Lo scaffale degli editori
Così si dipingeva Romolo Valli, a cui dedica una bella monografia Daniela Montemagno, sempre in giro per trovare sovvenzioni pubbliche ai suoi progetti. Mentre su Monicelli è incentrato l’ultimo numero del quadrimestrale “Bianco e nero”. E Alberto Mattioli, “Pazzo per l’opera”, insegue la sua passione in 1.800 messinscene…
Privati del cinema e del teatro dal rigurgito prevedibile dell’epidemia, si situa tra nostalgia e risarcimento l’uscita di due titoli su altrettanti giganti della scena e dello schermo. Sono entrambi pubblicati dalle Edizioni Sabinae, che dedica soprattutto allo spettacolo i suoi raffinati libri e periodici. Ecco allora a tutta copertina, sul primo, la fotografia di […]
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Ancora su "Pascoli maledetto"
Come può la mitizzazione di un poeta stravolgere il senso stesso della sua opera? Basta rileggere i versi più ostici e nascosti di Giovanni Pascoli per capirlo. Talvolta l'ambiente esteriore porta uno scrittore a nascondere se stesso nelle proprie opere
Appena trentenne e già letterato di riconosciuta notorietà, Giovanni Pascoli cominciò a fare i conti con una vita che stentava a tenere fede alle premesse. Il futuro che scorgeva davanti a sé non aveva più le caratteristiche dei progetti e dei sogni degli anni bolognesi, il tempo degli studi universitari e della bohème, delle goliardate […]
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Periscopio (globale)
Una piccola casa editrice, Bottega Errante Edizioni, pubblica “La vita di Isidor Katanić” di Ivo Andrić: un'occasione preziosa per riscoprire il grande scrittore balcanico che riuscì a non aderire mai fino in fondo al conformismo jugoslavo
Una volta tanto, anziché dall’autore cominciamo, per dirla in gergo cinematografico, dal produttore esecutivo. C’è, in Friuli, una piccola casa editrice, nata, come spesso succede, quale costola, resasi poi autonoma, di un’associazione culturale, che in appena cinque anni di vita è diventata un punto di riferimento assoluto per la letteratura balcanica e ne ha pubblicato […]
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A proposito di "Uccido chi voglio"
Fabio Stassi ha scritto un romanzo misterioso e complesso, che cita continuamente Carlo Emilio Gadda (la storia è ambientata in Via Merulana) e riflette su una domanda cruciale: qual è il rapporto tra la realtà e la letteratura?
Il protagonista di questo originale romanzo, senza dubbio tra i migliori pubblicati dalla Sellerio (Uccido chi voglio di Fabio Stassi, 279 pg. 14 euro) è nato a Nizza 50 anni prima (sa soltanto che è stato concepito all’hotel Negresco), ma da molto tempo abita a Roma, dove ha frequentato l’università. Si chiama Vince Corso e […]
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Lo scaffale degli editori
Mentre il successo del romanzo di Valérie Perrin premia le Edizioni e/o per aver puntato ancora su un autore sconosciuto, Fandango sceglie scrittori controcorrente. Come Mimmo Rafele e Giulio Cavalli che pone a se stesso e ai suoi lettori una domanda: “quando avete perso la speranza”?
Non va poi tanto male per l’editoria. Le vendite sono calate, è vero, ma soltanto del 7 per cento. Eppure nella scorsa primavera, con le librerie chiuse per lockdown, il settore paventava il disastro. Invece no, certifica adesso l’Aie, Associazione Italiana Editori: tra luglio e settembre il settore romanzi-varia è al -7 per cento rispetto […]
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A proposito di "Bagnoli. L’ultimo casco giallo”
Chi la chiama Italsider, chi Ilva, chi semplicemente Acciaieria, chi Bagnolifutura: di certo, l'ex area industriale a Nord di Napoli rappresenta una ferita non rimarginata. Giovanni Capasso ripercorre tutte le trame di questa storia dal finale amaro
Esiste più di un termine, a Napoli, per indicare le vicende dell’Acciaieria: qualcuno dice semplicemente Bagnoli, che è il toponimo del quartiere dove sorgeva, qualcuno la chiama Italsider, o addirittura Ilva, col nome della prima società fondata nel 1905; qualcuno salta direttamente a Bagnolifutura, dal nome della società che si è occupata della trasformazione urbana […]
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A proposito di "Nomi propri"
La poesia di Claudio Pasi dimostra come non sia necessario spaziare per l'universo mondo per essere universale. I suoi versi si aprono alla vita (e alla riflessione sulla morte) pur rimanendo legati al suo paese, Molinella
Dopo venticinque anni di silenzio poetico, interrotto soltanto da qualche sporadica anticipazione in rivista, Claudio Pasi dà alle stampe due libri a poca distanza l’uno dall’altro, Nomi propri (Amos 2018), di cui ci occupiamo e Ad ogni umano sguardo (Aragno 2019, clicca qui per leggere la recensione di Giuseppe Grattacaso), entrambi caratterizzati da una voce […]
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“Foto di classe” di Giuseppe Grattacaso
I conflitti degli allievi, ma anche quelli degli insegnati, le speranze e le delusioni, le paure e le incertezze osservati dall’autore con l’occhio esperto del professore e la sensibilità sottile del poeta. Con l’intento di far riflettere sulle vere necessità della comunità scolastica
Dall’ultimo banco di una ipotetica aula scolastica in rappresentanza di tutto il sistema educativo, un professore ritornato studente guarda i suoi alunni, commenta le loro ansie e aspettative in un momento straniante come quello attuale, nell’anno 1 dell’era Covid. Il mitico ultimo banco diventa un’occasione per guardarsi dentro e per allargare la visione a quanto […]
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Consigli per gli acquisti
Andrés Neuman racconta il mondo visto attraverso internet; Ermanno Cavazzoni approda nell'universo splatter; Gianrico Carofiglio affronta nuovi casi giudiziari. La letteratura di genere cerca nuove strade
Storia di Net. È un giovane uomo e si fa chiamare Net, anche se il suo nome è un altro. Quello vero è sostituito con Net perché ha a che fare con Internet. Sta per ore davanti al computer e, con ritmo ossessivo, scrive a Marina. A lei racconta tutto. Anche della sua famiglia disastrata […]
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A proposito de “Le vite che nessuno vede”
Ci sono le levatrici dell'Amazzonia che pregano un Dio femmina, il ragazzo saggio del Rio Grande che cavalca una scopa e la vittima delle multinazionali: Eliane Brum racconta il Brasile segreto. Quello che Bolsonaro sta distruggendo
Il Brasile è soltanto un nome. Quello dato a varie diverse regioni, ciascuna delle quali ha le proprie credenze, le proprie magie, le proprie condizioni di vita, i propri poveri, i propri matti. Un’accozzaglia di differenze, attualmente governate – si fa per dire – dal presidente Bolsonaro che col graduale abbattimento degli alberi dell’Amazzonia ruba […]
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