Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Mafia quotidiana

"Iddu", il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza su Messina Denaro, è da vedere assolutamente per come "umanizza" i boss della mafia. Anche grazie alla bravura di Toni Servillo e Elio Germano

«L’interpretazione dei segni, dei gesti, dei messaggi e dei silenzi costituisce una delle attività principali dell’uomo d’onore. La tendenza dei siciliani alla discrezione, per non dire al mutismo, è proverbiale. Nell’ambito di Cosa Nostra raggiunge il parossismo. […] Su tale principio si basano i rapporti interni alla mafia e i rapporti tra mafia e società […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de "Lo sputo"

La guerra di Serafina

Marzia Sabella ricostruisce l'avventura umana e giudiziaria di Serafina Battaglia, la donna che negli anni Sessanta e Settanta sfidò la mafia cercando di sconfiggerla. Ma che rimase impigliata nelle pieghe di una burocrazia compiacente

Davanti alla psicologa con le gambe accavallate che le parla di empatia e in generale di giustizia, Serafina Battaglia, detta Fina (nella foto accanto), ribatte che “sono tutte minchiate” e trattiene a stento uno sputo. La ribelle palermitana, pur conoscendo bene i mafiosi che per anni e anni hanno frequentato la sua torrefazione, ha preso […]

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Nicola Fano
Al Teatrino di Via Vittoria di Roma

La mafia esiste

Piero Maccarinelli, con un gruppo di dieci, giovani e bravi attori, porta in scena ”Mafia“, un insospettabile testo politico di Luigi Sturzo. Un dramma d'azione che tende alla dimostrazione di un teorema terribile: mafia e Stato, a volte, coincidono

Bene, riprendiamo da dove eravamo rimasti: dal teatro. Dopo interminabili mesi di buio, le luci si sono accese – per chi scrive – ieri pomeriggio nel Teatrino di Via Vittoria, a Roma, per illuminare un pezzo di storia d’Italia. Illuminare in senso proprio e in senso metaforico: sulla piccola scena – uno studiolo della nobiltà […]

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Roberto Verrastro
A proposito di “Albanian Mafia Wars”

I narcos albanesi

John Lucas, giornalista investigativo inglese, ha ricostruito la storia recente della mafia albanese: dalla militanza nei servizi segreti di Enver Hoxha al patto con la 'ndrangheta e la malavita colombiana. Nel nome del traffico di droga

L’unità speciale si chiamava 101K. Negli anni Sessanta era una sezione della Sigurimi, i servizi segreti dell’Albania comunista di Enver Hoxha che, con il consenso del regime, collaborava con i gruppi mafiosi italiani che contrabbandavano sigarette attraverso il mare Adriatico. L’unità 101K sorvegliava lo stoccaggio e la distribuzione del tabacco, che approdava in un magazzino […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “La mafia non lascia tempo”

La mafia esiste

Gaspare Mutolo, storico collaboratore di giustizia, dice la sua su Cosa Nostra: Riina, Provenzano, Messina Denaro. Poi gli intrecci con lo Stato e la politica. Ne viene fuori un'Italia spaventosa. Più vera del vero

Ora vive a Roma, ma non si può dire in quale zona. E stato mafioso per 19 anni, ha compiuto 22 omicidi, è entrato in Cosa Nostra nel’73 e si è dissociato nel ’92. È uno dei più importanti pentiti. A spingerlo a capovolgere ufficialmente la sua biografia criminale furono le domande serrate del giudice […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Se Vespa fosse…

...se fosse americano, sarebbe stato subito sospeso. ...se fosse una persona seria, si sarebbe dimesso. Perché la tv pubblica non è il luogo giusto dal quale la mafia possa lanciare un messaggio alla magistratura

«S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo…» scriveva l’arrabbiato poeta senese Cecco Angiolieri alla fine del ‘200. E per tutti auspicava sventure da parte della natura, di papi, imperatori, perfino di Dio; sventure che si sarebbero dovute abbattere sul mondo e perfino sui suoi genitori. Ma c’era quel prezioso se… che ipoteticamente lo separava da un […]

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