Orio Caldiron
Anticipiamo l'introduzione di un libro

Il regista narratore

Sempre in bilico tra partecipazione e distacco, lucidità e coinvolgimento, l’immagine perfetta e quella che Sklovskij chiama l’energia dell’errore: ritratto di Alberto Lattuada, un artista che «rubava le vite degli altri»

«Lo spettacolo della vita è enorme, e ognuno porta su di sé dei segni accumulati, perfezionati in tanti anni, ciascuno è un concentrato di cose, e ha manie che ha portato al massimo dell’espressione. Nessun sceneggiatore può vivere tante vite, bisogna rubare nelle vite degli altri. Per me la galleria dei quadri di vita è […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Ti amo”

Pizzini d’amore

Simone Regazzoni ricostruisce la complessità dell'amore. E tutto ciò che lo rende un'esperienza difficile nella sua pienezza: «Abbiamo molte semplici avventure, per evitare l’avventura dell’amore».

Il poeta britannico Auden scriveva, o forse gridava: «La verità, vi prego, sull’amore». In quest’epoca chiamata sbrigativamente post-moderna, e in questo giorno dedicato a San Valentino, uno dei tanti trucchi ad usum mercatorum, l’amore rischia di essere ridotto a uno dei tanti giocosi giochi del cuore. Certo che oggi non rinunciamo all’amore, ma ne preferiamo […]

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Ilaria Palomba
A proposito di “Tomàs”

Tomàs, l’assente

Andrea Appetito racconta sette storie che si intersecano in un personaggio/fantasma: Tomàs, simulacro della fusione costante tra personale e sociale, tra rivalsa individuale e ingiustizia politica

Tomàs di Andrea Appetito (Effigie, 2017, pp. 170, euro 15) è un romanzo distopico ma molto insolito, in quanto centrato su sette personaggi che parlano in prima persona come confessandosi. La trama viene fuori man mano che si procede nelle confessioni. Tutti hanno in comune Tomàs, che è l’eterno assente e può essere solo amato […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Haiku italiani"

Mondo haiku

Luigi Oldani con la sua poesia cerca continuamente un legame tra quello che descrive (a parole) e l'invisibile (o mai visibile o il non più visibile); tra gli oggetti e la loro natura

Luigi Oldani ha sempre vissuto la letteratura con una sorta di delicata attenzione nei confronti della parola poetica, una generosa partecipazione alle vicende più complessive della poesia del nostro tempo, un commosso rispetto nei confronti dei maestri. Ne è testimonianza l’appassionata attività quale organizzatore di letture e incontri, e soprattutto l’esperienza di coordinamento e redazione […]

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Andrea Carraro
A proposito de "La Poesia"

Manacorda, monaco guerriero

Giorgio Manacorda affronta il tema della scrittura e della critica: la prima come antidoto alla metafisica, la seconda come superamento del materialismo marxista

La poesia di Giorgio Manacorda (Castelvecchi, pp. 150, 18,50 euro) crediamo che vada letto con calma, senza fretta di finirlo, di approvarlo o confutarlo, di incasellarlo in qualche etichetta più o meno di comodo. Per poterlo assorbire come merita. Il saggio macina vari microsaggi al suo interno (sul critico militante, sulla psicanalisi, sulla rivoluzione informatica, […]

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Alberto Fraccacreta
L'elzeviro secco

Scoprire Zagajewski

Racconto di un incontro con il grande poeta polacco Adam Zagajewski, premiato la scorsa estate a Urbino. Un misto di umanità e spirito, confluiti in un libro prezioso

Nel giugno del 2016 Adam Zagajewski ha ricevuto il Sigillo di Ateneo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo dalle mani del Rettore Vilberto Stocchi. Per l’occasione, il poeta polacco ha donato dieci liriche tratte dalla sua ultima silloge Asymetria, ancora inedita in Italia. Con il traduttore Marco Bruno abbiamo, poi, pensato di inserire anche […]

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Danilo Maestosi
Il saggio "Ascoltare l'opera d'arte"

Come sentire l’arte

La critica Ida Mitrano teorizza un modo inedito e "depurato" di vivere l'arte: ascoltarla. Ossia perdere ogni condizionamento e andare dritti all'emozione. Come fece Walt Disney con Fantasia

Ascoltare l’opera d’arte. È la scommessa teorica lanciata da Ida Mitrano, critica e curatrice d’arte romana in un saggio appena pubblicato, proprio con questo titolo: 142 pagine, 18,50 euro, acquistabile via Internet sul sito della casa editrice Nemapress. Un’idea messa a punto dopo anni di lavoro sul campo (come dimostra l’appendice di recensioni e presentazioni […]

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Lidia Lombardi
Incontro con lo scrittore francese

Parole e gramigna

Pierre Michon ha vinto il premio Nonino: «Quando cominciai a scrivere la modernità aveva ancora un senso. Ormai siamo nella post-modernità, nel magma dell’indifferenziato»

Ha la camicia in tessuto jeans e un maglione color della terra d’inverno. Parla poco, sorride appena, arrossisce di fronte a qualche domanda che lo rimanda al suo privato. Eppure Pierre Michon, lo scrittore nato nel ’45 nella provincia francese, la Creuse, il suo privato più profondo l’ha raccontato con sincerità e tanta raffinatezza letteraria […]

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Pier Mario Fasanotti
Memoria e memorie/1

Storie dal ghetto

Il nazismo visto da Tadeusz Pankiewicz, farmacista "ariano" che scelse di restare fino alla fine nel Ghetto di Cracovia per cercare di aiutare in qualche modo gli ebrei

I nazisti non parlavano in modo normale. Urlavano. È questa una delle tante cose osservate e poi descritte dal polacco Tadeusz Pankiewicz, il farmacista ariano che volle rimanere nel ghetto di Cracovia, città che, assieme a Varsavia, fu il teatro della grande prova generale della reclusione, della deportazione degli ebrei da parte dei tedeschi invasori, […]

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Paolo Petroni
Memoria e memorie/2

Comici nei lager

Antonella Ottai ha scritto “Ridere rende liberi”, una ricostruzione fedele dell'attività teatrale dentro ai lager. I reclusi "celebri" erano costretti a esibirsi per le Ss: un misto di orrore e assurdo

Oggi lo sappiamo bene ed è tutto documentato: nei lager nazisti si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma questo libro di Antonella Ottai, Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti (Quodlibet, pp. 234, 18,00 euro) ci ricorda e testimonia che vi sopravviveva anche il teatro comico, il cabaret. La comicità nei luoghi […]

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