Giovanna Cristina Vivinetto
Il Ceppo in tre parole /6

Nome Madre Corpo

L’affermazione della propria individualità, la coincidenza tra l’io poetico e la sua creazione… E la poesia che si incarna in un corpo lirico. Con Giovanna Cristina Vivinetto che si racconta attraverso “Dolore minimo” si concludono gli autoritratti dei poeti finalisti al Premio Ceppo Poesia 2019

Nome – “Dolore minimo” (Interlinea, 2018) è la narrazione in versi di una vicenda singolare rappresentata dalla transessualità ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare a prima vista, il termine “transessuale”, oltre ad apparire quasi a metà raccolta, ricorre pochissime volte, risultando perciò poco significativo sul piano del discorso critico-estetico. Il nome è invece l’abito […]

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Stefano Raimondi
Il Ceppo in tre parole /5

Tu Ospitalità Abbandono

Il dialogo tra il Me del pensare e il Tu del dire, lo spazio della parola poetica che accoglie i molteplici significati, la traccia dell’“ancora” e dei sedimenti del tempo. Questo e altro ne “Il cane di Giacometti” finalista al Premio Selezione Ceppo Poesia

Tu – Pensare la parola poetica è come rendere visibile un luogo, una città: un posto nel quale verranno conferite le cittadinanze. Frontiere di respiro e ritmi capaci di rendere possibile lo scambio tra un “Me” del pensiero, effettivo e reale, e un “Tu” possibile, presumibilmente vero, del “dire”: entrambi dialoganti e presenti. Questo Tu […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Mare e mito

La sapienza magica di cui si nutre il romanzo-poema “Moby-Dick” si ritrova nelle «stille del canto» del sommo narratore e poeta americano, ex baleniere. Oggi anticipate in questi versi scelti e tradotti da Roberto Mussapi, tratti dal libro di prossima uscita “Melville. Poesie di guerra e di mare”

Melville. Ho anticipato l’imminente uscita del mio volume dello Specchio Mondadori, “Melville. Poesie di guerra e di mare”. Vale la pena offrire gemme in anticipo: mare e mito sono le due dimensioni dell’autore di Moby Dick, il sommo. Ma il romanzo-poema, sintesi di Divina Commedia, Odissea e Teatro di Shakespeare, è nutrito, come questi tre […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Poesie scelte 1953-2010"

La parola operaia

In volume tutti i versi di Luigi Di Ruscio, il poeta irregolare che ha scritto sempre della condizione dei più umili, immaginandoli come un'umanità dolente e profondamente autentica

In una delle poesie contenute in Apprendistati, il libro pubblicato nel 1978 che insieme a Istruzioni per l’uso della repressione (1980) e L’ultima raccolta (2002) compone, a detta dello stesso autore, una sorta di trilogia inscindibile, Luigi Di Ruscio scrive: “non ho fatto altro che saldare fili di ferro di sei millimetri di diametro / […]

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Giulia Martini
Il Ceppo in tre parole /4

Rime Liste Rimasugli

Finalista al Premio Selezione Ceppo Poesia Under 35 con “Coppie minime”, Giulia Martini spiega come la sua raccolta sia anche una dichiarazione programmatica della sua poetica e dei suoi elementi fondanti: il ritorno, la magia e la percezione del vuoto, la memoria…

Rime – Le rime fanno tornare le cose: “tornare” sia nel senso di “convincere”, creando un cortocircuito tra senso e suono che spesso si propone come un’interpretazione ordinata e fulminea del mondo, sia nel senso di “riportare indietro”: a un certo punto, nel testo, si lancia un suono (un suffisso, una desinenza) e nel giro […]

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Giusi Quarenghi
Il “Ceppo” in tre parole /3

Corpi Nomi Luce

“Basuràda” è l’ora in cui il tramonto si avvicina e «il giorno pare già precipitato nella sera». Ma all’improvviso la luce riesplode, simile all’aurora. E “Basuràda” è il titolo della raccolta con cui la poetessa lombarda concorre al Premio Ceppo Poesia

Corpi – «Perché i versi non sono, come si crede, sentimenti. Sono esperienze»: così Rainer Maria Rilke nei Quaderni di Malte Laurids Brigge. I versi dunque fanno, di quello che ci capita, esperienza, nel senso che le danno corpo e ne sono quel che resta, significante e vivo: corpo sensibile, messo al mondo e che […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il Tutto oltre la forma

Le misteriose armonie cantate da Whitman sono connesse agli atomi di Lucrezio, alle apparizioni di Shakespeare, alle energie che si cercano nell’universo e nell’uomo. Qualcosa che sempre di più sfugge alla percezione in questi riprovevoli anni

Il mistero primo, quello della poesia di Whitman: tutti esistiamo in una forma, forma conclusa, di cui il grande poeta americano sempre loda la perfezione. Ogni sasso di mare, ogni goccia di rugiada, ogni volto intravisto passando, e ogni filo d’erba hanno un’irripetibile, indimenticabile forma perfetta. Ma noi non esistiamo solo in quella forma. Ogni […]

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Mario Dal Co
Un omaggio in forma poetica

La donna di Rilke

Nella celebre poesia "Annunciazione", Rilke vede la donna come fulcro centrale della vita, come luogo di mediazione tra le pulsioni divine e la convenzioni mondane: perciò ne abbiamo tentato una nuova traduzione

Nei Vangeli l’annunciazione presenta la figura di colei che sarà Madre, spoglia di qualsiasi attributo di prestigio mondano e semmai oggetto di tensioni tra le convenzioni sociali e la volontà divina, entrambe così potenti da intimidire l’animo più intrepido. In Matteo un angelo appare in sogno a Giuseppe, per invitarlo a non allontanare Maria, anche […]

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Marco Corsi
Il Ceppo in tre parole /2

Ritmo pensiero figure

Proseguono gli autoritratti dei finalisti al Selezione Ceppo Poesia 2019. È il turno di Marco Corsi, in gara nella sezione Under 35 con la sua raccolta “Pronomi personali”. Partita da un centro, un'immagine, «un nucleo dal quale si irradiano le molteplici possibilità del senso»…

Ritmo – Sul concetto di ritmo si sono espressi, in maniera diversa, alcuni dei poeti che più ho amato e frequentato durante il mio percorso di ricerca. Ritmo (dal greco rhytmòs, affine al verbo rheo: “scorrere”) non significa solo metrica, ma piuttosto un fluire, ora placido ora rapinoso, di suoni e di senso. Come l’acqua […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito di “Novilunio”

La poesia di luce

La nuova raccolta poetica di Tiziano Broggiato gioca sul rapporto tra parola e luce: una luce non derivata ma interpersonale, non rifratta ma signora delle cose, non caleidoscopica ma integra

Durante il novilunio, come si sa, l’emisfero visibile della luna è adombrato. Ciò significa, tecnicamente, che il satellite naturale è in un nodo d’orbita tale da varcare il piano eclittico in perfetto allineamento con il nostro pianeta e il sole. Ma anche, metaforicamente, che questa situazione astrale prelude a un inizio, identico e differente: l’ombra […]

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