Paolo Petroni
Il vincitore del Premio Lugnano

La crisi è un romanzo

La storia di "Dove si va da qui" di Simone Marcuzzi coglie le trasformazioni radicali nelle vite private alle prese con la caduta, violenta, delle vecchie certezze economiche

Dove si va da qui romanzo di Simone Marcuzzi (Fandango, pp. 320, 16,50 euro) ha ricevuto in questi giorni il premio Città di Lugnano in Teverina romanzi editi «per la capacità di esplorare, con sensibilità analitica, vividi ritratti d’ambiente e sottile ironia, una doppia crisi, quella del rapporto di una giovane coppia di trentenni di […]

continua »
Sabino Caronia
“I pesci non hanno gambe” di Stefánsson

Uscite di sicurezza contro l’oblio

Quello che rende grande certa letteratura nordica e in particolare i libri dello scrittore islandese, è la volontà di scrivere non per ambizioni personali ma per la convinzione che solo la parola vince il silenzio della morte

In quest’ultimo romanzo di Stefánsson (I pesci non hanno gambe, Iperborea 2015) ritroviamo tutte le tematiche che ne fanno uno degli scrittori più interessanti dei nostri giorni. Tematiche inattuali, in un mondo che cerca di non fermarsi a pensare, a porsi delle domande in cui la risposta è la ricerca stessa. La prima riflessione senza […]

continua »
Andrea Carraro
“Giacomo, Il signor bambino“

Il bambino Leopardi

Paolo di Paolo ha ricostruito l'infanzia di Giacomo Leopardi e l'ha trasfigurata in una favola. Dove i sogni sembrano sempre sul punto di diventare realtà

Paolo di Paolo è uno  scrittore poliedrico: pur così giovane, si è già cimentato in diversi generi letterari: dal romanzo al saggio, dalla biografia al reportage.  Con Giacomo Il signor bambino  affronta adesso anche il genere della favola per bambini, proposta nella collana Il quaderno Quadrone dell’editore Rrose Sélavy, illustrata da tavole molto belle (oniriche, […]

continua »
Pasquale Di Palmo
Alla scoperta dell’opera di Israel Joshua /1

L’altro Singer

Il suo finora più celebre fratello, Isaac Bashevis Singer, autore di libri come “Il mago di Lublino” e “Gimpel l’idiota”, lo considerava il suo maestro. E a leggere le sue storie, ora riproposte da Adelphi (a cominciare da “La famiglia Karnowski”) , si capisce il perché…

Mi cospargo il capo di cenere. Fino a poco tempo fa credevo infatti che di Singer ne bastasse uno solo, ovverosia Isaac Bashevis, lo straordinario narratore polacco naturalizzato americano, autore di splendidi racconti e romanzi, cui venne conferito il Nobel nel 1978. I suoi libri, scritti in yiddish, furono pubblicati in Italia da svariati editori, […]

continua »
Andrea Carraro
Letteratura e Olocausto

La verità di Daša

È morta ieri, improvvisamente, la scrittrice croata Daša Drndić. Ripubblichiamo l'intervista che ci ha dato in occasione del suo romanzo "Trieste", un libro che mescola realtà e finzione nel segno del dolore

Daša Drndić, la grande scrittrice croata che tanta attenzione ha riservato all’Olocausto e ai conflitti razziali che hanno sconvolto in Novecento (anche nel suo tormentato Paese) è morta ieri a 72 anni. Tre anni fa, il nostro Andrea Carraro la incontrò in occasione dell’uscita del libro Trieste. Ripubblichiamo qui quell’intervista. —– Trieste della scrittrice croata […]

continua »
Paola De Gioannis
Voci dall’anoressia: un libro necessario

Parole per guarire

Raccolte in un volume le testimonianze di chi ha attraversato l’inferno della malattia. Pezzi di vita offerti come contributo a una causa di cui le istituzioni non si occupano…

Cosa era successo nella sua mente? Lenti e sofferti passarono gli anni, prima che a questa domanda si potesse rispondere. Dovette attraversare il fuoco e spingersi giù, sempre più giù fino a toccare l’inferno. Era il cibo a controllare la sua esistenza, rendeva ossessivi i suoi pensieri, sempre in ascolto dell’ansia che arrivava e la […]

continua »
Nicola Fano
In memoria di un grande scrittore

La notte di Vassalli

Era un eremita della letteratura che fuggiva dall'indeterminatezza degli italiani. Ma alcuni suoi romanzi (da «La Chimera» a «Marco e Mattìo») hanno cambiato il nostro immaginario: ricordo di Sebastiano Vassalli

Sebastiano Vassalli era un grande scrittore, forse il maggiore di questi decenni, anche se negli ultimi tempi si era un po’ troppo isolato e perduto: non si può essere al culmine della creatività per sempre. La notte della cometa, La chimera, Marco e Mattìo sono romanzi che resteranno nella storia. Non solo perché sono scritti […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Fumisteria"

Il romanzo di Portella

Fabio Stassi ha scritto un romanzo che ricama in margine alla verità della strage di Portella della Ginestra. Un caso classico in cui la fantasia può spiegare la realtà

Il paese si chiama Kalamet, nome inventato. O, come suggerisce l’autore, non “tradotto” per distrazione dai fascisti. È in Sicilia. Una mattina come tante, Ester si alza dal letto prima del marito, il facoltoso avvocato Filippo Licata (12 anni più anziano di lei), sessualmente svogliatissimo, clinicamente sterile, abituato a passare lungo tempo nel suo sontuoso […]

continua »
Marco Fiorletta
Quando la storia torna d'attualità

Io sono anarchico?

Il manuale «L’abc dell’anarco-comunismo» dell'anarchico russo Alexander Berkman ci aiuta a orizzontarci nei meandri di un'antica nobiltà politica

Già abbiamo parlato dei luoghi comuni della rete con «Gramsci si rigira nella tomba» frequente tanto quanto «Io sono anarchico»: entrambe le allocuzioni il più delle volte, se non tutte, lasciano vedere un’ignoranza di fondo sull’anarchismo, il comunismo e tante altre cose. Dovremmo essere una nazione piena di anarco-comunisti se solo sommassimo coloro che utilizzano le […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Un'arte nobilissima lasciata a se stessa

Chi difende la poesia?

La collana dello Specchio è ridotta al minimo, Garzanti e Guanda hanno gettato la spugna, la poesia è pubblicata solo da piccoli e piccolissimi editori. Eppure il mercato ci sarebbe...

Le turbolenze che hanno interessato negli ultimi mesi la casa editrice Mondadori mettono in apprensione il mondo della poesia, costituzionalmente fragile e portato all’inquietudine. Si teme la chiusura della prestigiosa e ambita collezione dello Specchio. In effetti, basta fare due conti per fugare ogni preoccupazione: risulta infatti del tutto inutile cessare l’attività di una collana […]

continua »