Il libro di Roberto Galaverni
Nell’anno del centenario della nascita, le celebrazioni danno voce all'assenza di Pasolini, al suo pensare lucido, criticamente intransigente ma aperto all’“altro”. Lo confermano le poesie a lui dedicate raccolte in volume dal critico letterario. Da Arbasino a Zanzotto, attraverso Luzi e Magrelli
Ricordare quella mattina del 2 novembre 1975, è ricordare uno sgomento e un dolore incredibili, la morte di Pasolini colpiva la mente e il cuore. La sua severa e luminosa presenza aveva riempito i nostri anni. Le poesie, i romanzi, i film, le dure polemiche, le tesi eretiche, il ribaltamento delle prospettive, la critica letteraria, […]
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A proposito di "Caro Pier Paolo"
Dacia Maraini ricorda il suo rapporto d'amicizia, di comunanza politica e di solidarietà sociale con Pier Paolo Pasolini in un libro che è come una lunga, struggente lettera d'addio. Una riflessione amara sull'amicizia, la letteratura e la morte
Ricordi vividi, veritieri, nostalgici, a volte strazianti. Dacia Maraini, scrittrice che si pone in vetta al monte della qualità, raccoglie, in una forma che ha dell’epistolario, frasi, avventure africane, abitudini, insomma il carattere di Pier Paolo Pasolini. Il libro s’intitola appunto Caro Pier Paolo, edito da Neri Pozza (203 pg.18 euro). Seguiamo il filo narrativo […]
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PPP in tre parole: Roberto Carnero al Ceppo
L’originalità di Pasolini consiste nell’aver tentato «una sintesi tra partecipazione politica e lirismo. Infatti non rinuncia ad affrontare le grandi questioni che riguardano la collettività, ma insieme pone sé stesso e il proprio io poetico in costante, dialettico rapporto con la realtà che rappresenta»
Il 4 marzo dalle 10 alle 12 verrà presentato, presso l’Istituto Professionale Luigi Einaudi di Pistoia, il “Premio Ceppo Pasolini e i Giovani”, uno dei progetti educativi che intendono omaggiare la figura di Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita. Vi partecipano Massimo Lugli, autore di Il giallo Pasolini. Romanzo di un delitto […]
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Periscopio (globale)
Il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini è l'occasione giusta per tornare a riflettere sul suo “teatro di parola”. Da "Affabulazione” a "Calderon", una drammaturgia contro il vuoto teatro borghese e l'avanguardia "del gesto e dell'urlo"
Certe volte si fa fatica a credere che siano già passati cent’anni dalla nascita di un autore che ci sembra, se non pienamente contemporaneo, almeno ancora molto vicino alla nostra sensibilità e alle nostre lacerazioni. È il caso di Pier Paolo Pasolini, di cui davvero sorprende che ricorra già, il 5 marzo, il centenario della […]
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A Palazzo Ricci di Macerata
Da Fellini a Scorsese, da Pasolini a Terry Gilliam: una bellissima mostra ripropone le invenzioni scenografiche di Dante Ferretti, tre premi Oscar. Un. mondo dove realtà e illusione si mescolano continuamente per dare corpo ai sogni del cinema
Dal suo studio a Cinecittà al Palazzo Ricci di Macerata, la città dov’è nato settantotto anni fa. Dante Ferretti, lo scenografo tre volte Premio Oscar, si fa immaginifico protagonista di una mostra che squarcia un fondamentale aspetto del cinema. E già, perché la scenografia è la pietra angolare sulla quale si costruiscono le immagini, le […]
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A quarantacinque anni dalla morte
Dopo tanto tempo, la morte di Pier Paolo Pasolini è ancora avvolta da mille misteri. Tutti legati alla controversa figura di colui che venne accusato dell'omicidio: Pino Pelosi. L'unica verità è che quella notte perdemmo un grande poeta
«Pasolini non è mai riuscito a tradire se stesso e così, anche quando lo sentivamo minacciato dal gioco degli umori e dei risentimenti, non era impossibile ritrovare l’eco della sua passione umana e, grazie a questa carica straordinaria di partecipazione, finiva per trovare un punto d’appoggio e salvarsi». Nel novembre del 1975 Carlo Bo, allora […]
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A proposito di “Retrato, personaje y fantasma”
Il critico letterario messicano Christopher Domínguez Michael analizza la letteratura italiana del Novecento con D'Annunzio, Malaparte e Pasolini: una chiave inedita per capire come ci vede il mondo
Quale letteratura italiana viene letta all’estero, e in particolare in Messico? Questa domanda non è retorica, né inattuale, dopo le polemiche scatenate dal successo dei romanzi di Elena Ferrante negli Stati Uniti, dove la scrittrice viene vista come la punta più avanzata della letteratura italiana. La vitalità di una cultura dipende anche dalla capacità di […]
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A proposito del “Treno del buon appetito”
Il ritorno in libreria del “memoir” di Nico Naldini fornisce lo spunto per analizzare il prima e il dopo dell'identità veneta in letteratura dal Novecento a oggi. La "corda pazza" è sprofondata in solitudini
Sarebbe il direttissimo Vienna-Roma, Il treno del buon appetito di Nico Naldini: un lussuoso convoglio con tanto di wagon-restaurant sul quale egli, bambino davanti al passaggio a livello, avvistava i signori, immaginando altre vite. Riferito all’interezza del libro, però, il titolo potrebbe anche alludere all’inesauribile appetito sessuale dell’autore… Ma partiamo dall’inizio. Nella raffinata veste cui […]
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A proposito de "La Poesia"
Giorgio Manacorda affronta il tema della scrittura e della critica: la prima come antidoto alla metafisica, la seconda come superamento del materialismo marxista
La poesia di Giorgio Manacorda (Castelvecchi, pp. 150, 18,50 euro) crediamo che vada letto con calma, senza fretta di finirlo, di approvarlo o confutarlo, di incasellarlo in qualche etichetta più o meno di comodo. Per poterlo assorbire come merita. Il saggio macina vari microsaggi al suo interno (sul critico militante, sulla psicanalisi, sulla rivoluzione informatica, […]
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Ancora su “Pasolini ragazzo a vita”
Renzo Paris riflette su arte e vita inseguendo l'assenza di Pasolini: «Solo così si vedono le ombre, e nello stesso tempo il senso diventa una metafora»
Nel libro del ritorno alla poesia, Il fumo bianco (Elliot, 2013), Renzo Paris, nel dire di una Roma «crocevia dei poeti», nel ripercorrerne la genealogia, per giungere, infine, a quei «ragazzi a vita» dell’ultima scuola romana (della quale rimane voce e memoria storica), titolava i suoi versi prendendone in prestito uno di Rimbaud, questo: «La […]
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