La voce di Mario Luzi (a 100 anni dalla nascita)
Le possibilità del linguaggio poetico, l'ispirazione, la natura e la storia, l'enigma e il mistero, la scienza e i limiti umani. Una conversazione del 1981 col grande poeta fiorentino in occasione dell'uscita del suo dramma teatrale “Rosales”, incentrato sulle figure di Don Giovanni e Trotzky
Nell’ultima opera di Mario Luzi, Rosales (1981), il personaggio principale in una caduta d’umore, invaso da un senso di nullità, si scaglia contro la vanità. L’autore attribuisce questo scagliarsi anche ai poeti. Tutti – si lamenta il personaggio – anche se non hanno il coraggio di ammetterlo, stringono ceneri in mano. Anche quei disgraziati che […]
continua »
Poesia: “Inizio fine” di Daniele Piccini
Una raccolta che contiene grandi e piccole domande sull'esistenza a cui il poeta risponde con altre domande che si fanno immagini, suoni, visioni tra materia e astrazione, tra luce e dolore. Nel solco di Mario Luzi e Piero Bigongiari
Inizio fine (Crocetti, 120 pagine, 12 euro) di Daniele Piccini è un libro di rara intensità: fondato su una spigolosa, struggente, melodia, si confronta con le domande cruciali che l’uomo da sempre si pone, nella forte attenzione a valori percepiti ormai come estranei. La poesia di Piccini (anche ottimo critico, estensore di una considerata antologia) […]
continua »
Poesia: la nuova raccolta di Gemma Bracco
“Vivere alla giornata” è una confessione sui diversi momenti dell'esistenza, dove trovano dimora i timori, il senso di pace, le malinconie e le speranze. Un poetare fortemente introspettivo ma aperto al mondo, osservato con sguardo leggero. Versi che convincono e che si distinguono per la maestria degli attacchi
Chi scrive in poesia, sa quanto sia complicata la stesura del primo verso, l’attacco iniziale che tante volte ottenebra il poeta e che non sempre riesce, ma quando invece felicemente sboccia, allora può diventare memorabile. Ricordiamo ad esempio quello di Mario Luzi nella sua bellissima poesia Presso il Bisenzio: «La nebbia ghiacciata affumica la gora […]
continua »
Sergio Zavoli poeta
Nella nuova raccolta “L'infinito istante”, il maestro di giornalismo riafferma, una volta per tutte, la sua statura poetica fatta di “materiale puro”
È opinione diffusa che alcuni poeti (per esempio, Montale e Ungaretti) abbiano sofferto una certa “aridità” senile, aggiungendo versi non sempre all’altezza della grande fama acquisita, per altri invece non si è verificato alcun declino. Ne è un esempio Sergio Zavoli che con il libro L’infinito istante (Mondadori, 130 pagine, 15 euro), ha uno scatto […]
continua »