Alessandro Marongiu
Analisi di uno scrittore trendy/2

Fenomenologia di Volo

Che cosa c'entra la popolarità con l'estetica? Qual è la genesi di un fenomeno commerciale basato sull'analfabetismo italiano? Si concludono le nostre riflessioni in margine al successo di Fabio Volo

Si dice: il pubblico è sovrano. Ciò che è vero, bene precisando però, per evitare miscomprensioni, quale sia il dominio su cui questa sovranità si esercita. Si materializzi in termini di biglietti o libri venduti, di spettatori o ascoltatori, poco cambia: il dominio è quello del gradimento, del successo. Lì, senza dubbio alcuno, il pubblico […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
La filosofia sull'orlo del baratro

Santo Heidegger

Donatella Di Cesare, esegeta del grande (e contrastato) filosofo, ha scritto un saggio sagace che mette sotto processo i detrattori del maestro a proposito del suo antisemitismo. Quasi un atto di «neo-negazionismo»

Per quanto l’abbia molto studiato e meditato, non posso definirmi uno studioso di Heidegger. In quanto ciò esige lo status di «specialista». Il che poi, nel caso specifico, esige tanto la conoscenza di un’opera sterminata quanto anche il consenso al pensiero. Meriti che io non posso di certo vantare. E tuttavia sono (ufficialmente) uno studioso […]

continua »
Enrica Rosso
Il nuovo libro di Lidia Ravera

L’altra giovinezza degli “scaduti”

Nonostante la tendenza giovanilistica irriducibile, gli over 60 devono rassegnarsi lasciare scena e spazio ai più giovani. Basta avere la capacità, ci rassicura l’autrice, di continuare a vivere “à bout du soufflé”

Mentre la nostra classe politica si scervella con il famoso “Vaso di Fornero” e quotidianamente reinveste sugli over 60 sottraendo abbracci ai nipotini e affamando i giovani italiani sempre più poveri e incazzati che si rivolgono altrove, Lidia Ravera, arguta, ha già scritto la risposta per uscire definitivamente dalla crisi (ne Gli scaduti, Bompiani, 222 […]

continua »
Andrea Carraro
A proposito di “Parlavano di me”

Racconti di vita

Una raccolta di racconti, di sorprendente bellezza, rivela una forte vena narrativa nel poeta Giuseppe Grattacaso. Una serie di storie sulla diversità e sul disagio

Vorrei dire qualcosa a proposito di un libro che mi ha molto colpito. Si tratta di una raccolta di racconti di un poeta noto che si accosta per la prima volta alla narrativa, anche se dalla qualità di questo libro non lo diresti: Giuseppe Grattacaso, il libro è Parlavano di me, Effigi edizioni, 171 pag., […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Lo sbirro e il narratore

Anna Luisa Pignatelli, Antonio Castillo, Massimiliano Governi e Antonio Manzini: quattro modi di raccontare un mondo popolato soprattutto di "colpevoli”

In viaggio. È senza dubbio il migliore romanzo breve italiano comparso in quest’ultima stagione. L’autore è Massimiliano Governi (La casa blu, edizioni e/0, 141 pag., 10 euro). Capitoli brevissimi, scrittura asciutta e penetrante, delicati accenni ai libri, alle fiction e alla musica (soprattutto David Bowie). Governi racconta il viaggio di uno scrittore depresso fino a […]

continua »
Sabino Caronia
“La vita perfetta di William Sidis”

Il genio è condanna

La storia di un bambino prodigio, raccontata da Morten Brask, è bella e appassionante. Efficace l’idea dello scrittore danese, per la prima volta tradotto in Italia, di raccontarla secondo tre diverse cronologie che catturano l’attenzione del lettore

«Vorrei vivere la vita perfetta. L’unico modo per avere la vita perfetta è viverla in solitudine» dichiara William Sidis a un giornalista nel 1914. Ma già leggendo le prime pagine di questo bel romanzo di Morten Brask si ha l’impressione che il titolo sia tristemente ironico: La vita perfetta di William Sidis (Iperborea, 396 pagine, […]

continua »
Alessandro Marongiu
Analisi di uno scrittore trendy/1

Errori scritti al Volo

Fabio Volo lamenta la predisposizione negativa della critica ai suoi libri. E allora leggiamo, il suo «La strada verso casa». Esempi (e manuale di grammatica) alla mano, è solo un catalogo di errori e sciatterie

Stanco delle lagnanze e del vittimismo di Fabio Volo, che da lungo tempo denuncia l’indifferenza dei critici letterari verso i suoi romanzi, attribuendone la causa alla sua larga fama presso il pubblico televisivo e radiofonico, un critico letterario decide di leggerne e recensirne le opere. Parte (casualmente) dalla penultima, La strada verso casa, pensando poi di […]

continua »
Marco Fiorletta
Un saggio di Luigi Di Lembo

Salvate gli anarchici!

La Biblioteca Franco Serantini di Pisa, dedicata alla conservazione della memoria anarchica, lancia un appello per la sopravvivenza. Leggiamo i suoi libri per capire qual è il suo patrimonio

Mi accingevo a parlare del libro di Luigi Di Lembo Guerra di classe e lotta umana, pubblicato dalla casa editrice BFS Edizioni nel 2001, quando mi trovo a leggere l’appello della Biblioteca Franco Serantini (e così abbiamo sciolto l’acronimo) in gravi difficoltà economiche e di spazi. Innanzitutto, chi era Franco Serantini? Era un anarchico nato […]

continua »
Nicola Bottiglieri
A proposito de “L’uomo dalla voce tonante”

Tutti i figli di Cuba

Stefano Malatesta ha riunito in un libro tutti i suoi reportage e i suoi ritratti dedicati all'America Latina. Un viaggio nel mito fatto di eroi, scrittori e rivoluzionari. Da Che Guevara a Borges

Se dovessi dare una forma all’insieme delle storie che ne L’uomo dalla voce tonante, Storie dell’America del sud (Neri Pozza) racconta Stefano Malatesta, gli darei quella del cono gelato, la forma geografica del continente latinoamericano. Un cono che ha alla base Capo Horn e in cima la pasta dolciastra del Venezuela e della Colombia, mentre […]

continua »
Danilo Maestosi
“Geocittà?”: un saggio da leggere

Per una città “porosa”

Sospese tra globalizzazione e migrazioni, le città devono aprirsi ai flussi materiali e immateriali delle diversità che caratterizzano sempre più la convivenza urbana. Lo spiega l'architetto Pepe Barbieri

Geocittà? Strano per un libro presentarsi con un titolo seguito da un punto interrogativo. Graficamente così vistoso, un sasso bianco attorcigliato e scagliato su una copertina rossa. Nei giornali per cui ho lavorato, era un tabù invalicabile: i lettori vogliono fatti non domande, si impuntavano i direttori. Ho sempre pensato fosse un principio sbagliato, che […]

continua »