Su “Arte e identità della specie umana”
Il critico Gabriele Simongini riflette sulla specificità dell'arte e sulla sua "natura" sempre più spesso aggredita «della moda, del design, dei social network, della speculazione finanziaria e del marketing». Ne è nato un pamphlet che ci impone di fare i conti con la memoria condivisa (e negata)
Arte e identità della specie umana. È il titolo con cui Gabriele Simongini, storico d’arte di lunga data e solida carriera, insegnante d’accademia, saggista e curatore di mostre, ha voluto battezzare il suo breve pamphlet (edizioni Manfredi, 56 pagine, 12 euro). Mettendo in fila tre concetti in crisi, arte, identità, specie umana, di cui il […]
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“Appunti sulla soppressione dei partiti politici”
Un saggio di Simone Weil appena ripubblicato mostra una terribile attualità nell'affrontare la questione della crisi della democrazia rappresentativa. Seguendo le indicazioni della filosofa, si arriva a concludere che i partiti (e il Parlamento) servono solo come coagulo di interessi personali
Venuto al mondo nel febbraio 1943, è a un passo dagli ottant’anni. Eppure mantiene una fervida vitalità e una vitale capacità di provocazione. Che costringono chi legge a mettere in discussione le proprie certezze, a chiedersi se non sia rinchiuso in una gabbia di luoghi comuni e stereotipi che gli trasmettono un’immagine cristallizzata, deformata, ingannevole […]
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Consigli per gli acquisti
Nelle corrispondenze tra Nicola Chiaromonte e Albert Camus c'è la chiave di lettura del fallimento delle élite occidentali nel Novecento. Così come nelle pagine di Sciascia (analizzate da Stefano Lanuzza) c'è la fotografia di una borghesia che ormai sa solo sfruttare la società
Élite. Non è una profezia campata in aria, semmai in frutto di un accorata disamina e di prolungamento di svariate a profonde riflessioni riflessioni. Albert Camus, uno dei più grandi scrittori e saggisti del Novecento, in una corrispondenza (1945-1959) con Nicola Chiaromonte (In lotta contro il destino, a cura di Alberto Folin, 256 pagine, 22 […]
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A proposito de “Le rondini di Kabul”
Lo scrittore algerino Jasmina Khadra dall'esilio di Parigi racconta gli orrori umani (e religiosi) di Kabul: quasi un reportage in forma di romanzo per spiegare come la vita sia calpestata quotidianamente dall'ignoranza, dal fanatismo e dalla presunzione di superiorità
C’è una città (e un intero paese) della quale rischiamo di dimenticarci, che si accartoccia lontano dalla nostra sempre più indebolita memoria. Siamo stati costretti a spegnere le nostre sofisticate telecamere su una terra dura, aspra, dolente, sconfitta, quotidianamente umiliata, a tal punto che non è un’esagerazione pensare al ritorno all’età della pietra. Parliamo di […]
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Periscopio (globale)
A duecento anni dalla nascita di Gustave Flaubert si può analizzare la lunga scia di fascino e passione letteraria che i suoi personaggi hanno continuato a seminare in questi due secoli. Con un attenzione particolare a due “eredi” irregolari: Mario Vargas Llosa e Julian Barnes
Arrivati ormai quasi a celebrare il bicentenario della nascita di Gustave Flaubert, avvenuta il 12 dicembre 1821, è difficile non chiedersi quale altro scrittore dell’Ottocento abbia potuto tanto influenzare i posteri e incanalare la letteratura, e in primo luogo la scrittura di romanzi, in una direzione ben definita. Il peso della sua personalità letteraria in […]
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“300 dichiarazioni d’amore al Cinema”
Il libro postumo di Ottavio Cirio Zanetti, che raccoglie le recensioni del regista prematuramente scomparso nel 2020, è la cronaca di una grande passione, onnivora ma avveduta, coltivata, anche per ascendenze e frequentazioni familiari, fin da piccolo
Il nome del giovane regista Ottavio Cirio Zanetti segna una storia purtroppo molto breve. Nato a Genova il 15 settembre 1983, è mancato a 37 anni il 24 gennaio 2020. Di lui restano i titoli che ha girato e il libro postumo dal titolo 300 dichiarazioni d’amore al Cinema. Racconti di film, registi, attori, sceneggiatori (Erga Edizioni, […]
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“Tu credi che io dorma” di Luca Doninelli
«Vede ciò che altri non vedono… descrive il cammino dei desideri e di tutto ciò che ci tocca il cuore». Così nel suo nuovo romanzo in cinque movimenti, c’è l’autore «in stato di grazia» e c’è il lettore che si immerge non potendo più staccarsi dalle storie narrate
Non vorrei raccontare il libro, ma dire che cosa c’è dentro e perché mi sono emozionata pagina dopo pagina. Tu credi che io dorma (La nave di Teseo, 142 pagine, 17 euro) ha una copertina bellissima in bianco e nero: un bambino sul treno, lo sguardo sulle rotaie ovvero sul flusso del tempo, forse il flusso della sua stessa […]
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I comportamenti durante la pandemia
Christos Lynteris, docente di antropologia medica, analizza il rapporto tra le situazioni pandemiche e le conseguenze che esse hanno sull'immaginario popolare. Tra paure del contagio e percezione dell'auto-estinzione dell'umanità
Tra realtà e immaginario della pandemia si destreggia brillantemente Christos Lynteris, docente di antropologia medica presso l’università scozzese di Saint Andrews, in un saggio intitolato Human extinction and the pandemic imaginary (Routledge, 177 p., 45,45 euro, ebook 26,19 euro), risultato di uno studio finanziato dal Consiglio europeo della ricerca. L’opera, scrive l’autore nell’Introduzione, «esplora i modi in cui […]
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A proposito di “Mamme (in)sostenibili”
Come si fa a educare i propri figli al rispetto dell'ambiente? Come si fa a coinvolgerli nella tutela del Pianeta nei momento difficile della ribellione adolescenziale? La risposta è in un saggio documentato e articolato dell'economista Alessandra Guatteri
Mamme (in)sostenibili, manuale di sopravvivenza per mamme ecologiste alle prese con figli in età di ribellione scritto dall’economista Alessandra Guatteri (Terra Nuova, pp.193, € 15,00), è un libro così ricco di contenuto che occorrebbe per ogni tema scriverne un altro. È rivolto alle mamme che stanno cominciando a capire che i loro figli «sono finiti […]
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Periscopio (globale)
A cinquant'anni dalla morte, l'avventura solitaria e problematica di Luciano Bianciardi resta una testimonianza essenziale dell'identità italiana, piena di spinte al rinnovamento costantemente bloccate dalla morale borghese. Un muro che il suo "lavoro culturale" non riuscì a scalfire
C’è un prima e un dopo, nella vita di Luciano Bianciardi, ovvero c’è quello che si potrebbe definire uno spartiacque netto: è il momento dell’arrivo di questo provinciale combattivo a Milano, la città del progresso, della crescita, del boom, e al contempo di una difficilissima integrazione. Siamo nel giugno del 1954, e Bianciardi non è […]
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