazione né succube di quella che Harold Bloom chiamava «angoscia dell’influenza», ma mosso piuttosto da una sorta di convergenza spirituale, da una comune percezione dell’esistere nel mondo. […]
continua »
Every beat of my heart
Sono dolenti i versi in cui Gérard de Nerval rivela come dalla luce assoluta possa scaturire un buio che ti segna per sempre. Come un lutto. Una sfida giovanile e temeraria alla stella madre, non concessa agli umani, che rievoca Icaro e Fetonte...
Vista e visione in poesia possono coincidere. Molto più di frequente di quanto si possa pensare. Sappiamo che la visione del poeta avviene in un buio improvviso, che corrisponde a un’interruzione del tempo fenomenico. Ma questo buio non sempre vanifica le immagini presenti, a volte le vede semplicemente in modo più profondo. Così l’osservazione accanita […]
continua »
A proposito di "Vivi al mondo"
La nuova raccolta poetica di Daniela Attanasio dà senso all'atto stesso di scrivere versi: un articolato alternarsi di parole necessarie che tracciano con esattezza l’itinerario di un rivelarsi
Non sarà un caso se, dopo secoli di volenterosi tentativi, nessuno abbia ancora trovato una risposta alla domanda “che cos’è la poesia?”. Tanti gradi di vicinanza, un autorevole bagaglio di adiacenze a qualcosa di simile a una risposta, ma la riottosità della poesia a farsi definire ha sempre avuto la meglio su generazioni di prometeici […]
continua »
Every beat of my heart
Non una nube in cielo, nessuna vela in mare, silenzio e infinite legioni di stelle d’oro che annunciano in questa “estasi” la manifestazione di Dio. Così Victor Hugo immagina la quiete dopo la tempesta, la pace dopo la devastazione…
Estasi assoluta, in pace, da solo, in riva al mare, nessuna vela, silenzio, quiete, notte stellata senza una sola nuvola. E infinite legioni di stelle, che in armonia con lo spirito del cielo e del mare, dicevano semplicemente che questo quadro è opera, manifestazione del signore nostro Dio. Interessante che dalla citazione dell’Apocalisse, che è […]
continua »
Every beat of my heart
Novalis, uno dei grandi romantici, conosce lo «shakespeariano svelamento del vero», unica possibilità di accesso alla realtà che si rivela nel tempo del sonno. Questi versi, visionari e semplici, esaltano «l’incanto del silenzio che si traduce in suono»
Novalis è capace di cantare, qui e in ogni suo verso, l’incanto del silenzio che si traduce in suono, il mistero magico elementare della poesia. I sogni a cui si riferisce non sono quelli generici, che un rude luogo comune perdurante da Aristofane vede come evasioni dalla realtà, o immagini false e ingannevoli della stessa. […]
continua »
Every beat of my heart
Come nella grande letteratura di Melville, di Stevenson, di Conrad, Mario Luzi nei versi di “Sulla riva” – la riva del mondo – accorda «all’unisono l’ansia dell’uomo e il movimento cosmico del mare»
Terzo verso della prima strofa: «Che fai?…». Terzo verso della seconda e conclusiva strofa: «Tu dove sei?…». Siamo sulla riva, che è quella riva ma la riva del mondo, striscia di confine tra terra e mare. Pontili deserti, dopo la mareggiata appena conclusa, il sussulto oceanico che scuote la terra, percepito dai demoni e custodi […]
continua »
Su “Camillo Sbarbaro. Scrivere per vivere”
Francesco De Nicola dedica un ricco saggio (critico e biografico) a Camillo Sbarbaro, il poeta novecentesco che cercò nascondersi alla vita per far parlare solo le sue parole
In occasione della preparazione del Dizionario storico della letteratura italiana per conto della casa editrice Paravia, Giovanni Descalzo, che aveva il compito di redigere l’opera, si rivolse a Camillo Sbarbaro per avere più precise notizie sulla vita e sulle pubblicazioni dell’autore, oltre che sugli interventi critici più significativi che avevano riguardato la sua opera. La […]
continua »
A proposito di “Da luoghi profani”
La nuova raccolta poetica di Elisabetta Destasio Vettori spinge il lettore come «verso qualcosa» per fargli scoprire, poi, che quest'atto implica il «provenire da un dove»
Nella Collana Icone, dedicata alla poesia, e curata per gli editori Les Flâneurs da Alessandro Cannavale, è uscito lo scorso ottobre Da luoghi profani (pagine 116, 12 Euro), di Elisabetta Destasio Vettori, in cui è raccolto e quasi drammatizzato un intero percorso, sensuale e corporale, dunque poietico e poematico, che edifica in filigrana un’intera identità […]
continua »