A proposito di "Niente di vero"
Il (pluripremiato) romanzo di Veronica Raimo è il ritratto finto-autobiografico di una generazione di figli in cerca di se stessi. E di ragioni per essere diversi dai padri. Una storia sospesa tra Roma e Berlino
Il sottogenere dei libri autobiografici dei personaggi “televisivi” appare caratterizzato da una certa vanagloria e operazioni cosmetiche agli autori, danarosamente ravvoltolati nell’infotainment e quindi ansiosi di moralizzare la propria immagine. Tra i contenuti improbabili, come è stato osservato: lodare la specchiata virtù dei familiari, raccomandare la frugalità degli avi, somministrare mestoli di scialbi sentimentalismi da […]
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Autori da ritrovare
Un romanzo mitico, "Malacqua", pubblicato prima da Einaudi e oggi da ristampato da Bompiani, e una raccolta di racconti: in questi due libri si racchiude il più singolare scrittore napoletano, Nicola Pugliese. Ecco la storia della sua leggenda
La vicenda di Nicola Pugliese è paragonabile a una novella pirandelliana sull’identità multipla. Nel 1977 pubblica quasi in sordina, ma con l’avallo di Italo Calvino, un romanzo che si chiama Malacqua. Espressione che nel dialetto napoletano riconduce anche a una profezia infausta. Nel Fu Mattia Pascal di Pirandello, il protagonista cambia vita e nome, ma […]
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Consigli per gli acquisti
Nel racconto di “otto italiani non comuni”, Ernesto Galli della Loggia ricostruisce la vita e la tensione libertaria di Anna Kuliscioff. Gianrico Carofiglio ristampa i suoi racconti con una (furba) coda inedita
Donne in lotta. Tante lo sono state e lo sono ancora, sia pure attanagliate alla ripetizione e, talvolta, a posizioni ribellistiche del tutto personali. La vera ribellione in favore delle donne che volevano essere libere e deprivate dal giogo maschile-patriarcale, si chiama Anna Kuliscioff, nata nella Russia zarista, in Crimea, e poi fattasi italiana (milanese […]
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“La strada sognata” di Valeria Della Valle
Dieci racconti collegati tra loro dalla strada romana e dal paesaggio di Villa Medici. Storie di donne e uomini, di aspirazioni e di vocazioni perdute. Vicende appassionanti e narrate con «elegante naturalezza stilistica», sono ambientate nel 1940, in pieno regime, alla vigilia della catastrofe
Un volto di giovane donna, intenso e bellissimo, ci invita dalla copertina a seguirla per raggiungere La strada sognata di Valeria Della Valle (Einaudi, 2022) ed incontrarla. È un particolare di un olio su tela Ritratto di Arletta di Maria Pia Zanetti, che avrà un significato importante nel primo racconto del libro, che, sotto il titolo assai invitante, presenta […]
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A proposito di «Paradiso e naufragio"
Intervista con Massimo Cacciari che ha dedicato il suo nuovo saggio a "L'uomo senza qualità” di Robert Musil. Una riflessione sull'apocalisse che verrà: «È il romanzo di una sola tragedia, fatta di nobiltà e viltà, di disperazione e stupidità, di fanatismo e disincanto»
Il 15 aprile del 1942 moriva, in esilio a Ginevra, lo scrittore Robert Musil. Nato a Klagenfurt nel 1880, l’autore de L’uomo senza qualità era di formazione scienziato, laureato in ingegneria, oltre che un appassionato conoscitore di filosofia e studi sociali. È a partire da queste coordinate che Massimo Cacciari, nel suo recente Paradiso e naufragio. Saggio sull’Uomo […]
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Every beat of my heart
Gottfried Benn. «La sua poesia è un meraviglioso tormento». L’autore tedesco, profondamente legato a Nietzsche, «non è un teorico del gelo e del nulla». Il suo è teatro tragico sui due temi d’origine del pensiero d’Occidente: Essere e Divenire. Come in questi versi…
Quando avevo circa trent’anni, Franco Cordelli, che stimavo e stimo, (eravamo giovani, anni culturalmente floridi, ci si incontrava, tante occasioni, poeti scrittori e critici, bei tempi), mi disse che apprezzava la mia poesia, non poco, e molto più della mia poetica. Avrei dovuto fare tesoro di quella affermazione, non tanto per quanto riguarda me (si […]
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Su “L’invenzione degli italiani”
Nel saggio di Marcello Fois, il celebre (ma oggi dimenticato) libro di Edmondo De Amicis ci appare sempre di più come un catechismo laico per la formazione dei "nuovi italiani". E proprio la sua vocazione didattica ha finito per allontanarlo dalla nostra sensibilità
Vorrà dire qualcosa se i libri fondativi e più popolari del nostro Ottocento, come tratto comune, possiedono una più o meno dichiarata giustificazione antropologica e insieme pedagogica. Penso al magnifico ingranaggio dei Promessi sposi, in cui tutto accade e viene determinato senza passi falsi o tentennamenti di sorta; penso al Pinocchio riveduto (diversa la storia […]
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In ricordo dello scrittore scomparso
«Limpidezza della scrittura», «prosa piena di riflessi», «grande sapienza tecnica», una «narrativa umanistica e sentimentale» che cattura «il lettore portandolo in un porto di quiete e di soddisfazione». Il senso (e l’amore) di Leone Piccioni per Daniele Del Giudice in due “schede” del 2009 e 2010
Nel 2011 Leone Piccioni pubblicò per le edizioni Nicomp L.E. Vecchie carte e nuove schede 1950-2010 a cura di Alfiero Petreni. Già il titolo racconta che il volume raccoglie testi sui maestri e sugli autori frequentati dal critico letterario fin dalla giovinezza (alcuni pubblicati e rivisti per l’occasione), e scritti anche recentissimi sulle sue preferenze, o vere […]
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A proposito de “L’isola dei topi”
La nuova raccolta poetica di Alberto Bertoni, come in passato, verte sulla memoria. Non solo quella intesa come spazio di sé, ma anche quella materiale: un luogo fisico che assume i connotati di oggetti familiari, dei volti delle persone care o solamente incrociate per caso
Fin dalle prime prove poetiche, la memoria è al centro della scrittura di Alberto Bertoni, argomento dominante, forse tema ossessivo. Non succede diversamente nella raccolta L’isola dei topi, recentemente edita nella collana bianca di Einaudi, dove il contenuto si lega fortemente alla condizione, disperatamente umana, che si determina quando si fa più pressante l’avvertimento della […]
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“Cronaca di una vita abitante (1806-1843)”
Giorgio Agamben ricostruisce gli ultimi anni di esistenza del poeta. Posto ai margini della società, i suoi gesti, i suoi modi, la sua idea filosofica dell’Io sembrano «pretendere una dimensione pubblica il cui significato politico Agamben prova a mettere in luce»
Per chi fosse andato a far visita a Hölderlin nella torre affacciata sul Neckar a Tubinga sarebbe stato possibile, secondo la testimonianza di C. T. Schwab, ascoltarlo suonare il fortepiano e cantare, fra le altre possibilità, un’aria tratta dall’opera buffa di Giovanni Paisiello, L’amore contrastato o La bella molinara, tradotta in tedesco: Mich fliehen alle Freuden (Nel cor più […]
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