Consigli per gli acquisti
Dal catalogo dei vampiri (autentici) di Roberto Barbolini a quello degli "uomini volanti" di Errico Buonanno. Passando per il "sorcio" di Simenon: un Maigret senza Maigret
Il vampiro. Un tipo strano è dire poco. È stato un “conducator” romeno al cui confronto Nicolae Ceausescu impallidisce per banalità. Parliamo del vampiro Vlad III Tepes, noto anche come l’“impalatore”: i nemici, senza testa, li infilava sui pali. Si dichiarava cristianissimo. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini) gli chiese di partecipare alla […]
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Riflessioni per il Giorno della Memoria
Quando scomparirà anche l’ultimo dei sopravvissuti, e nessun racconto dell’inferno potrà più essere proferito, non resterà che la parola scritta come antidoto alla rimozione. Così i testi di Fallada, Jonas, Amery, Arendt, Wiesel, Weil, Levi sono un invito per le giovani generazioni a vincere l’indifferenza
Presto non resterà altro che la parola scritta a raccontarci della lunga notte della ragione. «Noi non c’eravamo», che altro potremo dire quando l’ultimo dei “salvati” tornerà a fare compagnia ai milioni di “sommersi”? Il grande libro dell’Olocausto esiste, non nei pur pregevoli compendi che recano tale titolo. È un immenso tomo composto da testimonianze, […]
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“Corale greca” di Beatrice Masini
Le più celebri protagoniste della tragedia e del mito prendono vita, nelle pagine della scrittrice milanese destinate ai ragazzi, oltre la dimensione epica conosciuta. Così, in tempi di consapevolezze sui rischi della misoginia, si analizzano le loro ragioni...
Mai come oggi il tema delle donne è attuale. In questo mondo in cui si manifestano continuamente episodi di violenza contro di loro e contro i più indifesi non si può ridurre tutto a questione di genere, pur restando fondamentale il coinvolgimento degli uomini. I fenomeni della vita sono spesso troppo piccoli per i poeti, […]
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A proposito di “Non fa niente”
Margherita Oggero racconta la storia di due amiche la cui vita (fatta di sogni come di delusioni) attraversa un secolo intero. Elogio di un'amicizia descritta con un linguaggio forte e sicuro
Non fa niente (Einaudi) di Margherita Oggero, è un romanzo denso, ricco, per scrittura e contenuti. La storia attraversa gli anni più significativi del ‘900, quelli che ci riguardano da vicino, dalle leggi razziali in Germania, al secondo conflitto mondiale, passando attraverso il boom economico degli anni ’60, fino ad arrivare ai cosiddetti “anni di […]
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A proposito di “La seconda cicara de tè”
Quel «duro far niente davanti a 'sto blu potente»: le poesie di Andrea Longega raccontano vite dolenti e "ammaccate" usando in uno straordinario e vivacissimo dialetto veneziano
Sarebbe meglio forse nemmeno parlare di poesia in dialetto, cioè non definirla come tale, evitando di costringere in tal modo in una categoria che suona riduttiva una produzione letteraria che appartiene di fatto al nostro patrimonio culturale comune. La poesia o è poesia o non lo è, in qualsiasi lingua essa venga scritta. Del resto, […]
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Le memorie di un "tätowierer"
Ludwig “Lale” Eisenberg era costretto a tatuare i numeri sull'avambraccio dei prigionieri di Auschwitz. Per oltre mezzo secolo ha mantenuto il suo segreto. Solo prima di morire lo ha rivelato in una lunga intervista appena uscita in Gran Bretagna
Ha trascorso tre anni nell’inferno di Auschwitz, dove era stato deportato nell’aprile del 1942, all’età di 26 anni. La storia di Ludwig “Lale” Eisenberg, nato in Slovacchia nel 1916 da genitori ebrei, inizia proprio nel campo di sterminio che più di ogni altro è il simbolo dell’Olocausto. Lale era il “tätowierer”, il tatuatore di Auschwitz, […]
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A proposito di “E così via”
Adelphi pubblica l'ultima raccolta poetica di Iosif Brodskij: un gioco di rifrazioni, scritto parte in russo parte in inglese, alla ricerca di un'identità divisa nella quale le parole sono emozioni
Non è detto che la poesia abbia il suo unico referente nel linguaggio. Certo, quest’ultimo è il “corpo” del poëticum, la base solida e concreta grazie alla quale è possibile osservare la cosiddetta tensione lirica. Ma qual è il suo “spirito”? Dove risiede il senso della poesia? In quale regione dell’interiorità la consistenza delle lettere […]
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Su “La prima cosa fu l’odore del ferro”
Sonia Maria Luce Possentini racconta e illustra una storia di fabbrica dove la protagonista sogna una vita artistica accanto alla sua quotidianità di addetta alla fonderia
«La prima cosa che vidi fu il grigio./ La prima cosa che sentii fu il freddo./ La prima cosa che odorai, ancora assonnata e distratta, fu il ferro». Si può decidere di diventare un’illustratrice in molti modi, uno di questi è lavorare in una fonderia. È quel che Sonia Maria Luce Possentini narra in La […]
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A proposito de "La lingua che ospita"
Confine, ibridazione, impurità: come entrano nella letteratura questi concetti legati alle migrazioni costanti? Un saggio di Paola Zaccaria analizza l'uso della lingua come strumento di identità
Nella seconda edizione de La lingua che ospita (Meltemi, 2017), Paola Zaccaria pluralizza le coordinate indicate nel sottotitolo, Poetiche, politiche, traduzioni, per restituire complessità alle pratiche che partono dal border, della condizione della soglia, del confine, dell’ibridazione, dell’impurità. Il saggio propone un itinerario attraverso un insieme di esperienze teoriche e artistiche disorganiche e destabilizzanti rispetto […]
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A proposito di “Fenomenologia della mistica”
Gerda Walther segue l'itinerario filosofico di Edith Stein elaborando un pensiero lontano sia dal vuoto formalismo religioso retorico ed istituzionale sia da qualunque forma di superstizione e di pietismo cieco-fideistico
Ho appena ultimato uno studio sul libro di Gerda Walther dal titolo Fenomenologia della mistica (Gerda Walther, Phänomenologie der Mistik, Walter-Verlag, Freiburg im Breisgau 1955). Un libro assolutamente straordinario, nel quale non si ritrovano solo una profondissima riflessione metafisico-filosofica ed una moderna filosofia religiosa. Vi si ritrova anche l’esposizione di una vera e propria prassi […]
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