Lidia Lombardi
“La Favorita”, da oggi al cinema

Donne e potere alla corte degli Stuart

Il film di Yorgos Lanthimos è anticonformista, sarcastico, irriverente. Legge la storia del rapporto omosessuale tra la duchessa Sara Churchill e Anna d’Inghilterra (tra cui si insinuerà una terza cortigiana), attraverso la biografia che il discendente Winston le ha dedicato

Nelle sale cinematografiche è il momento delle sovrane d’oltre Manica. All’uscita, la scorsa settimana, di Maria regina di Scozia – diretto dall’esordiente al cinema Josie Rourke e interpretato dalle star Saoirse Ronan e Margot Robbie – si affianca quella di La Favorita, pellicola Century Fox proiettata proiettata in Italia ora, proprio mentre arriva la notizia […]

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Lidia Lombardi
A proposito de "Le douleur"

Il dolore secondo Duras

Esce il film di Emmanuel Finkiel (con Mélanie Thierry) tratto da Marguerite Duras e dai suoi autobiografici tormenti tra la Resistenza, l'Olocausto e la ricostruzione. Un "drammone" di grande forza e compattezza

«Voglio essere morta da viva». Lo dice a se stessa, in un dialogo interiore che non s’interrompe per due anni, come un flusso della coscienza, Marguerite, la protagonista del film La douleur, nelle sale a ridosso della Giornata della Memoria. I distributori Walmyn e Wanted, alle prime prove sul mercato, confessano che mai avrebbero voluto […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Capri (quasi) revolution

Il nuovo film di Mario Martone, dedicato a una simbolica esperienza rivoluzionaria di inizio Novecento, è un'opera di grande attualità. Ma forse un po' di rabbia in più gli avrebbe fatto bene...

Presentato all’ultima Mostra di Venezia, Capri Revolution di Mario Martone si ispira alla storia di una comune che agli inizi del novecento il pittore Karl Diefenbach costituì sull’isola del titolo. Questo è il primo dei meriti del film, se non il principale. Ovvero portare a conoscenza, in un momento storico di sguaiate contrapposizioni sociali e […]

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Alessandro Boschi
Visioni contro mano

Nuovo cinema Sicilia

Da Pietro Germi ai Fratelli Taviani, da Monicelli a Damiano Damiani (senza dimenticare, ovviamente, Franco & Ciccio): radiografia del cinema siciliano. Più internazionale che meridionalista

Sono stato per la seconda volta in Sicilia, precisamente a Catania, nel 1981. Avevano da poco rinvenuto la testa di un uomo in una delle aiuole di via Etnea di fronte a un negozio di scarpe dove lavorava una splendida commessa, John Lennon era stato appena ammazzato e i Pooh cantavano Dammi solo un minuto. […]

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Alessandro Marongiu
A proposito di "Hereditary"

Il cinema spietato

L'esordiente Ari Aster ha realizzato un film nel suo genere perfetto: la malattia mentale non è un horror. O, meglio, è la spietatezza della vita

Hereditary dell’esordiente Ari Aster è un film spietato. Per quello che vi accade in certi momenti e per quello che mostra, certo: ma fosse solo per questo, sarebbe in compagnia di tanti altri film consimili, e potrebbe non apparire come l’oggetto unico o quasi che invece è, specie se rapportato a quanto la sala offre […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Scuola Bergman

A cent'anni dalla nascita, è tempo di tornare alla lezione di Ingmar Bergman: un invito costante alla curiosità, al porsi anche quesiti profondi e assillanti. È tutto questo ciò che evita alla vita di non essere altro che un vuoto senza fine. Come oggi ci appare

Durante un’intervista, quando gli domandarono quali fossero le qualità di un buon disegnatore di fumetti, Charles M. Schulz rispose che bisognava essere bravi a scrivere ma non troppo, altrimenti si sarebbe stati degli scrittori; bravi a disegnare ma non troppo, altrimenti si sarebbe stati dei pittori, e che insomma la prima virtù era una specie […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Film, cani e pesci

Tentiamo un (breve) bilancio della stagione cinematografica italiana, ricca di sorprese (i fratelli D’Innocenzo), conferme (Garrone/Fonte) e qualche autocompiacimento (Sorrentino)

Può esistere un momento migliore per scrivere di cinema di quel breve periodo che intercorre tra lo svolgimento degli ottavi e quello dei quarti di un campionato mondiale di calcio? Evidentemente no, soprattutto in considerazione del fatto che questi pochissimi giorni potrebbero servire a recuperare qualche film nelle arene estive, ammesso e non concesso che […]

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Marco Ferrari
Ai Quartieri Airots di Napoli

Modello Tina Pica

A cinquant'anni dalla morte, una mostra curata da Giulio Baffi rende omaggio a Tina Pica. Grande caratteristica, temperamento da maschiaccio ma cuore da perpetua devota: la vera eroina di un'Italia passata

Cinquant’anni fa moriva Tina Pica, attrice di teatro e di cinema, formidabile “spalla” di Eduardo, Vittorio De Sica e Totò. Il suo volto unico e particolare compare in oltre 50 film che hanno fatto la storia del cinema italiano. Napoli la celebra con una esposizione, aperta da venerdì scorso, nell’ambito della “sezione mostre” del Napoli […]

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Nicola Fano
L'affaire Stadio di Roma

Loro, i Casaleggio’s

È incredibile come il mondo di immoralità, egoismo e affari dipinto genialmente da Paolo Sorrentino sia lo stesso - identico - che emerge dall'inchiesta sui Casaleggio's Parnasi e Lanzalone e che coinvolge grillini e leghisti

Solo un paio di mesi dopo, Loro, il film in due parti di Paolo Sorrentino, assume tutt’un altro significato. Prendete il personaggio dell’arrivista cocainomane e immorale interpretato da Riccardo Scamarcio e provate a sovrapporlo a questo tal Lanzalone che il vicepremier Di Maio (prima d’essere vicepremier, per la verità) ha premiato con il vertice dell’Acea […]

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Elisa Torsiello
Fenomenologia di un successo

“Casa di carta” è asso pigliatutto

Nella serie televisiva spagnola di Álex Pina, “La casa di carta”, nulla è lasciato al caso: si toccano le corde scoperte della disillusione politica ed economica, si costruiscono nuove realtà economiche, si chiamano in causa modelli cinematografici di ieri e di oggi

«Immaginate una partita di calcio del mondiale. Gioca il Brasile contro il Camerun. Chi vorreste che vincesse? Camerun. Se notate: istintivamente l’essere umano prende sempre le parti dei più deboli, dei perdenti. Quindi se noi mostreremo al mondo le nostre debolezze, le nostre ferite, susciteremo una grande commozione». Una semplice metafora calcistica. Tanto è bastato […]

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