Nando Vitali
A proposito di "In piena luce"

Musica della memoria

Saltando tra ricordi e musica, il nuovo romanzo di Daniela Matronola mette in luce gli angoli più oscuri di una generazione, quella che si è formata negli anni Settanta

Le corde vengono colpite dai martelletti mossi dai tasti. Tasti neri e tasti bianchi. Negli interstizi le scorie, lo sfrigo di un lavoro accurato, fra infanzia e mondo degli adulti. Questo è quel che si prova leggendo il romanzo di Daniela Matronola, In piena luce (Les Flaneurs edizioni, 364 pagine, 20 Euro). L’infanzia di Lucetta […]

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Daniela Matronola
A proposito di "Notturno napoletano"

La voce di Napoli

Il nuovo libro di Nando Vitali è un ritratto dell'anima di Napoli in due storie parallele: quelle di Luisella che vive nei bassi e Zampanò che viene da Bagnoli

Ci sono libri nei quali è dolce trattenersi più che si può per non lasciar finire il gusto del trattenimento. Poi ci sono libri, come questo: Notturno Napoletano, due racconti di Nando Vitali illustrati da Luk (Luca Dalisi) per Colonnese Editore, che danno godimento generoso mentre ci si sta dentro e nello stesso tempo si […]

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Daniela Matronola
Cultura e società

Le nostre prigioni

La rivista Achab, diretta da Nando Vitali, dedica un numero monografico di interventi e testimonianze sulla vita nelle nostre prigioni: “Gli occhi di Argo”

Il carcere, la prigione, la reclusione troviamo nel recente numero monografico di “Achab”, Gli occhi di Argo. Sul carcere, rivista fondata e diretta da Nando Vitali, ora edita da KulturJam – un volume di 140 pagine con numerosi interventi, veramente illuminanti, e tutto un corredo, altrettanto prezioso e non per ragioni solo estetiche, di contributi […]

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Andrea Carraro
Ancora su "L'uomo della posta"

Lo specchio dei sogni

Nel nuovo romanzo di Nando Vitali (intriso di immaginario napoletano e non solo) i vivi e i morti convivono e si confondono come nei sogni. Perché la vita non ha mai contorni certi

Due parole sull’ ultimo libro di Nando Vitali, L’uomo della posta, Castelvecchi. Molto bello il prologo – con la “visione” potente e inaspettata del sottomarino Audace, affondato dalla marina inglese nel Tirreno nel febbraio del ’43, – tutta immaginata, tutta “inventata” dallo scrittore: con la carcassa aggredita dai pesci, dalla flora marina: “Fantasmi, polpi giganti, […]

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Daniela Matronola
A proposito de "L'uomo della posta"

Storia di un impiegato

Il nuovo romanzo di Nando Vitali perlustra i normalissimi orrori delle (nostre) vite medie. Dove la realtà diventa un nemico da combattere e gli "altri" sono solo le pedine mosse da questo nemico. Anche per un semplice impiegato della posta

Recentemente per due sole sere in uno spazio all’aperto si sono tenute le due sole repliche di uno spettacolo teatrale piuttosto accattivante: Fool truth (la verità del matto che però suona anche come la piena verità), messo in scena da una compagnia instabile e portentosa, in realtà saggio finale di un corso di teatro durato […]

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Nando Vitali
Una specie d'amore

Il treno per Sala Consilina

«Così le rose silvane appassirono, si spensero, ma non fino a morire del tutto. Fu bella quella notte quando mi sentii fiero di me coltivando le rose fra lenzuola pulite dentro di te. Nell’odore di bucato ti dissi “ti amo”»

Su quel treno regionale per Sala Consilina non c’era un ragazzo di vent’anni, ma un carico di sogni e rabbia. Il legno striato del sedile, una scia di frasi d’amore, oscenità incise, e un odore crudo e aspro di sporco. L’anima in tumulto, la mia immaginazione e un muro di cinta vicino a casa tua, […]

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Nando Vitali
Autori da ritrovare

Leggenda Pugliese

Un romanzo mitico, "Malacqua", pubblicato prima da Einaudi e oggi da ristampato da Bompiani, e una raccolta di racconti: in questi due libri si racchiude il più singolare scrittore napoletano, Nicola Pugliese. Ecco la storia della sua leggenda

La vicenda di Nicola Pugliese è paragonabile a una novella pirandelliana sull’identità multipla. Nel 1977 pubblica quasi in sordina, ma con l’avallo di Italo Calvino, un romanzo che si chiama Malacqua. Espressione che nel dialetto napoletano riconduce anche a una profezia infausta. Nel Fu Mattia Pascal di Pirandello, il protagonista cambia vita e nome, ma […]

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Nando Vitali
Su “Se solo il mio cuore fosse pietra”

Bambini all’inferno

La giornalista e scrittrice Titti Marrone racconte le storie terribili di quei bambini che, conosciuto l'inferno di Auschwitz e altri lager nazisti, furono lentamente recuperati alla vita grazie a un progetto voluto (e gestito dietro le quinte) da Anna Freud

Certi romanzi mettono in cammino la nostra realtà immaginativa. Ma ci pongono anche di fronte alla necessità di guardarci dentro. Osservare con coraggio il mondo oscuro nel quale la Grande Storia sommerge le piccole storie alle quali invece è fortemente connessa. Nel romanzo di Titti Marrone, Se solo il mio cuore fosse pietra (Feltrinelli, pagine […]

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Nando Vitali
Ancora sul "Sorcio"

Parole dalla deformità

La nuova versione del romanzo di Andrea Carraro è ancora più affine a questo nostro tempo in cui la vita, inevitabilmente, ci chiede di fare delle scelte decise. Altrimenti si rimane schiacciati tra essere e non essere

C’è una perversa somiglianza fra il Sorcio e Nicolò, protagonista del romanzo Il sorcio di Andrea Carraro (riproposto da Elliot in una nuova edizione, clicca qui per leggere la recensione di Paolo Vanacore). Il Sorcio (soprannome datogli e che accetta volentieri), nell’ambiente lavorativo della banca dove opera, spadroneggia e “volgareggia”, aguzzino e persecutore, in particolare […]

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Nando Vitali
Parole e ombre/5

Don Giovanni contagiato

«Tentò ancora qualche colpo di ariete prima di cadere da un lato del letto, sentendo l’ultimo respiro spegnersi dentro di lui, mentre lei, sommessamente, lo spingeva in un angolo lontano da lei»

Immagine di Sabrina Genovesi Adesso che era morto gli veniva tutto più facile, soprattutto la contabilità. Aveva vissuto intensamente, certo, col passaporto in tasca per un viaggio interminabile dentro al piacere. Ma per lui (ebbe il sospetto) era stato solo un veicolo illusorio, ora se ne rendeva conto, in verità non si era mai mosso. […]

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