Maria Rosa Tabellini
A proposito dell’“Album del Venti”

Poesia del tempo

La nuova silloge di Mario Laghi Pasini non si limita a compiere i percorsi “retrogradi” della propria esistenza, ma, come già nelle raccolte precedenti, si inoltra nella riflessione sulla natura, sulla fisica, sul futuro del nostro mondo

«Chi vuole ora concepire il Purgatorio, si metta in quella età della vita che le passioni si scoloriscono e l’esperienza e il disinganno tolgono le illusioni, e, scemata la parte attiva e personale, l’uomo si sente generalizzare, si sente più come genere che come individuo». L’attacco con cui Francesco De Sanctis apre il racconto del […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Trockij e Simenon

Adelphi ripubblica una serie di reportage di Georges Simenon del 1933, anno cruciale per la storia d'Europa: l'inventore di Maigret lo fa commentare a Trockij in nome del suo comunismo eretico. Mentre Sellerio punta sul giallo deduttivo di Colin Dexter

Trockij. Infaticabile e curioso come era su vari fronti (non solo la scrittura, la promiscuità coniugale e pure il sesso sul quale spesso si è scritto e favoleggiato), non deve stupire che Georges Simenon, uno dei più prolifici scrittori del mondo (forse è al numero uno di questa classifica) abbia deciso nel 1933 a viaggiare. […]

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Monica Acito
A proposito di “Contro l'impegno"

Contro Walter Siti

Il pamphlet di Walter Siti che punta a "difendere la letteratura" dal chiacchiericcio dei social, dimentica che spesso il “silenzio” equivale al parlare troppo: in entrambi i casi il problema è guardare al di là delle proprie mani che applaudono

Nell’epoca dei social, in cui tutto viene discusso senza alcun filtro e senza essere sottoposto a nessun tipo di vaglio, anche la letteratura è diventata un cadavere su cui banchettare. E, come ogni cadavere, ci sono i più svariati tipi di avventori: come se si potesse ridurre la letteratura a un discorso, a una tendenza […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

I gialli relativi

Ci sono i morti letterari di Marcel Aymè (che non conquistano lettori); ci sono i morti immigrati di Michele Navarra e quelli alla Truman Capote raccontati da Nicola Lagioia. Tra il vero e il falso, il mondo contemporaneo è un grumo di violenza e dolore

Morte relativa. Surreali ma lucidi, fantastici ma possibili: ecco i racconti di Marcel Aymè (1902-1967), pubblicati dalla casa editrice L’orma col titolo Martin il romanziere (205 pagine., 16 euro).  Cominciamo proprio da Martin, che ha il brutto vizio di far morire tutti i suoi personaggi. Questa circostanza, dettata forse da un’ossessione, non giova alle vendite: […]

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Giacomo Battiato
Una lettura controcorrente

Flaubert e i no-vax

«Siamo immolati agli imbecilli»: rileggere, oggi, Bouvard et Pécuchet di Flaubert è un'esperienza terribile. Nel disperato tentativo del grande narratore francese di ritrarre la stupidità del mondo c'è la nostra condizione di spettatori attoniti dell'ignoranza fatta metodo virtuoso

Ecco, quel signore carnoso, epilettico e incazzato è un genio. Molte notti si dimentica di andare a dormire perché deve perfezionare una frase che ha scritto e riscritto. Le parole non suonano mai abbastanza bene per lui, la costruzione non è mai abbastanza perfetta. Lavora alla luce della lanterna come un minatore con il suo […]

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Paola Benadusi Marzocca
Un libro di Simon Garfield

Amico uomo

Nel pieno della stagione più a rischio per il numero di abbandoni, “Il miglior amico del cane”, divulgando caratteristiche non sempre così note, aiuta a comprendere comportamenti e ad apprezzare meglio le risorse di una relazione preziosa

Non c’è animale domestico più vicino all’uomo del cane e si può aggiungere che esistono cani indimenticabili per i loro padroni. Leggendo il libro del divulgatore inglese Simon Garfield, Il miglior amico del cane – breve storia di un legame indissolubile (Ponte alle Grazie, trad. Alessandro Peroni, 322 pagine, 18 euro) si capisce che il rapporto […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Non ci capisco niente”

Tormentato Pavese

L'Orma pubblica una raccolta di lettere inedite di Cesare Pavese dalle quali emerge un ritratto molto sfaccettato. Legato alla sua vocazione poetica, scontento di sé e del suo rapporto con le donne ma orgoglioso come non mai. È qui il segreto del suo suicidio?

Chi segue le vicende letterarie del Novecento, sa che Cesare Pavese si tolse la vita il 27 agosto del 1950, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, a Torino. Lasciò un fogliettino con le sue ultime parole: «Non fate pettegolezzi». Qual è il significato? Non è giusto ipotizzare fallimenti letterari. Lavorava alla Einaudi […]

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Luigi Saitta
Un saggio di Ruggero Marino

Poeti e navigatori

È possibile che una comune conoscenza iniziatica unisca il viaggio poetico di Dante a quello terreno e avventuroso di Cristoforo Colombo? Un nuovo studio dell’autore che da oltre trent’anni sta sfatando in modo ardito e documentato la “vulgata” imperante su Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America

Libri, saggi, romanzi, per non parlare di documentari televisivi, film, fiction. Sulla scoperta dell’America e su Cristoforo Colombo si sono cimentati miriadi di studiosi, storici, etnografi. Ma il nuovo saggio di Ruggero Marino Dante, Colombo e la fine del mondo (Publishing 2021), proietta una luce ancora più convincente sulle ricerche che lo studioso conduce sulla figura […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Narciso e Radiguet

Torna, in una nuova traduzione, "Il diavolo in corpo", romanzo rivelazione di Raymond Radiguet. Occasione perfetta per tornare a parlare di uno scrittore la cui meteora tormentata e contraddittoria scandalizzò la Parigi di cento anni fa

È da poco uscita una nuova edizione, curata per la collana Classici contemporanei di Bompiani da Yasmina Mélaouah, de Le diable au corps (Il diavolo in corpo) di Raymond Radiguet. Non che le traduzioni di questo piccolo classico, anche in Italia, siano mai mancate, se è vero che solo negli ultimi vent’anni se ne contano […]

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Lucia Dell’Aia
“Cronaca di una vita abitante (1806-1843)”

Il Signor Hölderlin

Giorgio Agamben ricostruisce gli ultimi anni di esistenza del poeta. Posto ai margini della società, i suoi gesti, i suoi modi, la sua idea filosofica dell’Io sembrano «pretendere una dimensione pubblica il cui significato politico Agamben prova a mettere in luce»

Per chi fosse andato a far visita a Hölderlin nella torre affacciata sul Neckar a Tubinga sarebbe stato possibile, secondo la testimonianza di C. T. Schwab, ascoltarlo suonare il fortepiano e cantare, fra le altre possibilità, un’aria tratta dall’opera buffa di Giovanni Paisiello, L’amore contrastato o La bella molinara, tradotta in tedesco: Mich fliehen alle Freuden (Nel cor più […]

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