Every beat of my life
L’anelito del poeta che brama poesia, la lira di Orfeo e la lira di Apollo, «il conseguimento della pienezza nel mondo»… In questi versi di Rilke, a cui in italiano ha dato grandiosamente voce Giame Pintor, il canto dell’uomo fragile
Nella splendida traduzione di Giaime Pintor, morto ventiquattrenne combattendo per la Resistenza, dopo anni giovanili di adesione al fascismo, dopo una presa di coscienza strenua e coraggiosa, Rainer Maria Rilke, il massimo poeta moderno, vive tremando nella lingua italiana.Orfeo in uno dei sonetti a lui dedicati: per te, Orfeo, che riuscisti a commuovere con il […]
continua »
Every beat of my life
La ricerca dell’Infinito è «una meta della poesia in quanto tale». Leopardi l’ha declinata in modo perenne. Anche Tagore, spesso presente su queste pagine, si è misurato con “l'Oscuro lontano”. Lo invoca in versi struggenti. Irrequieto, nostalgico…
Leopardi ha declinato l’infinito, memorabilmente. Tutti i poeti ne sono avvinti e insieme dolorosamente lontani, pieni fino all’ebbrezza e nello stesso tempo abbandonati. Sono venuti al mondo per trovare il filo in cui comunione e abbandono coincidono.Immediato pensare a Leopardi, che fissa una visione perenne dell’Infinito, ma a volte sfugge come questo sia una molla, […]
continua »
A proposito de "Il bianco della luna”
Una bella raccolta riassume il percorso poetico di Nino De Vita. Nelle pieghe della sua lingua sonora c'è la ricerca costante del senso della vita. E di quello che si riesce a vedere guardando le cose con la fantasia
Martinu è il bambino, ʼu picciriddu, che ha l’occhi astutati, gli occhi spenti. Accanto a lui c’è chi parla della luna: “Parlai ru biancu / ra luna; ri maculi nno biancu / ra luna; ra luci / chi scoppa ri na luna”. Intorno a chi racconta del bianco della luna, delle sue macchie, della luce […]
continua »
A proposito de “L’ultimo turno di guardia”
Alberto Rollo, con il suo esordio poetico, si dimostra un autore denso e rigorosissimo, capace di emozionare con i suoi versi dedicati quasi a una nuova, terribile cognizione del dolore
Leggo colpevolmente poesia in modo discontinuo, ma un bel giorno, quasi inavvertitamente a me stesso, ho cliccato su un video promozionale della Manni editore in cui Alberto Rollo (famoso editor della Feltrinelli, ai miei tempi, e raffinato critico letterario su Quaderni piacentini, Linea d’ombra e altre storiche riviste, recentemente autore di un apprezzato romanzo di […]
continua »
“Semicerchio” sul poeta traduttore dei classici
«Sornione e affettuoso, dubbioso sempre e umile fino all’esagerazione ... andava dai rifacimenti dal greco e dal latino, dal provenzale e dal tedesco alle proprie poesie, e così, sempre all’insegna del rigore, parevano antiche ed erano invece irrequiete e nuove. C’era in quello che scriveva “uno svolgersi del suo spirito”»
È stato presentato nei giorni scorsi su Facebook, su invito della Società Dante Alighieri, il numero on line della rivista “Semicerchio”, a cura di Niccolò Scaffai, dedicato a Pietro Tripodo, poeta e traduttore di classici scomparso nel 1999. All’incontro sono intervenuti, fra gli altri, Francesco Stella, Ignazio Visco, amico di Tripodo fin dai banchi del […]
continua »
Every beat of my life
La poesia che leggiamo, tratta dalla nuova raccolta di Patrizia Cavalli, poeta «capace di capace di dare e di insegnare», pare una filiazione della voce di Ariel nella “Tempesta”, «dramma vissuto nella leggerezza pur tragica del mondo onirico»
Patrizia Cavalli è forse l’unico poeta italiano che non conosco personalmente. L’unico poeta conosciuto che io non conosca… un saluto a una lettura in Toscana dove uno arrivava e l’altro partiva, qualche anno fa, eravamo già grandicelli. Non la conosco e mi dispiace, perché è un’autrice di ricchezza apparentemente trattenuta quanto capace di dare e […]
continua »
A proposito di "Vita meravigliosa"
La nuova raccolta di versi di Patrizia Cavalli affronta il mistero gioioso di farsi sorprendere dalle cose della vita. Perché nella felicità (come nell'infelicità) il segreto è che non c'è segreto
Il solo componente, l’ingrediente unico che può rendere la vita meravigliosa è proprio la meraviglia, lo stupore che ci coglie, ci trascina e cambia o devia il corso degli avvenimenti. È lo scuotimento improvviso che fa sì che gli accadimenti che avevamo creduto gli stessi di sempre, o dei quali pensavamo di conoscere la spiegazione, […]
continua »
Poesia e teatro secondo Roberto Mussapi
Parola come strumento della visione, visioni in forma sonora, suoni da cui nasce il prodigio. Da “I nomi e le voci”, monologhi in versi emblematici di un intero percorso poetico, (variamente interpretati sui social Mondadori), prende avvio il dialogo con l’autore
In tempi di covid-19 la cultura, per non fermarsi, ha intensificato la sua presenza sul web. Visite a musei virtuali, presentazioni di libri, lezioni di storia, filosofia, riflessioni spirituali, senza contare la scuola a distanza. Anche la poesia sparge le sue voci su internet. Così, l’ultimo libro di Roberto Mussapi, I nomi e le voci, […]
continua »
Ritorna “I Colloqui e altre poesie”
Alessandro Fo ha curato, con straordinaria dedizione, una nuova raccolta di poesia di Guido Gozzano. Ne scaturisce il ritratto di un poeta che vive in sé il dialogo costante tra vita attiva e contemplazione, fra realtà e la sua rappresentazione
Un responso e una condanna, non solo una scelta o un ostentato atto di indisciplina di fronte alle regole dell’esistenza. Nel mettere in scena se stesso nel personaggio di guidogozzano nella poesia d’apertura che dà il titolo alla raccolta La via del rifugio, pubblicata nel 1907, il poeta Guido Gozzano ci rappresenta il suo alter […]
continua »
Every beat of my life
Non un poeta. Un amico del cuore, prematuramente scomparso, che negli ultimi tempi della sua esistenza terrena, «ha scritto versi per sopravvivere e ricordare». Ma a leggerli si riconosce che in essi risuona Poesia. Oggi, a due anni dalla sua scomparsa, Roberto Mussapi lo ricorda così…
Guido Zolfino non è un poeta. Guido Zolfino è stato il mio compagno di banco dalla prima elementare Corso Soleri, Cuneo, all’ultimo giorno di scuola del Liceo Classico. Abbiamo condiviso la stagione formativa e romantica, garibaldina e entusiastica del maestro Minardi alle elementari. E Guido compare nel monologo in versi che alcuni di voi certo […]
continua »