A proposito di «Scrivere a destra»
Il critico Antonio Di Grado analizza la letteratura (drammaticamente) sospesa tra fascismo e antifascismo a metà del secolo scorso. Nei referti di una tragedia collettiva c'è quel groviglio di luce e tenebra che è stato la storia d'Italia
Nello spazio necessariamente ristretto di una recensione, impossibile rendere conto esaustivamente di un libro così denso di richiami e di suggestioni come quello di Antonio Di Grado (Scrivere a destra. “Vite narrate e vite perdute nel ventennio nero”, Giulio Perrone Editore, 300 pagine, 18 Euro), un libro fluviale nel quale, quasi ad ogni passo, si […]
continua »
Periscopio (globale)
Omaggio allo scrittore madrileno Javier Marías per i suoi settant'anni. E intanto a febbraio sarà disponibile anche in Italia il suo nuovo romanzo, “Tomás Nevinson” che ruota intorno a un gioco di specchi tra il mestiere di spia e quello di romanziere...
Il microsaggio di oggi è un ibrido, oscilla infatti fra gli auguri di buon compleanno e la recensione di un libro che ancora non c’è. Cominciamo dagli auguri, che faccio, con piacere e sincera ammirazione, a Javier Marías, scrittore spagnolo arrivato al traguardo delle settanta candeline, senza che peraltro si scorga alcuna ruga o alcun […]
continua »
A proposito di “Icaro, il volo su Roma”
Giovanni Grasso ricostruisce in forma di romanzo la vita avventurosa di Lauro de Bosis, il poeta che il 3 ottobre del 1931, beffando il regime, gettò su Roma da un aeroplano dei volantini contro il fascismo. La storia di un eroe romantico nell'Italia dei “disfattisti"
La sera del 3 ottobre 1931 Lauro de Bosis, figlio di Adolfo de Bosis, creatore del Convito, celebre rivista dell’estetismo italiano su cui scrissero D’Annunzio, Carducci, Pascoli e Scarfoglio, precipitava col suo monoplano biposto Messerschmitt, sulla cui fusoliera spiccava il nome Pegasus, nel mar Tirreno, forse nei pressi della Corsica, dopo essersi beffato della regia […]
continua »
A proposito di “Monte Stella”
Nella nuova raccolta poetica di Luigi Fontanella il tempo della vita è tutto presente, un cerchio nel quale le figure sono sempre fantasmi e sempre reali, che vivano ora o che siano vissute nel passato. E le parole diventano uno strumento di scavo dentro di sé
Accade alla maggior parte delle donne e degli uomini che hanno attraversato un segmento consistente della propria esistenza, di provare il desiderio di guardare dietro, in una sorta di malinconico tentativo di riportare in vita, almeno nel ricordo, gli affetti infantili, gli anni della formazione e delle prime esperienze, solitamente sbiaditi nella memoria, per ognuno […]
continua »
Consigli per gli acquisti
Un amore di provincia travolgente (e quasi virtuale) per Pierre Michon; un amore di famiglia (tradita) per Ann Patchett; un amore surreale per i polli (e altri volatili) per Rubem Alves. Tre modi diversi di raccontare le passioni
La preda. Pensieri di corteggiamento, a volte cortesi a volte brutali, per la tabaccaia Yvonne. Un’ossessione fatta di carne, sorrisi, timidi svelamenti, sogni destinati a rimanere tali, ma enfiati dalla nebbia della Valacchia, dove piove molto. Senza dubbio pagine di forte intensità amorosa, che s’abbattono sul lettore come rami che s’inarcano, che sfiorano chi cammina […]
continua »
A proposito di “Canzoniere per Fabio”
Due volumi curati da Alessandro Fo, Daniela Gentile e Claudio Vela ripropongono tutta la produzione di Enzo Mazza, uno dei grandi (e meno celebrati) poeti del Novecento. Nei suoi versi, l'attenzione costante al dialogo: con la natura dei vivi e con quella di chi non c'è più
«Vari dolori possono vestire di nero una vita, qualche volta uno solo, di proporzioni immani, e questo è un campo in cui credo di avere appreso il possibile e l’impossibile, sempre rifiutando di chiudermi in una corazza protettiva, dentro cui sicuramente la viltà avrebbe ucciso la poesia e troncato i miei stessi giorni»: così scriveva […]
continua »
Su “La bambina dagli occhi d’oliva”
Davide Grittani racconta l'orrore morale di una Roma che ormai galleggia sul vuoto. Un uomo, quasi un nuovo "borghese piccolo piccolo" alla Cerami, scava nel suo passato per trovare le ragioni di un decadimento consumato nella violenza
La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, 186 pagine, 15 Euro), nuovo romanzo di Davide Grittani, mi ha fatto pensare a Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami per il tipo di realismo allegorico che condividono: Sandro Tanzi, come il Giovanni Vivaldi del romanzo di Cerami, è un uomo qualunque che reagisce individualmente all’ingiustizia, al male, […]
continua »
A proposito di “Irene”
Con una nuova raccolta poetica, Paolo Del Colle continua il suo personalissimo percorso di ricerca sospeso tra le parole e le emozioni. Per lui la scrittura è un modo per entrare in contatto con la realtà più profonda: quasi un modo per scoprire radici e senso
Se c’è uno scrittore italiano che, con la sua opera, offre, ad oggi, la netta impressione di perseverare nello scrivere un indiviso libro, un’opera continua, questi è il romano Paolo Del Colle. Ponendo come punto di partenza un privato da sempre innalzato a paradigmatico destino, Del Colle ci ha da tempo abituati a uno scrivere […]
continua »
A proposito de “L’isola dei topi”
La nuova raccolta poetica di Alberto Bertoni, come in passato, verte sulla memoria. Non solo quella intesa come spazio di sé, ma anche quella materiale: un luogo fisico che assume i connotati di oggetti familiari, dei volti delle persone care o solamente incrociate per caso
Fin dalle prime prove poetiche, la memoria è al centro della scrittura di Alberto Bertoni, argomento dominante, forse tema ossessivo. Non succede diversamente nella raccolta L’isola dei topi, recentemente edita nella collana bianca di Einaudi, dove il contenuto si lega fortemente alla condizione, disperatamente umana, che si determina quando si fa più pressante l’avvertimento della […]
continua »
Su “Erdogan. Storia di un uomo e di un paese”
Cristoforo Spinella analizza l'ascesa tumultuosa e la cupa gestione del potere e del consenso in Turchia da parte di Recep Tayyip Erdogan. Ne esce il ritratto di un leader capace di mille trasformazioni. Ma sempre con l'obiettivo di controllare il suo paese
Che aria tira a Istanbul? Domanda più che lecita e attuale, dopo tentati golpe e le riforme del rais, Recep Tayyip Erdogan, (nato 67 anni fa a Istanbul) il cui intento è quello – a parte quello di comandare senza opposizione “fastidiosa” – di calcare il modello europeo, anche se le trattative per includere la […]
continua »