Giuliano Capecelatro
A proposito di “Da un altro mondo”

Storie dalla diversità

Evelina Santangelo, in un futuro che è praticamente presente, racconta l'Italia e l'Europa che uccide l'altro da sé inseguendo paure e ossessioni che affollano più la propaganda partitica che la realtà

Poi apparvero i visi. Quei visi. Infantili. Inquietanti. Gli occhi sgranati. Di allucinata fissità. Come sospesi tra incredulità e terrore. Si intrufolarono nelle classi. In mezzo a gruppi di bambini dall’esistenza in apparenza normale. Sconcertarono il mondo in superficie ordinato e ripetitivo degli adulti. Indussero a interrogarsi. A indagare. Si spinsero oltre. Sfilarono, inermi e […]

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Francesco Improta
A proposito de "I senza cuore"

Ulisse detective

Giuseppe Conte ambienta il suo nuovo romanzo in un Medioevo popolato di paure e serial killer. Ne è nato quasi un giallo in cui l'investigatore è un marinaio a metà strada tra Ulisse e Guglielmo di Baskerville

Dopo essersi misurato con l’attualità più scottante e drammatica in Sesso e Apocalisse a Istanbul, Giuseppe Conte con il romanzo corale I senza cuore (Giunti, pagg. 420, 19 Euro), a metà strada tra l’affresco storico e l’epopea leggendaria, torna alle sue tematiche predilette: il mare, la bellezza, l’avventura, il destino e il mito.      Dopo […]

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Baldo Meo
A proposito di "Belluno"

Invettiva Valduga

La nuova raccolta di Patrizia Valduga ripropone una poetessa tesa e arrabbiata, che ricama le sue quartine mescolando alto e basso, scagliandosi contro le cupezza dei giorni e la cruda autobiografia di questi nostri tempi

Poemetto eccentrico e vitale, Belluno di Patrizia Valduga (Einaudi, pagg. 117, 14,50 euro) esce a sette anni di distanza dalla sua ultima raccolta, Il libro delle laudi. Un lavoro volutamente senza filtri, dove far entrare l’esistenza nella sua interezza: le abitudini quotidiane e gli ideali, gli slanci e le malinconie, i ricordi e l’invettiva (anche […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Senza Schiavone

Antonio Manzini, per una volta, si esercita senza il commissario Schiavone; Gianrico Carofiglio insegue il mito di Mario Soldati e Sayed Kashua racconta le difficoltà di vivere in un mondo di pieno di confini e contraddizioni

L’assurdo. Come molti lettori e telespettatori sanno, Antonio Manzini è l’inventore del vicequestore Rocco Schiavone, emblema dell’arguzia e della cialtronesca irregolarità. Ebbene, l’ultimo suo libro (Ogni riferimento è puramente casuale, Sellerio, 288 pagine, 13 euro) non ha nulla a che vedere col poliziotto romano esiliato in Valle d’Aosta. Ma soprattutto è un esempio di scrittura […]

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Delia Morea
A proposito di "Una furtiva lacrima”

Clinica Santanelli

L'esordio narrativo del grande drammaturgo napoletano Manlio Santanelli è nel segno dell'ironia vagamente surreale: il suo primo romanzo è una riflessione semiseria intorno alla morte. E alla possibilità di esorcizzarla con le parole

Una furtiva lacrima (GM Press edizioni – pp. 241, euro 15,00), è il primo romanzo “corposo” di Manlio Santanelli, drammaturgo di origine napoletana di chiara fama (tra le sue opere più importanti ricordiamo Uscita d’Emergenza, Regina Madre, Disturbi di memoria, Il Baciamano, L’Aberrazione delle stelle fisse, Bellavita Carolina, ecc.) pluri insignito d’importanti premi teatrali (tra […]

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Nike Gagliardi
In margine al Salone del Libro di Torino

Il gioco di Cortázar

La tradizionale kermesse editoriale, quest'anno, è dedicata a “Il gioco del mondo” con un chiaro riferimento al celebre romanzo di Julio Cortázar. Che cosa significa questo omaggio al genio dell'enigma letterario?

Titolo della 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è Il gioco del mondo, chiaro omaggio a Julio Cortázar e al suo romanzo più noto, Rayuela. Infatti, uno dei percorsi che informeranno i numerosi eventi previsti dal 9 al 13 maggio al Lingotto è legato allo spagnolo, “lingua ospite”, con esplicito riferimento alle […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Storie nere in stanze d’analisi”

Romanzo sul lettino

Marcello F. Turno racconta una storia di inconscio e omicidi nella Roma elegante distesa sul divano di Freud. Una novità di genere, dove l'analisi delle "anime" si mescola a quella degli indizi e delle prove

È il primo romanzo giallo psicoanalitico italiano. Intendiamoci: dietro ogni personaggio di un racconto poliziesco (quando è buono) ci sono motivazioni psicologiche, più o meno evidenziate. In questa sede invece parliamo di un testo in cui i personaggi sono veri e propri psicoanalisti. E come possono delinquere. Si tratta dell’opera di Marcello F. Turno, ovviamente […]

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Lidia Lombardi
Una biografia di Paola Benadusi Marzocca

Il Piccolomini nato duca e morto bandito

L’autrice ripropone con nuovi inediti l’irresistibile discesa di Alfonso, pronipote di Enea Silvio-papa Pio II, ricostruendone la vita. Nemico del pontefice Gregorio XIII, al capo di un esercito di 500 uomini compì scorribande in tutto il centro Italia, arrivando a minacciare anche Roma

Bene ha fatto Paola Benadusi Marzocca, storica e divulgatrice di letteratura per ragazzi, a ripubblicare il ritratto di un “dannato” protagonista del Cinquecento ampliandolo con un nuovo capitolo e ulteriori spunti critici usciti dai faldoni di manoscritti dell’Archivio Storico di Firenze. Vi trovò, giovane ricercatrice che nell’introduzione si cela dietro il nome di Teresa, un […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Scrittori, che delinquenti!

Il narratore spagnolo José Ovejero ha messo insieme uno strano catalogo metaletterario: quello degli scrittori che siano incappati in qualche problema con la giustizia. Dai ladri agli assassini. E vengono fuori nomi e storie insospettabili...

Tempo fa, spigolando su Internet, sono approdato a una notizia curiosa: una tale Crampton Brophy, sessantottenne autrice di romanzi e saggi, era stata appena arrestata dalla polizia di Portland in quanto sospettata di aver ucciso il marito, ponendo fine a un matrimonio durato ventisette anni. Fin qui, niente di strano; la vera notizia stava semmai […]

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Andrea Carraro
A proposito de “I sentieri delle Ninfe”

La parola Ninfa

Il critico Fabrizio Coscia ricostruisce un paesaggio di donne-muse-amanti tra i classici della letteratura. Da Petrarca a Nabokov, passando per Ariosto e Proust (ma senza dimenticare Elena di Troia)

Il tipo di personal-essay che pratica Fabrizio Coscia – precisatosi in alcune significative pubblicazioni negli ultimi quattro anni – La bellezza che resta (Melville), Soli eravamo (ad est dell’equatore), dipingere l’invisibile – sulle tracce di Francis Bacon (Sillabe), quest’ultimo I sentieri delle Ninfe (Exorma) – è particolarmente congeniale al mio gusto, alle mie aspettative di […]

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