Michela Di Renzo
Un racconto di ricordi

Il prendisole

«Mentre lo aspetto, mi siedo su una panchina sotto i pini. Sono così stanca che mi chiudono gli occhi. All’improvviso sento il rumore di una bicicletta che si avvicina e sollevo le palpebre...»

La via ha sempre lo stesso nome, quella del più famoso compositore italiano dell’Ottocento. Era prevedibile, perché è difficile che il Comune chiami in maniera diversa una strada. O perlomeno non in tempi così brevi. Che forse così brevi non sono nemmeno, almeno per me che sto percorrendo quella strada in macchina, perché da allora […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Il prima e il dopo dell’acqua”

Frammenti di vita

La nuova raccolta poetica di Laura Accerboni presenta straniate figure, improvvise apparizioni che testimoniano l'assoluta provvisorierà della vita

Il paesaggio poetico di Laura Accerboni, come emerge dalla raccolta Il prima e il dopo dell’acqua, edita da Einaudi, è perimetrato da quelle che a prima vista appaiono pareti domestiche. Al loro interno però sono ospitate strade e piazze cittadine, e straniate figure, improvvise apparizioni, spesso vegetali e marine. Gli stessi corpi degli umani che […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di “Fuori traccia”

La fretta di vivere

La nuova raccolta poetica di Manfredi Lanza segue un doppio binario e alterna la frenesia dell'esistenza alla riflessione (ironica) sul senso della vita

La poesia di Manfredi Lanza aggredisce con decisione le forme della realtà e pone con decisa irruenza le domande sulla nostra presenza nel mondo, con la fretta sembrerebbe di chi non ha più tempo da perdere, come spesso dichiara nei versi di Fuori traccia (Il canneto editore), eppure tergiversando e prendendo strade che portano lontano […]

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Nando Vitali
A proposito di "In piena luce"

Musica della memoria

Saltando tra ricordi e musica, il nuovo romanzo di Daniela Matronola mette in luce gli angoli più oscuri di una generazione, quella che si è formata negli anni Settanta

Le corde vengono colpite dai martelletti mossi dai tasti. Tasti neri e tasti bianchi. Negli interstizi le scorie, lo sfrigo di un lavoro accurato, fra infanzia e mondo degli adulti. Questo è quel che si prova leggendo il romanzo di Daniela Matronola, In piena luce (Les Flaneurs edizioni, 364 pagine, 20 Euro). L’infanzia di Lucetta […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Resistenza e sparizione”

Poesia non veggente

La nuova raccolta poetica di Sergio Bertolino è come un antidoto a quell’abisso che può divorare ogni cosa: la vita delle passioni

Le poesie di Sergio Bertolino, contenute nel suo terzo libro di versi, Resistenza e sparizione, edito da Avagliano (postfazione di Giancarlo Pontiggia), nascono da uno sguardo segnato dalla visione, che è quasi esperienza, dell’abisso che può divorare ogni cosa ‒ la stessa poesia e la vita ‒, e dalla tensione, che all’abisso si oppone, verso […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Non è il caso"

A scuola da Edipo

Un saggio di Nicola Fano su Edipo e sul suo mito (così come lo ha raccontato Sofocle) diventa l'occasione per capire quale sia il rapporto tra volontà e caso nella vita di ciascuno di noi

Edipo siamo noi. O almeno in qualche momento della nostra vita, probabilmente mentre pensavamo ad altro, lo siamo stati, e qualche cosa del personaggio raccontato nelle intricate vicende del ciclo tebano (ma sono tutte a loro modo ammatassate le storie che fanno capo al mondo degli dei e dei miti dell’antica Grecia) è rimasto in […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito di "Amuleti"

Le parole e le cose

La nuova raccolta poetica di Lorenzo Pataro è quasi un'arma contro l'amnesia; contro la tendenza a dimenticare il senso della vita. Ed è proprio nella ricerca delle parole che si ritrova il significato delle cose

Gli oggetti, le azioni degli uomini, gli esseri viventi, ogni presenza attraversi le nostre esistenze, gli stessi ricordi, sono pronti ad abbandonarci, a prendere strade improvvide che portano chissà dove, a dispendersi in qualche abisso senza fondo. Il compito della letteratura, e della poesia che sempre, per sua propria natura, dovrebbe fare i conti con […]

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Leo Carlesimo
La seconda parte de "Il commercialista"

L’ultimo giorno

«Sono le sue istruzioni… Sì, Fabrizio ha lasciato un biglietto. L’abbiamo trovato sulla scrivania. Parlava solo della cerimonia funebre, nient’altro, nessuna spiegazione. L’ha voluta così: qui e in forma laica, con cremazione...»

Riassunto della prima parte. Guido, dirigente d’azienda, legge sul giornale che un suo ex-compagno di scuola e d’università, Fabrizio, commercialista della stessa ditta, ha ucciso con un fucile da caccia moglie e cognato e tiene in ostaggio i figli, asserragliato nella sua casa circondata dalla polizia. In ufficio, l’ordinaria giornata di lavoro è sconvolta dall’accaduto, […]

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Leo Carlesimo
Storia di un'amicizia difficile

Il commercialista

«Dopo l’università, non rivide Fabrizio per anni. Seppe però che il lavoro gli andava di bene in meglio, il suo studio di commercialisti prosperava. Finché un giorno Guido sentì menzionare il suo nome tra i possibili nuovi consulenti della Ditta...»

La notizia la lesse in un trafiletto di cronaca, mentre faceva colazione. Riconobbe la foto, in taglio basso, accanto al titolo: ‘Uccide la moglie, il cognato sacerdote e si barrica in casa con due figli’. Scorse l’articolo. Il nome e il luogo erano corretti: Fabrizio Cervi, una villetta unifamiliare dietro piazza Sempione. Esatti anche i […]

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Marinella Petramala
A proposito di “La lingua che resta”

Capire il tempo

Il nuovo saggio di Giorgio Agamben analizza il rapporto tra comprensione della storia e analisi della memoria. Una pratica sempre meno apprezzata, nel tempo presente

L’uomo è in relazione con il passato da sempre: si pensi alle celebrazioni romane del Mundus Patet quando, per tre volte l’anno, tramite un’apertura circolare nella terra, il mondo dei vivi e quello infero dei morti entravano simbolicamente in contatto: «Esso congiungeva insieme anche il passato e il presente, il paese che i fondatori avevano […]

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