A proposito de "Il cedro del Libano"
Una raccolta di prose di Raffaella Romagnolo improntate al realismo magico mette in relazione gli esseri umani con la natura. E gli alberi diventano strumento e simbolo di ricchezza interiore
Gli alberi raccontano storie. Sanno tanto del mondo, della vita che si svolge intorno a loro, dei segreti degli umani e delle stravaganze dei non umani; hanno conosciuto generazioni di esseri viventi, che dalla loro altezza hanno messo a fuoco e indagato con la saggezza e la pietà della loro età. Sono straordinari osservatori, tenaci […]
continua »
A proposito de “La sperta e la babba”
L’esordio narrativo di Giovanna Di Marco mette insieme due personaggi specchiati, una donna risoluta e una sognatrice, alle prese con i sussulti del Novecento vissuti in modo completamente diverso
La sperta e la babba di Giovanna Di Marco (Caffèorchidea editore, 186 pagine, 18 Euro) rivela molto di sé fin dal titolo. Sono due racconti affatto diversi tra loro per contesto storico (formano un arco di tempo che degli anni da fine Ottocento arriva agli anni Ottanta del secolo scorso in forza di un ipotetico […]
continua »
Su “Cronache da Dinterbild”
Nella narrativa di Peppe Millanta l'immaginazione rieduca la realtà delle cose e le parole tornano ad essere uno strumento per giocare e per capire il mondo. Ma vi si racconta un universo pur sempre in attrito con la realtà delle cose concrete
A Peppe Millanta, ex musicista di strada, avvocato per un giorno, direttore di festival e scuole di scrittura, sceneggiatore, e soprattutto scrittore, va anzitutto riconosciuto un merito. Ha creato, nel suo dittico narrativo, e cioè Vinpeel degli orizzonti e Cronache da Dinterbild (Neoedizioni) un luogo immaginario, un’isola che non c’è, e l’ha popolato di personaggi eccentrici, e al tempo stesso […]
continua »
A proposito di "Sabbie"
Il nuovo romanzo di Gianni Caria esplora, in parallelo, le vite di un venditore ambulante e di una donna che fa massaggi in spiaggia. Un modo per raccontare (anche) i luoghi comuni che riempiono la nostra quotidianità
Percorrono ogni giorno la stessa spiaggia cercando di trovare clienti e sbarcare così il lunario, coi massaggi lei, vendendo teli da mare e merce da poco lui, ma non si conoscono. Lu e Pape condividono però anche dell’altro, oltre alla spiaggia, un ulteriore elemento fulcro della narrazione che li vede al suo centro: un passato […]
continua »
A proposito di "Napoli stanca"
Una raccolta di scritti di diciassette scrittori (per la cura di Mirella Armiero) affronta l'indeterminatezza della metropoli partenopea. Sempre più nell'occhio del ciclone tra moda e leggende
Quanta Neapolis! Premessa. Spiace per le salmodianti “parenti” di Faccia ‘ngialluta. Ma se l’ufficialità si ostina a celebrarlo, con la doppia replica della cruenta ostensione, alla prova dei fatti san Gennaro non si può più considerare il santo patrono della città. È fuori contesto storico, detronizzato, al più un simpatico cimelio folcloristico. Il riferimento mitologico […]
continua »
Su “Quarantanove poesie e altri disturbi”
I versi di Cristina Alziati si muovono alla ricerca di un punto di equilibrio tra gli eventi che avvertiamo come Storia, le azioni degli esseri umani e le loro conseguenze, e quello che esiste a prescindere da noi e che spesso chiamiamo Natura
Guardare alle vicende della storia, sia essa collettiva o personale ‒ se poi una storia assolutamente individuale può davvero da sola manifestarsi e avere un qualche senso ‒ può significare dover scoprire la presenza di un dolore universale, un male che affligge senza ragione esseri umani, animali e cose, anche se a volte sono proprio […]
continua »
A proposito de "L'uomo della posta"
Il nuovo romanzo di Nando Vitali perlustra i normalissimi orrori delle (nostre) vite medie. Dove la realtà diventa un nemico da combattere e gli "altri" sono solo le pedine mosse da questo nemico. Anche per un semplice impiegato della posta
Recentemente per due sole sere in uno spazio all’aperto si sono tenute le due sole repliche di uno spettacolo teatrale piuttosto accattivante: Fool truth (la verità del matto che però suona anche come la piena verità), messo in scena da una compagnia instabile e portentosa, in realtà saggio finale di un corso di teatro durato […]
continua »
Periscopio (globale)
A vent'anni dalla morte è arrivato il momento di tornare alla scrittura di Roberto Bolaño, maestro della letteratura ispanoamericana. Che ha saputo reinventarla senza rinunciare alla lezione della tradizione
In media, ogni cinque-dieci anni i meccanismi pubblicitari, dai quali l’editoria non è certo avulsa, sfornano l’autore del millennio, o del secolo, o a voler esser modesti almeno del decennio. Si cerca di alternare fra angloamericani, francesi, spagnoli o ispanoamericani, e molto più raramente si fa ricorso ad autori provenienti dalle periferie dell’impero. Forse è […]
continua »
A proposito de "Il diario ritrovato”
Guida Editori pubblica una piccola, preziosa autobiografia di Angela Pagano, da Eduardo De Filippo a “Masaniello” di Armando Pugliese. Storie di passione teatrale vissute in una Napoli autentica. Un monologo da immaginare...
Gli appassionati di teatro – ammesso che ne esistano ancora – farebbero bene a leggere il libro Il diario ritrovato di Angela Pagano (Guida Editori, 96 pagine, 15 Euro, a cura di Francesco Scotto e con una bella prefazione di Giulio Baffi). Perché in queste poche ma preziose pagine Angela Pagano, grande attrice napoletana, apre […]
continua »
L'intellettuale scomparso
In memoria di Francesco Coniglio, editore, esperto di musica rock e di fumetti. Ritratto di un uomo speciale che seguiva le sue vocazioni e che ha fatto conoscere al nostro Paese l'importanza delle culture autenticamente "popolari"
Detto queste righe all’iPad. Ho appena saputo che Francesco Coniglio se n’è andato. Le detto perché non ho la forza di scriverle e sono straziato dal dolore che questa notizia provoca in me. Francesco è stato tra le poche persone fondamentali della mia vita di scrittore (che è anche una vita a sé) e questa […]
continua »