Su “A tu per tu con la Commedia”
Lo studioso Giuseppe Patota racconta il mistero (tematico ma soprattutto linguistico) della Commedia di Dante. Rivelando molti aspetti poco noti del capolavoro dell'identità italiana
Capire la Commedia non è semplice (solo Commedia, così pensò Dante la sua opera, perché “Divina” fu aggiunto più tardi da Boccaccio). È difficile per via della lingua utilizzata dal poeta, il quale «sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell’umano», sebbene non sia così lontana dall’italiano attuale. Non […]
continua »
A proposito de “La notte dei ricordi”
Hora Aboav, con Annalisa Comes, analizza il dolore e la memoria nell'identità (e nelle lingua) ebraica. Un universo indispensabile per attraversare il dolore e il passato e incontrare l'altro da sé (anche nel ricordo del 7 ottobre)
È uscito per Castelvecchi questo libro particolare e struggente, La notte dei ricordi (p. 186, €20) di Hora Aboav e Annalisa Comes: viaggio nella memoria, viaggio nella coscienza, viaggio nel dolore della sopravvivenza, viaggio verso un anelito di luce, che distrugga il buio d’angoscia e di violenza, verso il tempo del kiddùsh, del rinnovamento. Prima […]
continua »
A proposito di "Rinascita"
In nuovo libro di Claudio Damiani è un prosimetro che, mescolando versi e prose, crea un vademecum letterario per cambiare. Scoprendo sempre nuove avventure
Il recente Rinascita di Claudio Damiani è certamente un prosimetro, combinatoria di prosa e versi il cui antecedente lontano e illustre è di certo, in assoluto, La Vita Nova di Dante Alighieri, che, come esemplare fondativo prescrive, dispone le prose, illustrative rispetto alle parti in versi, in funzione quasi teoretica, e certamente speculativa. Claudio Damiani, […]
continua »
Su "Dries. I giorni del pensiero cagnolino”
Vittorio Zambardino ha scritto un libro che per metà è un trattato di filosofia quotidiana e metà un'elegia per il suo cane, Dries. Che cosa significa dialogare con un cane?
Che cosa è l’amore per un cane? Per il tuo cane? Impossibile darne una definizione. O meglio, si finisce per darla, una spiegazione, ma soltanto da un punto di vista umano. Non possiamo evadere dal nostro linguaggio e dalla nostra cultura. «La distanza è incolmabile, il ponte fra noi e loro non resta che wishful […]
continua »
A proposito de "La ragazza di Savannah"
Il nuovo libro di Romana Petri è dedicato alla scrittrice americana Flannery O’Connor. La storia di una donna (e una grande narratrice) combattente
Pugilato e letteratura. Qualcuno la ricorda come la signora dei pavoni, allusione al testo d’apertura di Mystery and manners, manuale di scrittura che nel titolo originale riecheggia un mantra elisabettiano molto noto, Manners Maketh Man (lo stile fa l’uomo). Del resto le sue galline sono state, in grande anticipo su Michael Jackson, le antesignane del […]
continua »
A proposito di “Gisimunnu”
Il nuovo libro di Michele Guardì alterna poesie a brevi prose in un clima sempre sospeso tra Gozzano e Trilussa. Con una bella leggerezza da canzonette sullo sfondo
Quando Michele Guardì, prolifico autore di trasmissioni televisive nazional-popolari (la sua biografia è un pezzo della storia della Rai), scrive romanzi, ritrova ogni volta una vena sperimentale che spiazza i propri lettori. Dopo il romanzo precedente, La ciantona – un gioco letterario spericolato in cui i personaggi entrano ed escono dalla narrazione – mi aspettavo […]
continua »
A proposito di “La fabuleuse vie”
Esce in doppia lingua, italiana e francese, una bella raccolta di Gabriella Sica. Questi versi sono carotaggi ricognitivi che, da un lembo di terra all’altro, si chiamano e si rispondono
Siamo già rivolti a un’estate che sarà, si spera, invincibile, noi tutti raggomitolati, per adesso in questo implacabile inverno, però se guardiamo all’estate che ci siamo lasciati dietro le spalle scorgiamo un dono magnifico, un libro munifico, che lento lento e persistente si è fatto strada per raggiungerci e non lasciarci soli. Si tratta di […]
continua »
A proposito de "Il trio di Belgrado"
Il regista serbo Goran Markovic ha scritto un (quasi) romanzo per raccontare l'avventura a Belgrado di Lawrence Durrell. Uno strano periodo nel quale il romanziere divenne spia...
L’artista, voilà: questo è il nocciolo. Nel guazzabuglio che segue, un dato inoppugnabile è che Lawrence Durrell era un artista. Scrittore, poeta (con attestato di merito rilasciato nientedimeno che da Thomas Stearns Eliot). Inesausto dongiovanni, che, in fondo, c’è chi vede come una forma d’arte. Ma, ci si chiede, cos’è, che fa l’artista? Che contributo […]
continua »
A proposito di “Una feroce libertà”
In un libro-intervista Gisèle Halimi, avvocata che per tutta la vita si è battuta per i diritti, spiega qual è il confine tra la realtà e la giustizia delle norme
“Ci fu un’epoca in cui i grandi avvocati umanisti avevano studiato anche filosofia o lettere”, leggiamo a un certo punto nel libro-intervista Una feroce libertà edito nei mesi scorsi da Fve con la traduzione di Lamberto Santuccio (144 pagine, 17 Euro). Si tratta di una lunga conversazione riepilogativa intrattenuta da Annick Cojean, giornalista di Le […]
continua »
Su “Jeanne Hébuterne. La luce di Modigliani”
Stefania Colombo racconta la storia di Modì dalla parte di Jeanne Hébuterne, l'artista geniale e vitale che condivise avventure e sogni con Modigliani
La fine è nota. «Ho sempre detestato il girotondo. Non voglio tornare al punto di partenza. Mi giro verso di te e ti immagino nel buio. Ti ascolto mentre respiri. Respiro. Salgo sul davanzale e spicco il volo.» Ma come si svolsero i fatti – Jeanne Hébuterne. La luce di Modigliani (di Stefania Colombo, Morellini, […]
continua »