Alessandro Marongiu
La vocazione alla scrittura

Voci dalla Sardegna

Alessio Bianco con “Il malseme di Adamo”, Angelica Grivel Serra con “L’estate della mia rivoluzione” e Ilenia Zedda con “Nàccheras”: tre esordi di tre narratori sardi che inseguono (con risultati molto diversi) il mito del romanzo di formazione

Mancano innumerevoli cose in Sardegna, ma non le contraddizioni. Più di qualcuna riguarda anche il mondo dei libri: ad esempio, a fronte di un dato drammatico come quello dell’abbandono scolastico, che vede l’isola in testa alla sgraditissima classifica nazionale, non mancano i lettori, in una percentuale che nel triennio 2016-2018 è stata anzi sensibilmente superiore […]

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Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Libri alla controra

Un thriller per Sandrine Destombes, un vero killer albanese per Andrea Galli e un horror del disincanto per Mona Awad: le case editrici si preparano all'estate confezionando romanzi (e biografie) da spiaggia

L’assolata campagna francese e un caso complicato per il tenente Perceval Benoit della gendarmeria di Crest, villaggio storico nel cuore della Drome. Ecco un tipico prodotto editoriale da afa estiva, di quelli da leggersi nella controra, all’ombra di un albero o di una pergola. Un buon prodotto però, come ci ha abituati la collana “Nero […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Malattie da romanzo

Il desiderio di Ferdinand Von Schirach, la memoria di Giorgio Pressburger, l'ingenuità di James Patterson. Tre storie parallele per raccontare fobie, paure e deviazioni dei nostri giorni difficili

La bambola. Al signor Meyerbeck, balbuziente fin da bambino, la moglie comunica di aver conosciuto un altro. Fine del matrimonio. Lui piange. Trova un appartamento dove si può permettere di ricominciare a fumare tranquillamente. Ma si sente molto solo. Alla tv segue per caso un servizio sulle bambole sessuali. Si informa sul web, fino alle […]

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Paola Benadusi Marzocca
A proposito di "Se scorre il sangue"

I mostri di King

I quattro nuovi racconti di Stephen King galleggiano tra l'orrore e la dolcezza. E rappresentano un catalogo della doppiezza tutta statunitense caratterizzata da solitudini infinite, panico e spietatezza disumana

Il nome di Stephen King è decisamente popolare, i suoi racconti e romanzi corrono per il mondo; piacciano ai giovanissimi come agli adulti perché riflettono la realtà della vita con occhio scanzonato, ma con intima partecipazione perché lo scrittore sembra vivere i dolori dei suoi personaggi, i compromessi cui sono costretti per sopravvivere, i rari […]

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Delia Morea
Su “Lettere d’amore di un eccentrico”

Un amore di Fusco

Dario Biagi racconta la relazione di Gian Carlo Fusco con Floriana Maudente attraverso le lettere. Una storia straordinariamente rappresentativa dell'Italia del secondo Novecento. Un Paese che univa sogni provinciali e meraviglie metropolitane

Genio e sregolatezza, personaggio vulcanico, giornalista di “penna” – come si diceva una volta – scrittore ironico e di contenuti, questo e molto altro si potrebbe raccontare di Giancarlo Fusco, giornalista e scrittore spezzino. Fusco ha segnato, a cavallo dei mirabolanti anni ’60, un certo tipo di narrazione italiana attraversando una carriera eclettica, con ogni […]

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Pier Mario Fasanotti
Su “Breve storia della risata”

A che serve ridere

La studiosa inglese Terry Eagleton riassume in un saggio sospeso tra antropologia e psicoanalisi il significato della risata nella vita come nella letteratura. Che non sempre è un atto liberatorio: può anche essere un modo per nascondere i problemi

Viviamo tempi cupi, serpeggia l’incertezza; oltre all’indigenza che rischia di abbattersi pesantemente su un’economia già sfibrata. E invece radio, televisione e annunci pubblicitari inducono al sorriso e alla fiducia. Se ci fate caso, sul piccolo schermo, votato all’entusiasmo tricolore (non più appannaggio del calcio), non scoppia mai una risata. A eccezione, ovviamente, di spettacolini (solitamente […]

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Nicola Fano
Omaggio a Roberto Mussapi/1

Teatro è una parola

La raccolta "I nomi e le voci" propone una serie di testi teatrali che mettono in chiaro quale sia il rapporto tra la poesia e la scena. Una relazione che va dal mito alla quotidianità, dai classici ai sotterranei di un autogrill

Molti studiosi di Shakespeare si sono chiesti spesso perché scrivesse teatro in versi (quei suoi versi così ostici, da comporre, dalla metrica quasi intraducibile): posto che le sue storie sono ovviamente importanti, ma che ancora più importanti sono i sentimenti dei personaggi che le abitano (possiamo dimenticare gli incastri della successione di Danimarca, non lo […]

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Ettore Canepa
Omaggio a Roberto Mussapi /2

Un erede di Yeats

“I nomi e le voci” afferma con chiarezza l’organica continuità di Mussapi con il poeta irlandese. Nella forma, nei contenuti e nella capacità di estrarre il magico dal dramma della vita, ristabilendo l’armonia e l’equilibrio che sono il segreto della creatività

Sotto molti aspetti Mussapi è erede di Yeats, al quale lo legano vere affinità elettive. In questo libro di monologhi in versi, un palese riferimento alla poesia di W. B. Yeats balza immediatamente agli occhi nel titolo della sezione centrale, Verso Bisanzio, che posto così, nel cuore dell’opera, sembra preservarne il significato più intimo. Non si […]

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Giulio Guidorizzi
Omaggio a Roberto Mussapi /3

Un filo e la memoria

La nuova antologia di monologhi in versi di Roberto Mussapi si apre con l'ispirato racconto di Arianna sul suo risveglio e sulla scoperta della solitudine dopo l’abbandono di Teseo. Anche quando sperimenterà l’eterno, continuerà a rimpiangere “quel vuoto/ tra dito e dito dove passava un filo”

Il giorno in cui finì il lockdown, il 3 di maggio, mi arrivò un plico: conteneva una copia dell’ultimo libro di Roberto Mussapi, I nomi e le voci (Mondadori, Lo Specchio). Mi parve un evento fortemente simbolico, e anche gioioso: la vita riprendeva con la poesia! Faticosamente, in quel giorno, la gente stava uscendo dalle case […]

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Riccardo Bravi
A proposito de “Le Tiers temps”

L’incubo di Beckett

Maylis Besserie ha trasformato in un romanzo l'ultimo, difficile anno di vita di Samuel Beckett. Quei mesi nei quali, costretto in clinica per una caduta, tradusse in francese il suo ultimo testo, Stirrings Still: la storia di un uomo che cerca di sfuggire al suo incubo

Le Tiers temps di Maylis Besserie – da poco uscito per Gallimard, pp. 155, euro 18,00 – narra con ineluttabile dovizia di particolari e con una vasta dose di humour le ultime peripezie del drammaturgo irlandese Samuel Beckett, Premio Nobel per la letteratura 1969, durante i suoi trascorsi parigini nella residenza per anziani Le Tiers […]

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