Dietro le quinte della Mostra
“Dove cadono le ombre” di Valentina Pedicini sul genocidio della comunità nomade Jenisch in Svizzera è un film pieno di buone intenzioni che finisce per annegare nella noia. E nella retorica
È già in uscito nelle sale cinematografiche il film Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, in concorso a Venezia per Le giornate degli autori. La regista riapre un piccolo ma spaventoso capitolo della nostra storia recente, sicuramente poco conosciuto: il genocidio, avvenuto nella vicina Svizzera, della comunità nomade Jenisch (terza per importanza dopo Rom […]
continua »
Zattere agli Incurabili
Il cinema a colpi di like: le chiacchiere dei cinefili su Facebook spesso vengono scambiate per esercizi critici. E invece siamo solo una banda di incurabili, ciascuno sulla sua zattera
Si va da «insalvabile e ingiustificabile» a «film che salva l’onore del cinema italiano». Si parla di Hannah, ultimo film italiano in concorso (clicca qui per leggere la recensione di Alessandro Boschi). Dove? Ma su Facebook, è evidente. In mezzo c’è di tutto. La forbice è amplissima ed estremamente frastagliata. Sono su Facebook da un […]
continua »
Il nostro inviato al Lido
"Hannah" di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling è un tipico film "da concorso", ossia una pellicola che non immagina un rapporto vero con il pubblico. Perché racconta un non detto che resta oscuro
Giusto ieri leggevamo della questione se esistano o meno i film da concorso o se, semplicemente esistano film, per i quali non ha nessun senso questo tipo di catalogazione. Se però questa catalogazione esistesse, Hannah, di Andrea Pallaoro, presentato questa mattina in concorso, sarebbe proprio il tipico film da concorso. Interpretato da Charlotte Rampling è […]
continua »
Il nostro inviato al Lido
“Il colore nascosto delle cose”, nuovo film di Silvio Soldini è leggero, quasi impalpabile. Forse troppo impalpabile. Una storia d'amore tra un pubblicitario e una non vedente, che finisce nel nulla
Presentato questa mattina il nuovo film di Silvio Soldini Il colore nascosto delle cose (Emma). Interpretato da Valeria Golino, la Emma del titolo, è la storia di un superficiale pubblicitario, superficiale come spesso capita per difesa, e di una non vedente che ha accettato il proprio handicap e con ostinazione e pervicacia ha saputo ricostruirsi […]
continua »
Zattere agli Incurabili
Pellicola o digitale? Finzione o registrazione della realtà? Ritmo o tempi morti? Insomma, a che serve il cinema, se non trasforma le cose? Prendete il caso del nuovo film di Abdellatif Kechiche...
Dopo aver visto il film di Abdellatif Kechiche Mektoub My Love – Canto Uno, siamo giunti a una conclusione: urge il ritorno alla pellicola. Bisogna sottrarre il digitale ai registi cinematografici. Solo l’analogico ci salverà. Come dite? Non accadrà mai? Ovvio. Ma, come nel ’68, occorre essere realisti e chiedere l’impossibile. Premessa: il film è […]
continua »
Dietro le quinte della Mostra
“The Rape of Recy Taylor” di Nancy Buirski, che racconta di una ragazza violentata in Alabama negli anni Quaranta, porta al Lido, con grande forza, il temi dei diritti calpestati negli Usa
Alla sala Darsena ieri pomeriggio è stato presentato il docu-film The Rape of Recy Taylor di Nancy Buirski, unico lungometraggio americano in concorso per la sezione Orizzonti. Recy Taylor era una giovane madre nera di ventiquattro anni che viveva e lavorava in Alabama. Nel 1944 fu vittima di uno stupro da parte di sei ragazzi […]
continua »
Zattere agli Incurabili
«Sweet country" del nativo australiano Warwick Thornton racconta l'odissea di un aborigeno che non riconosce i valori dei colonizzatori bianchi. Quasi un remake del mitico “Ucciderò Willie Kid”, western atipico di Abraham Polonsky
Parlare bene di un regista per parlare benissimo di un altro regista è un’operazione forse lievemente scorretta, ma spero che Warwick Thornton non se ne avrà a male. Thornton è un regista e direttore della fotografia australiano con un curriculum già notevole, e con una particolarità etnica che lo rende speciale: è un nativo australiano, […]
continua »
Il nostro inviato al Lido
Sangue, criminalità, amore, canzoni, passioni: la ricetta di "Ammore e Malavita” è proprio quella della sceneggiata. Ma rimaneggiata e attualizzata (benissimo) dai Manetti Bros. Con l'aiuto di un Carlo Buccirosso perfetto
Lo confessiamo: appena seduti in sala Darsena per la proiezione di Ammore e Malavita dei Manetti Bros, presentato in concorso stamattina, la prima cosa che abbiamo controllato, come peraltro facciamo sempre, è stata la durata: 133 minuti, quasi due ore e un quarto. Abbiamo temuto, non ve lo neghiamo. Perché a noi i due ci […]
continua »
Zattere agli Incurabili
A Venezia Jim Carrey ha portato “Jim & Andy”, uno strepitoso documentario girato durante le riprese di “Man on the Moon”. In realtà, è un film sul cinema. E sulle mille personalità dietro alle quali si nasconde ogni attore
Ma chi è quel tizio che parla? È Jim Carrey, è Andy Kaufman, è Tony Clifton o qualcun altro ancora? La conferenza stampa più pirandelliana e inquietante di Venezia74 va in scena in occasione di un film dal titolo chilometrico: Jim & Andy: the Great Beyond – the story of Jim Carrey & Andy Kaufman […]
continua »
Il nostro inviato al Lido
Siamo a metà percorso della Mostra: il momento giusto per fare un po' il riassunto di quel che s'è visto fin qui. Dall'insulso “mother” di Darren Aronofsky al potente “The insult“, di Ziad Doueri
Avendo deciso di fare un resoconto dei film visti qui alla 74^ edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e non recensiti, mi ritrovo emancipato dal dover analizzare una delle bufale più bufale degli ultimi anni, ovvero mother di Darren Aronofsky (nella foto accanto), che ha come unico merito quello di aver creato una sorta […]
continua »