Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Miti personali"

Il passato venturo

Matteo Marchesini insegue i miti, da Enea a Achille, da Orfeo a Didone, per arrivare alla conclusione che il loro tempo non è più il nostro tempo. E l'unico modo per onorarli è trasformarli in qualcosa di personale: tutto il contrario del mito, insomma

Comincia con un atto mancato la raccolta di racconti Miti personali di Matteo Marchesini, edita per i tipi di Voland (pagine 140, 13 Euro), anzi con due azioni che non raggiungono l’effetto desiderato o il risultato che sarebbe stato lecito aspettarsi. Nel racconto che ha titolo Poesia (il primo dei sedici che compongono il libro, […]

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Giuseppe Grattacaso
Il Ceppo in tre parole /4

Attesa, stelle, disordine

«L’endecasillabo - scrive Giuseppe Grattacaso, finalista al Premio Ceppo Poesia - sorregge la mia ansia vacillante di comprensione… È la risposta che non conclude mai il suo percorso, che sempre ritorna al punto di partenza...»

Premio Ceppo Selezione Poesia 2021. Giuseppe Grattacaso è uno dei tre finalisti al Premio Poesia che il 25 giugno vengono votati dalla Giuria dei Giovani Lettori. Come scrive Alberto Bertoni nella motivazione, il poeta vince con la raccolta Il mondo che farà (Elliot 2019) «per la qualità naturale del discorso poetico, l’attenzione al dettaglio ma soprattutto […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Filo spinato"

Poesia del destino

Nella sua nuova raccolta poetica, Alessandro Fo cerca di diradare “questa nebbia di ricordi in versi” che consiste nella vita; ossia in quell'ammasso di ricordi e esperienze che fa di ogni esistenza un'avventura. L'unica arma che abbiamo per "ingannare il tempo"

Il “filo spinato” a cui fa riferimento il titolo della raccolta di versi di Alessandro Fo, edita recentemente nella collana bianca di Einaudi (Filo spinato, 128 pagine, 11,00 Euro, Einaudi), è quello, di concreta consistenza, utilizzato a difesa delle trincee durante la prima guerra mondiale. Il nonno del poeta, allora giovane soldato, “dopo un assalto, […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Us"

Noi e gli adolescenti

Il nuovo romanzo di Michele Cocchi, pur scritto (e uscito) prima della pandemia, è una riflessione di straordinaria attualità sulla condizione di quegli adolescenti che vivono in un mondo parallelo, solitario e virtuale, dal quale non riescono ad avere contatti con la realtà

Regola non codificata, ma certamente in vigore, vuole che di un romanzo si scriva, se non prima dell’uscita, nelle settimane immediatamente successive alla pubblicazione, che sono poi quelle in cui, nella maggior parte dei casi, si consuma la vita in libreria di un volume di narrativa. Esclusi casi eccezionali, e fatta salva ovviamente la permanenza […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "La fragilità dei pesi"

Poesia sull’abisso

I versi di Alessandro Franci si muovono con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Salvo fermarsi, all'improvviso, di fronte al crepaccio dell'umanità ferita

Il protagonista delle poesie di Alessandro Franci, che fanno parte della bella raccolta di versi La fragilità dei pesi, recentemente pubblicata da Società Editrice Fiorentina, avanza con passo lento e in qualche modo divagante, quello tipico del flâneur o dell’osservatore disincantato. Sia che i suoi passi si muovano all’esterno, a confronto con un paesaggio di […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "La guerra è stupida"

Parole in guerra

Torna in libreria il bel romanzo di Marise Ferro sul Secondo conflitto mondiale: un libro di divagazioni, di racconti e di sogni e vicende personali e collettive, che si nutre dello sforzo di ripercorrere la Storia recente senza esserne fagocitati

Con una affermazione di intenti lucida e spietata, che è insieme dichiarazione di poetica, Marise Ferro ci indirizza subito alle ragioni che la portarono a pubblicare all’indomani del secondo conflitto mondiale, nel 1949, per le edizioni di Milano Sera, il romanzo La guerra è stupida: “La nostra indifferenza di uomini che vogliamo vivere a tutti […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Un paesaggio del sentimento”

Scuola Orengo

A dieci anni dalla morte, la studiosa Federica Lorenzi dedica un importante saggio allo scrittore e giornalista Nico Orengo. Nei suoi libri c'è un continuo inseguirsi di paesaggi reali e dell'anima, dove il mondo è un riflesso della vita

La scrittura di Nico Orengo si è mossa attraversando ambiti diversi, tentando prospettive a tratti anche insolite, ma sempre manifestando fedeltà ad un proprio peculiare punto di osservazione sul mondo, servita da un linguaggio in grado di elencare la complessità della realtà, pur nei suoi aspetti minimi e più quotidiani, senza il bisogno di riportarla […]

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Giuseppe Grattacaso
Su “Creature di caldo sangue e nervi”

Maestro Carver

Antonio Spadaro ha scritto una monografia dedicata alle opere di Raymond Carver e alla sua scrittura essenziale. In margine, poi, ci sono anche i più interessanti interventi dei critici americani sulla sua opera

Succede, nei racconti di Raymond Carver, che nulla accada, e che pure sia palpabile un destino, il senso tragico e irripetibile di un’esistenza, che emerga una straordinaria tensione emotiva, che può improvvisamente depositarsi sull’ambiente, sugli oggetti. Può sembrare a volte che qualcosa sia già avvenuto e abbia determinato una condizione esistenziale, o che altro potrebbe […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "Il bianco della luna”

La luna di Martino

Una bella raccolta riassume il percorso poetico di Nino De Vita. Nelle pieghe della sua lingua sonora c'è la ricerca costante del senso della vita. E di quello che si riesce a vedere guardando le cose con la fantasia

Martinu è il bambino, ʼu picciriddu, che ha l’occhi astutati, gli occhi spenti. Accanto a lui c’è chi parla della luna: “Parlai ru biancu / ra luna; ri maculi nno biancu / ra luna; ra luci / chi scoppa ri na luna”. Intorno a chi racconta del bianco della luna, delle sue macchie, della luce […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Vita meravigliosa"

Lezioni di vita (meravigliosa)

La nuova raccolta di versi di Patrizia Cavalli affronta il mistero gioioso di farsi sorprendere dalle cose della vita. Perché nella felicità (come nell'infelicità) il segreto è che non c'è segreto

Il solo componente, l’ingrediente unico che può rendere la vita meravigliosa è proprio la meraviglia, lo stupore che ci coglie, ci trascina e cambia o devia il corso degli avvenimenti. È lo scuotimento improvviso che fa sì che gli accadimenti che avevamo creduto gli stessi di sempre, o dei quali pensavamo di conoscere la spiegazione, […]

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