Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il soffio e la pietra

Lo spirito si esprime etereo come l’aria ma si posa sul macigno dove si imprime. Lo aveva capito bene Yves Bonnefoy: «il soffio primigenio del poeta non cerca la carta, lo strumento dello scriba, del letterato...», cerca la pietra, «l’altra faccia del sogno»

Non solo le tue parole ma la tua angelica custodia, non solo ora e ieri, ma la pietra, l’immortalità.Da Pietra scritta, uno dei capolavori di Yves Bonnefoy. Quando scrissi, sulla sua opera, La pietra e il vento, peraltro pubblicato dal poeta Raf – che i nostri lettori ben conoscono, allora anche editore, e dirigeva I quaderni del Battello Ebbro – intendevo […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Brivido cosmico

Versi di Simon J. Ortiz (uno dei maggiori poeti indiani d’America), scolpiti nella sacralità dei nativi. Versi che restituiscono lo spirito degli Antenati, il senso dello Spazio e del Tempo… Che fanno «accettare il silenzio» e riconoscere il nostro essere attimo

Nato nel 1941 ad Acoma nel Nuovo Messico, Simon J. Ortiz è uno dei maggiori poeti “indiani” o “nativi” (suonano bene entrambi gli aggettivi) d’America.Negli anni Settanta si assiste a un rinascimento indiano, con il grande Momaday, l’autore di Casa fatta d’alba, e poeti poco più giovani tra cui la visionaria Apache Leslie Silko e appunto Ortiz, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Ulisse in Walcott

Il poeta caraibico «magicamente prodigioso… lirico, omerico», così descrive se stesso in un breve autoritratto: «… ho avuto una buona educazione coloniale, ho in me dell’olandese, del negro e dell’inglese, sono nessuno, o sono una nazione»

Ho una costellazione di poeti del Novecento di generazione successiva a quella degli Eliot e dei Pound, e i nomi di Heaney, Luzi, Bonnefoy e Walcott la compongono.Di questi il caraibico Derek Walcott è il più magicamente prodigioso per l’incanto di una lingua che nasce da quella magia caraibica da cui soffia e sorge la […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Con Carla, alla mensa della Poesia

Claudio Pozzani, poeta, “trovatore dell’età del rock”, creatore del Festival di Genova, sogna la sua nascita, il suo già paradossale ingresso nel mondo, appena uscito dal ventre e materno. E a sua madre, da poco scomparsa, è dedicata oggi questa rubrica

Questa intensissima poesia alla madre, è frutto di un istante estatico di sospensione del tempo in cui il poeta adulto rivive se stesso non bambino, ma neonato, appena uscito dal ventre materno. Ispirato, credo, posseduto per un istante dal Dylan Thomas che scrive «io sognai la mia genesi», Claudio Pozzani sogna la sua nascita, non […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La legge del Tempo

I versi che Friedrich Hölderlin dedica all’«incessanza della vita», oltre la Natura, oltre i grandi segni della permanenza della Bellezza, sono «poesia che va oltre ciò che scrive». Quello che ci circonda è provvisorio, e questa percezione non è punizione, ma azione terapeutica del divino

Visionarietà lancinante e oscura, questa di Hölderlin, ove il titolo è davvero emblema della poesia. Che è incentrata sull’antichità del vivere: le città dell’Eufrate, le vie di Palmira, le colonne del deserto, e la nostra mente, rapita nella visione dei versi, prosegue con le mura di Babilonia, le piramidi, il Faro di Alessandria… I poeti […]

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Marco Vitale
“Antologia personale” di Giampiero Neri

Le parole che restano

È laboriosissima la costruzione poetica dell’autore di Erba. Richiede studio ed esattezza e svela, in questa raccolta antica e nuova insieme, il suo orizzonte poetico fatto di variazioni, rimandi, studiate omissioni, disvelamenti. Tra Natura e Storia

Il lavarello è un pesce d’acqua dolce tra i meno sapidi. Si pesca in abbondanza nelle acque inquinate del Lario ed entra nella cucina di risotti di laboriosa assimilazione che i ristoratori locali servono ai turisti. Tale macchia della gastronomia nelle mani di un poeta può diventare, e se ne è felicemente sorpresi, tutt’altra cosa. […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

La poesia assoluta di Alfonso Gatto

Tra svelamento e nascondimenti irrompe nel prodigioso Novecento la voce del poeta salernitano e partecipa al coro dei grandi, nati all’inizio del secolo scorso. Nei suoi versi oggi proposti, «la ricerca della vita dopo la morte si cela nella memoria dei morti, visti come su treni…»

Nel prodigioso Novecento della poesia italiana (Luzi, Montale, Ungaretti, Caproni, Quasimodo, Bertolucci, Bigongiari, Sereni, Sbarbaro, per limitarci ad alcuni dei nati all’inizio del secolo), la voce di Alfonso Gatto è una delle più assolutamente poetiche, se poesia assoluta è anche la capacità di celare la sapienza nell’incanto della voce, al punto che lo svelamento poetico […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Lo sguardo della perfezione

Gottfried Benn. «La sua poesia è un meraviglioso tormento». L’autore tedesco, profondamente legato a Nietzsche, «non è un teorico del gelo e del nulla». Il suo è teatro tragico sui due temi d’origine del pensiero d’Occidente: Essere e Divenire. Come in questi versi…

Quando avevo circa trent’anni, Franco Cordelli, che stimavo e stimo, (eravamo giovani, anni culturalmente floridi, ci si incontrava, tante occasioni, poeti scrittori e critici, bei tempi), mi disse che apprezzava la mia poesia, non poco, e molto più della mia poetica. Avrei dovuto fare tesoro di quella affermazione, non tanto per quanto riguarda me (si […]

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Marco Vitale
“Breviario delle rovine” di Pasquale di Palmo

Orizzonti in solitario

Il senso della perdita, della memoria, dei luoghi, degli affetti, del linguaggio, della dignità delle persone. Sempre più la poetica dell’autore veneziano si calibra su questo tema fino a farsi “poesia civile”

Con il suggestivo titolo Breviario delle rovine (Medusa, Milano 2021, 169 pagine, 19,50 euro) Pasquale Di Palmo presenta, a soli tre anni dall’ultima sua raccolta, un personale itinerario poetico che si snoda a partire dal primo libro pubblicato (Horror lucis, Edizioni dell’Erba 1997) per giungere alla produzione attuale, parzialmente compresa nella bella plaquette edita da L’Obliquo (Vertebrae, […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

L’onda silenziosa

Il dio Amore identificato nella donna amata, capace di restituire l’abbraccio nella nuda realtà. Così il poeta Tagore pizzica le corde della lira come Eros, ma non cerca il suono, piuttosto con il «tocco delle tue dita … l’estremo limite dei sentimenti»

Tagore si rivolge direttamente a Amore, come Saffo e Properzio a Afrodite e a Eros. Perché solo il dio dell’amore suona la lira, imitato dal poeta che ne pizzica le corde per evocarlo. Ma nello stesso tempo “amore” non è, credo, solo la divinità che lo incarna, ma anche la donna amata. Solo lei può […]

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