Andrea Carraro
A proposito de "Il mio amico"

Dentro un personaggio

Il nuovo libro di Daniela Matronola spazia fra la narrativa, il teatro e il reportage. Un lavoro atipico di ispirazione postmoderna, fra Arbasino e Foster Wallace, che spiazza il lettore portandolo direttamente all'interno dei personaggi

Leggendo Il mio amico – ultima, inafferrabile e affascinante, opera di Daniela Matronola (Manni editore, 112 pagine, 13 Euro), che viene dopo il romanzo in tre movimenti Partite del 2010, sempre di Manni – mi chiedevo che tipo di libro fosse, se fossero racconti o breve romanzo di formazione, intanto; se fosse abusivo considerarlo soltanto […]

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Settimio Luciano *
“Con la sua dolce voce” di Sabino Caronia

La vita, festa mobile

Come nei due ultimi libri, anche in questa nuova prova narrativa riaffiora il tema del perenne ritorno dei morti. Qui quello della madre, riletta nella luce affascinante di Parigi ma con la Sicilia sullo sfondo. Facendo tesoro di memorie che parlano di amore, narrate con grazia e discrezione

Lo sguardo innamorato riveste di luce il mondo: una luce che vorrebbe fermare l’istante ma diventa musica e scorre, scivola a ingrandirsi e perdersi e ritrovarsi nel perdersi infinito dell’amore. Ma in realtà non si perde nulla perché resta sempre il senso di bellezza suscitato e inciso nella memoria infuocata. Ricordo fermo come una testa […]

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Danilo Maestosi
Pubblicato l'epistolario tra l'artista e il critico

Caro Morandi… Caro Piccioni…

Nelle lettere tra Giorgio Morandi e Leone Piccioni c'è quasi il romanzo di una passione comune per la creazione artistica e la sua possibilità di trasfigurare la realtà. Un grimaldello per entrare nel laboratorio del Maestro e del suo giovane ammiratore

Caro Morandi… Caro Piccioni… Che bello tornare a sfogliare questo epistolario di mezzo secolo fa, riportato in un prezioso libello, appena pubblicato dalla casa editrice toscana gli Ori (64 pagine, 20 euro) che rischia di scivolar via sommerso dall’eccesso di uscite, costrette in lista d’attesa dalla prima fase della pandemia. Che bello rivivere quel curioso […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Vite antiche

Maria Grazia Ciani racconta i miti classici; Sellerio chiama i suoi scrittori a raccontare i classici; Curzio Malaparte racconta Lenin come un eroe classico. L'editoria per l'estate guarda al passato

Il segreto di Arianna. La lingua greca, che qualcuno ha definito “geniale“, è per antonomasia custode dei miti intramontabili. È ricchissima di allegorie; è potenza poetica, è l’idioma della ragnatela delle storie che non conoscono la furia della sabbia devastatrice. Parte da questo più che condivisibile concetto Maria Grazia Ciani, autrice de Le porte del […]

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Gianni Cerasuolo
A proposito di “casomai avessi dimenticato”

Per non dimenticare

Matteo Cosenza, giornalista e anima inquieta della sinistra napoletana, ha raccolto in un libro riflessioni e ritratti che ruotano intorno all'identità partenopea. Che è fatta soprattutto di contraddizioni, da Eduardo a Giancarlo Siani

La sera, anzi la notte, quando le pagine del giornale erano chiuse e pronte per la stampa nella tipografia che era sotto di noi, spesso si rimaneva a chiacchierare, io e lui, nel suo bello studio di direttore. Ci raccontavamo le nostre storie di giornalisti di lungo corso, una vita spesa dentro le redazioni, frammenti […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Memoria di Marsé

Ricordo di Juan Marsé, lo scrittore catalano appena scomparso. Ricamando con la memoria storica del franchismo, aveva ricostruito una Spagna parallela nella quale la borghesia e il proletariato trovavano sempre un punto di incontro

Un paio di settimane fa, per l’esattezza il 18 luglio, è venuto a mancare, a ottantasette anni, Juan Marsé. Era l’ultimo esponente rimasto, insieme a Edoardo Mendoza, di tutta una generazione di scrittori – fra i quali il più noto Vázquez Montalbán – formatisi a Barcellona fra gli anni Cinquanta e Sessanta. Nato nel 1933 […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Terra Alta”

Cercas e Melchor

Javier Cercas confeziona un giallo venato di realismo che sembra un omaggio a "A sangue freddo" di Truman Capote. La storia di un soldato che si chiama Melchor, figlio di una prostituta catalana, che cerca a dipanare il bandolo di una strage assurda

Il soldato Melchor, così chiamato dalla madre (prostituta) in omaggio a Melchiorre, uno dei tre Re Magi, se ne sta tranquillo nel suo ufficio, «a cuocersi al fuoco lento della propria impazienza di finire il turno di notte» quando un collega lo chiama: ci sono due morti nella masseria degli Adell. Sì, si tratta della […]

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Alberto Fraccacreta
A proposito de “La scuola del dono”

La battaglia di Affinati

Fabio Pierangeli dedica uno studio alla letteratura (e all'attività didattica) di Eraldo Affinati. Una voce fuori dal coro che ha continuato a mantener fede alla sua idea di narrativa come ermeneutica della vita

Concepire la letteratura come un’offerta di sé e degli altri non è prerogativa di tutti gli scrittori. Anzi. Spesso — in particolare: oggi — si tende a considerare la cosiddetta “opera” (il romanzo, la poesia, la pièce teatrale) come qualcosa che debba celebrare con contorti mezzi stilistici un io falsamente autoriale a metà tra il […]

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Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Dante e la bomba

Castelvecchi con coraggio pubblica un saggio di Carter P. Hydrick sull'atomica che sarebbe stata scoperta dai tedeschi e venduta agli Usa... Mentre Nicola Bultrini rievoca tutti i "detenuti" che si sono salvati leggendo Dante e la Commedia

Con coraggio, l’editore Castelvecchi pubblica un saggio storico controcorrente, volutamente ignorato dalla Rete, dove ormai ci si approvvigiona di informazioni e letture anche revisioniste. È L’atomica nazista di Carter P. Hydrick (380 pagine, 23,50 euro), nel 2016 alla terza edizione in Usa (la prima data 2004) ma mai uscito in traduzione italiana. A cimentarsi con […]

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Pier Mario Fasanotti
A un anno dalla morte dello scrittore

Salvo Camilleri

È uscito “Riccardino", l'ultimo romanzo di Andrea Camilleri dedicato a Montalbano. Una storia scritta nel 2004 piena di riferimenti all'attualità dove l'autore dialoga con il personaggio. Non è vero - come si diceva - che il celebre poliziotto muore, eppure...

È l’Autore, spazientito dalle capriole investigative della sua creatura, immaginaria, letteraria ma e ormai anche ampiamente televisiva, che alla fine sbotta: «Sarò chiarissimo, Montalbano. Mi stai facendo scriviri sulla storia di Riccardino un romanzo di merda. ‘Na minchiata che non reggi!». «Dici davvero?». «Davvero. Tu stai mettendo in gioco apposta una grandissima quantità di elementi […]

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