Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

La scuola di Trump

Negli Usa, lo squadrismo istituzionale contro le culture democratiche ha stravolto la scuola e l'educazione. Sono sempre di più i giovani insegnanti costretti ad abbandonare la cattedra o a cambiare stato per evitare minacce e violenze

Questa estate dal tempo incerto e imprevedibile ormai in tutto il mondo, registra qua negli Stati Uniti, oltre a una natura che reagisce violentemente ad ogni nostro abuso, un solo protagonista della scena politica: Donald Trump. L’ex presidente continua ad accumulare capi di imputazione e ad apparire sulla stampa nazionale, sui media televisivi e sui […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina americana

Lezione di violenza

In risposta ai 37 capi di imputazione relativi al furto di documenti riservati, Trump inneggia alla violenza di piazza: “Perché continuiamo a parlare, invece di trascinare le élite politiche fuori dalle loro case e dar loro fuoco?”. Si salverà, l'America?

Mentre scrivo la CNN sta mandando la reazione di Donald Trump ai 37 capi di imputazione del procuratore speciale Jack Smith in relazione ai documenti secretati, rubati e recuperati nella sua villa di Mar-a-Lago in Florida lo scorso agosto. Ad aggravare la sua situazione c’è una registrazione del 2021 in cui l’ex presidente ammette di […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il tramonto di Trump

Dopo l'incriminazione per frode fiscale, il risultato della commissione parlamentare di inchiesta Usa sui fatti del 6 gennaio 2021 che ha riconosciuto colpevole l'ex presidente Trump: è l'inizio del tramonto del tycoon?

Una cosa salta agli occhi dopo 18 mesi di indagini e 845 pagine di rapporto della commissione parlamentare di inchiesta sui fatti del 6 gennaio 2021 che ha trovato Donald Trump colpevole di una “multi-part conspiracy”: le eroine di questa storia, tutta americana, che somiglia ogni giorno di più ad una fiction distopica, sono tutte […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina americana

Arrivano i “deniers”

Saranno proprio loro, i «deniers», i fedelissimi di Trump, ossia coloro che negano la realtà dell'elezione di Biden, a condizionare le elezioni di Midterm. Perché inducono l'opinione pubblica a negare anche le riforme di questi due anni

Le elezioni di Midterm si svolgeranno negli Stati Uniti l’8 novembre prossimo. Queste elezioni che cadono sempre dopo due anni dall’elezione del presidente, cioè a metà del suo mandato, servono per rinnovare i componenti della House of Representatives e del Senato. In alcuni stati coincidono inoltre con elezioni di istituzioni locali. Vengono spesso considerate una […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Le scatole di Trump

L'ex presidente Trump ha rubato dei documenti alla Casa Bianca e non li ha mai restituiti. Perché? E, soprattutto, perché l'Fbi ha perquisito la sua villa in Florida per recuperarli? Una nuova ombra nera si stende su uno dei personaggi più inquietanti di questi anni

Mentre a Washington la Commissione parlamentare che indaga sui fatti del 6 gennaio ha sospeso le sue sedute che riprenderanno a settembre, gli uomini dell’FBI alle 18,52 di ieri hanno fatto irruzione in Florida nella residenza di Donald Trump Mar a Lago, mentre l’ex presidente si trovava a New York. Che cosa cercavano con tale […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il razzismo assoluto

In margine alla strage compiuta a Buffalo da Payton Gendron, l'immagine di un Paese dove ormai il razzismo non ha vergogna di sé. Anzi, sembra quasi il collante di un vasto pezzo degli Usa. Sarà così finché non si scriveranno nuove leggi per fermarlo

Dopo averlo annunciato in un manifesto di più di 180 pagine pieno di parole di odio che fanno capo ai principi del suprematismo bianco, il diciottenne Payton Gendron ha compiuto un massacro, l’ennesimo, negli Stati uniti. Questo è avvenuto nel quartiere nero di Buffalo nello stato di New York. Il giovane squilibrato ha ucciso 10 […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

La spia di Trump

Ecco chi è Tom Barrack, padrone di un impero immobiliare, sostenitore e finanziatore di Trump e arrestato con l'accusa di essere una spia degli Emirati Arabi. La storia di un mondo opaco tra la politica e gli affari, da Nixon all'ultima deriva repubblicana

Di questi tempi, quando si parla di ingerenze straniere negli Stati Uniti viene fatto di pensare subito alla Russia di Vladimir Putin e ai rapporti dell’oligarca russo con l’ex presidente americano. Ebbene, di questi giorni è la notizia che un collaboratore ed amico stretto e consigliere di Trump, il plurimiliardario californiano Thomas (Tom) Barrack, con […]

continua »
Luciano Mecacci
A proposito di “Trump e moschetto"

“Ducismi” paralleli

La capacità di manovrare la comunicazione e gli intellettuali, un carisma che si esercita con i deboli e con gli amanti dell'autoritarismo, lo sprezzo per le regole democratiche: il saggio di Anna Camaiti Hoster e Enzo Antonio Cicchino mostra le similitudini tra Mussolini e Trump

La “Save America March”, la marcia per salvare l’America, finita con l’invasione e il saccheggio del Campidoglio statunitense il 6 gennaio, avrà ricordato la “marcia su Roma” del 28 ottobre 1922. O meglio l’avrà ricordato agli italiani più anziani, a differenza dei nostri millennial che a malapena sanno che in Italia c’è stato il fascismo, […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina americana

Il fantasma di Trump

La Camera Usa approva il secondo impeachment di Trump: i suoi atti sovversivi (e l'immobilismo del vice-presidente) hanno reso indispensabile il provvedimento. Soprattutto per cancellare la sua ombra dal futuro degli americani

Di nuovo, come in altre occasioni recentemente, sembra di osservare, guardando le immagini della capitale americana, una delle serie distopiche che tanto successo hanno avuto negli ultimi tempi sotto la presidenza Trump. Washington è blindata, la sicurezza altissima e la Guardia Nazionale presente ovunque in tenuta da combattimento. I soldati sono nella grande Hall del […]

continua »
Nicola Bottiglieri
L'addio del presidente Usa

Ritorno a Fort Alamo

Trump chiude il suo mandato visitando Alamo, cittadina (omonima di quella della battaglia) al confine con il Messico. Vuole riaffermare la sua ideologia di «Dio bianco, patria a stelle e strisce, famiglia con figli, whiskey e cazzotti alla mascella». Come scrivemmo quattro anni fa...

«Ricordati di Alamo!». Nella storia degli Stati Uniti questo grido leggendario ricorda la guerra combattuta dai “patrioti americani” contro il generale Santa Ana per la nascita della Repubblica del Texas, 1836. Racchiude il programma politico di espansione militare verso ovest, a danno degli indiani e dei messicani, prefigurando la politica imperialista verso il sud del […]

continua »