Danilo Maestosi
Dietro le politiche per l'arte

La fine del museo

Le avventure (e le sventure) parallele di due istituzioni culturali romane, il Maxxi e il Macro, rivelano strategie nazionali e locali convergenti: trasformare il museo in qualcosa che fa spettacolo e non "conserva"

Macro e MAXXI. Una parte del futuro di Roma doveva essere incorniciato tra questi due nomi. Sono gli acronimi di due musei consacrati al contemporaneo; uno comunale in un ex birreria dietro piazza Fiume, tradotto in una cifra di descrizione più sobria; l’altro statale in un ex caserma del Flaminio, scolpito da una sigla più […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Museo del Vittoriale di Roma

Le favole futuriste

Omaggio a Lina Passalacqua, artista che lungo un arco creativo di più di mezzo secolo ha messo in relazione il futurismo e il gioco, per rielaborare l’immaginario infantile

Superata la soglia degli ottanta, più di mezzo secolo di solida carriera alle spalle, Lina Passalacqua è un’artista che crede ancora alle favole. La fede visionaria di chi è convinto che nell’universo delle fiabe ogni essere umano ritrovi le proprie radici segrete e una capacità di narrare e narrarsi che non conosce limiti di età. […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Maxxi di Roma

Einstein o Duchamp?

“Gravity” è una mostra insolita mette una accanto all'altro il mondo di Duchamp e quello di Einstein, l'arte e la scienza: un confronto eccita la fantasia ma non sempre appaga gli occhi

Strano il copione della mostra Gravity ospitata dal Maxxi per analizzare i punti di convergenza tra arte e scienza a oltre un secolo di distanza dalle teoria di Einstein che ha rivoluzionato il nostro modo di interrogare e immaginare l’Universo e i suoi misteri. Un confronto che segna da secoli la storia della cultura occidentale […]

continua »
Danilo Maestosi
Alla Fondazione Nomas di Roma

Eisenstein segreto

La “Corazzata Potemkin” non era una boiata pazzesca. E il suo autore, Sergei Eisenstein, era anche un raffinato disegnatore. Ce lo rivela una mostra davvero preziosa

Un intellettuale onnivoro e fragile, sensuale e crudele fino al sadismo, così sincero e curioso di sé e del mondo, da non esitare a mettere a nudo le sue debolezze per comprendere e rappresentare le debolezze dell’umanità in cerca di riscatto. È il ritratto mai visto e fuori copione del regista Sergei Eisenstein, padre fondatore […]

continua »
Danilo Maestosi
In mostra all'Ara Pacis di Roma

Souvenir Hokusai

Il mistero della Natura che si fa manifesto: una grande mostra rende omaggio al segno puro e rarefatto del pittore giapponese Hokusai. Per lui, l’arte era una vibrazione acrobatica su un filo teso tra novità e tradizione

Smettiamo di considerare il nostro Occidente unico baricentro del Mondo. Almeno per una volta. Per comprendere e apprezzare l’arte di Katsushika Hokusai (1760-1849), uno dei padri fondatori della pittura moderna, e gustare in tutta la ricchezza di stimoli e sfumature la mostra con cui il museo dell’Ara Pacis gli rende omaggio, portando in scena fino […]

continua »
Danilo Maestosi
Al Palaexo di Roma

Un’arte impalpabile

Il caos globale regna in “Digital Life”, la mostra sui nuovi linguaggi della creatività. Video, finzioni, eccessi, luci, false fiction e falsi spot: a volte l'azzardo va a braccetto con il vuoto di idee

Digital life. Come suona bene, come scivola via morbido nel fruscio della lingua inglese il titolo della mostra sui nuovi linguaggi della creatività, che per l’ottavo anno consecutivo affianca il Roma Europa Festival. E che per la prima volta approda fino al 7 gennaio nelle sale del Palaexpo, che l’assessore comunale alla cultura Luca Bergamo […]

continua »
Danilo Maestosi
La mostra alle Scuderie del Quirinale

Quel che Picasso deve a Arlecchino

Il decennio creativo del Maestro spagnolo tra Cubismo e Neoclassicismo come non si era mai visto. Un percorso che in questa ricca esposizione romana, viene introdotto da un racconto di Cocteau sul “Balletto Parade” di cui si può ammirare lo spettacolare sipario. Tre opere emblematiche ci fanno da guida…

È una breve, folgorante scena da teatro, recitata prima che si alzi il sipario, a far da prologo alla mostra Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo, che in una versione ampliata e riadattata per il pubblico romano approda, dopo il debutto a Napoli, alle Scuderie del Quirinale, dove terrà cartellone fino al 21 gennaio. E […]

continua »
Roberto Gramiccia
Un documento tra arte e politica

Manifesto della fragilità

Vogliamo convincere chi non ne è consapevole che la fragilità sociale non è un castigo eterno. È il prodotto della disuguaglianza e dell’ingiustizia sociale. E che la fragilità individuale non è una condanna ma la precondizione di ogni affermazione personale.

Viviamo il tempo dell’arroganza e della sfrenata competizione, che moltiplica solitudini e diseguaglianze. Viviamo il tempo del dogmatismo tecno-scientista e dell’idiotismo individualista, che frammenta e destruttura consegnando l’uomo e il pensiero all’inconsistenza e all’irrazionale. Orgogliosi di una posizione controcorrente, vogliamo stilare i punti salienti di un Manifesto che resiste, reagisce e ricostruisce: un Manifesto della […]

continua »
Danilo Maestosi
A proposito di "Eredità storica e democrazia"

Archeologia o spettacolo?

Carlo Pavolini, archeologo di lungo corso, dedica un bel saggio alla battaglia recente tra valore storico e conoscitivo dei monumenti e il loro uso spettacolare. Spesso assai spregiudicato, in linea con la politica del ministro Franceschini

Varcata la soglia della pensione, Carlo Pavolini, archeologo di lungo corso, una ventina d’anni a dirigere scavi e restauri per la soprintendenza di Roma, continua ad esplorare gli orizzonti della sua professione e le sue mutazioni con ammirevole spirito critico e impegno civile. Un lavoro di analisi concentrato sul complesso scenario di novità introdotte sotto […]

continua »
Danilo Maestosi
Ancora sulla mostra veneziana

Hirst anno zero

Mettendo a confronto il kolossal imbandito a Venezia dall'artista inglese e la Biennale Arte, si capisce che Hirst pensa a sé come al creatore di un nuovo inizio. Tutto invecchia, tutto è minuscolo di fronte a lui. Finché non invecchierà lui stesso...

Leggete la recensione che per questo giornale Raffaella Resch ha scritto sulla doppia mostra di Damien Hirst (clicca qui per leggerla). Un resoconto puntuale, pieno di annotazioni, dati, descrizioni dei cimeli esposti. E una ricostruzione molto precisa dell’impresa: dieci anni di preparazione, un budget da capogiro, persino qualche anticipazione sulle cifre astronomiche con cui il […]

continua »