Pier Mario Fasanotti
La corruzione da Babilonia al Mose

Piccoli e grandi travèt della tangente

Giulio Cesare era un ladro, Demostene si sporcò le mani con un'Olimpiade e anche se Croce sosteneva che i corrotti non sono materia da storici, una frase di Rabelais rende quelli del passato quanto mai attuali: «Il vizio lo chiamano virtù, la cattiveria bontà, il tradimento lealtà, il ladrocinio liberalità; rapina è il loro motto: e tutto questo lo fanno con sovrana e irrefutabile autorità»...

Prima Milano (Expo), poi Venezia (Mose). La corruzione dilaga e si trasforma in una grande sberla sulle guance di milioni di italiani perbene. Crea nausea e imbarazzo. Ricordo (scusate il riferimento biografico) che qualche anno fa mi trovavo a Lisbona, che considero una delle più affascinanti città europee (dopo Roma, ovviamente). Ebbene, nella piazza di […]

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Pierre Chiartano
Lettera da Istambul

Mani (turche) pulite

In Turchia è scoppiato lo scandalo della corruzione politica. Ma dietro le inchieste si nasconde una battaglia senza quartiere per il controllo del partito al potere. Bersaglio: il premier Erdogan

Scattano le manette per la casta turca al governo. Amici degli amici e figli dei potenti di governo finiscono agli arresti. I lampeggianti della polizia e la gran cassa mediatica rimbalzano lo scandalo che appare subito di proporzioni enormi, tanto da richiamare subito i paragoni con la “Mani Pulite” italiana. Oltre cinquanta persone sono finite […]

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