Al Teatro Argentina di Roma
Massimo Popolizio ripropone "L'albergo dei poveri" di Maksim Gorkij: un classico del realismo trasformato, con una compagnia di ottimi attori, in una favola lirica
L’albergo dei poveri di Maksim Gorkij, conosciuto anche come “Bassifondi” o “Nel fondo” nelle varie versioni teatrali e cinematografiche che si sono succedute, è un dramma dalla scrittura particolare, frutto di quel realismo russo che porta con sé sempre un po’ di lirismo e un valore esistenziale: ”Siamo tutti pellegrini su questa terra… e ho […]
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Al Teatro Basilica di Roma
Lucia Mascino interpreta un monologo di Lucia Calamaro nel quale diventa una scrittrice che compone continuamente solo gli «inizi» dei suoi romanzi. Pur di evitare la vita vera
C’è un momento, alla fine di Smarrimento – monologo scritto da Lucia Calamaro per Lucia Mascino, prodotto da Marche Teatro e ora replicato a Roma al Teatro Basilica cui seguiranno varie riprese – in cui lo sguardo, il viso dell’attrice ridiventa improvvisamente presente e concreto e quegli occhi spersi, quella vaghezza, quello spegnersi e riaccendersi […]
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Un'emozione dominante
Dal fascismo agli Anni Sessanta: alcuni libri (Luisa Agnese, Enrico Deaglio, Cristina Baldassini, Giovanni Belardelli) analizzano un sentimento molto di moda, la nostalgia. Per dimenticare la crisi di oggi
Il termine Nostalgia all’origine ha un fondamento spaziale perché a coniarlo fu Johannes Hofer nel 1688 nella sua Dissertatio medica de nostalgia, riferendosi alla psicologia dei soldati svizzeri in servizio lontani dalla patria. Un sentimento quindi legato all’emigrazione, ma che col tempo ha preso anche una valenza temporale legata al rimpianto dolceamaro di qualcosa che […]
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Guida alle letture del nuovo anno
La malinconia sembra essere il sentimento dominante in questa stagione così critica e difficile. Lo suggeriscono saggi e romanzi molto diversi tra loro. E una grande mostra dedicata a Albrecht Dürer
I beduini nel deserto ogni tanto fermano un poco le carovane per aspettare i loro pensieri che sostengono vadano più lenti di loro. È un cercare di riportare tutto al presente invece di vivere di quelle nostalgie malinconiche che segnano il nostro mondo. Una malinconia che ci àncora al passato mentre ci fa avvertire un […]
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Al Teatro degli Occhi di Calvi dell'Umbria
Benedetta Buccellato riporta in scena "Anna Cappelli", il monologo bello e struggente che Annibale Ruccello scrisse per lei nel 1986. Storia di una solitudine drammatica e totalizzante
Ecco un piccolo grande spettacolo, visivamente raffinato grazie alla regia e le proiezioni di Amedeo Fago, con un testo che cresce sottilmente e costruisce con abilità e acutezza il personaggio di Anna Cappelli, il monologo che Annibale Ruccello scrisse nel 1986 (poco prima di morire in un incidente stradale) per Benedetta Buccellato, che oggi lo […]
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Al Teatro dell'Opera di Roma
Torna in scena Mefistofele di Arrigo Boito, opera popolare e controversa ispirata a Goethe. La nuova edizione (regia di Simon Stone e direzione di Michele Mariotti) la trasporta in una dimensione da inferno pop
Il Mefistofele che Arrigo Boito scrisse, libretto e musica, nel 1868, e rivide sostanzialmente nel 1875 tagliando le parti più filosofico-ideologiche, è opera scapigliata con un fondo roboante, di rottura col passato, quanto a musica e a libretto, la cui messinscena è sempre stata grandiosa in totale aderenza al testo che prevede un paradiso pieno […]
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Al teatro Arcobaleno di Roma
Il regista Gianni Leonetti riporta in scena - trent'anni dopo Ronconi - il testo-monstre di Karl Kraus, "Gli ultimi giorni dell'umanità": un apologo terribile sugli orrori della guerra
A oltre trenta anni dallo spettacolo-kolossal di Luca Ronconi nei capannoni torinesi del Lingotto, ecco che un altro regista, Gianni Leonetti, con alle spalle un interesse per il cosiddetto teatro dell’assurdo, coglie la sfida e si misura con lo strabordante Gli ultimi giorni dell’umanità del viennese Karl Kraus (1964-1936) facendone una mini edizione (che si […]
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Al Teatro dell'Opera di Roma
Grande successo per l'allestimento di “Da una casa di morti”, con Dmitry Matvienko sul podio, in cui Leos Janacek racconta gli orrori, le illusioni e le rabbie che popolano la quotidianità del mondo carcerario
Un’opera molto particolare questa Da una casa di morti di Leos Janacek, finita di scrivere nel 1928, l’anno della sua morte, e data postuma nel 1930, proposta nelle scorse settimane all’Opera di Roma con Dmitry Matvienko sul podio, applauditissimo, con tutti gli interpreti e il regista polacco Krzysztof Warlikowski (Premio Europa per il Teatro 2008 […]
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Al Teatro della Pergola
Da Breton a Tzara, da Ionesco a Beckett («che detestava l'etichetta "teatro dell'assurdo"»), dal franchismo («che mi impediva di respirare») al surrealismo, Incontro con lo scrittore spagnolo Fernando Arrabal per i suoi novant'anni
Fernando Arrabal, spagnolo nato a Melilla in Marocco nell’agosto 1932, drammaturgo, poeta, narratore, pittore e regista, ha compiuto da poco 90 anni ed è considerato la modernità fatta persona, grazie al successo della definizione che ne dette Mel Gussow: “incarnazione delle tre icone della modernità, Surrealismo, Dada, Patafisica” cui lui tiene ad aggiungere il Movimento […]
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A proposito de "La scrittura del teatro"
Un bel libro del critico teatrale Paolo Petroni ripercorre le avventure (e le disavventure...) della drammaturgia italiana di fine millennio. Il volume sarà presentato a Roma, al Teatro Vascello, venerdì prossimo, 24 marzo
Quale Italia ha raccontato il teatro alla fine dello scorso millennio? Non è una domanda oziosa, poiché il teatro – che lo si voglia o no – da millenni è lo specchio migliore nel quale le società riverberano (e capiscono, nel migliore dei casi) se stesse. Una domanda che sorge naturale dalla lettura di un […]
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