Visto al Teatro Franco Parenti di Milano
Carlo Cecchi riporta in scena due atti unici di Eduardo, “Dolore sotto chiave” e “Sik Sik l'artefice magico”. Un ritratto elegante (e polemico) del teatro "all'antica italiana" fatto di emozioni e arte al tempo stesso
Gli atti unici di Eduardo sono quanto di più interessante, vivace, dinamico possa esserci in quello che era il laboratorio di scrittura, di formazione, dei fratelli De Filippo; della “Compagnia del Teatro Umoristico I De Filippo”. E vale per tutti i componenti del trio, che in quel lontano, fecondo sodalizio fondarono le basi del loro […]
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Visto al Teatro Argentina di Roma
Al suo terzo appuntamento con un classico pirandelliano, dopo “L’uomo, la bestia e la virtù” e i “Sei personaggi”, Carlo Cecchi firma una regia dell’“Enrico IV” sotto molti aspetti rivoluzionaria. In bilico tra omaggio e critica all’autore agrigentino, l’esperimento propone un’interpretazione che farà parlare di sé nella storia del dramma
Enrico IV di Pirandello è un titolo storicamente legato al Teatro Argentina di Roma. Dopo il clamoroso debutto della pièce al Teatro Manzoni di Milano il 24 febbraio 1922 con Ruggiero Ruggieri nelle vesti del protagonista, il dramma arriva all’Argentina, il 18 ottobre di quell’anno, con la regia di Pirandello in persona e Umberto Palmarini […]
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Visto all'Eliseo di Roma
«La dodicesima notte» che Carlo Cecchi porta in tournée ormai da tempo è un piccolo capolavoro di ritmo e ispirazione. Che punta a svelare un intrigo secolare: quello delle parole
Si regge su una trama intricata, complessa, sfuggente, aerea, leggera La dodicesima notte, celebre commedia di William Shakespeare che potrei ragionevolmente paragonare a un campo magnetico capriccioso e imprevedibile dove le forze in gioco si attraggono e si respingono di continuo e dove l’amore – con tutte le sue declinazioni, tanto più quella omosessuale – […]
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Ritratto d'artista
«In Italia non ci sono più spettatori, si credono tutti attori: siamo stati avvelenati da Berlusconi». Parla Matteo Bavera, regista e direttore del Teatro Garibaldi di Palermo
Nome e cognome: Matteo Bavera. Professione: Direttore artistico del Teatro Garibaldi di Palermo. Età: 60. Da bambino sognavi di diventare un regista teatrale? Calciatore. Cosa significa costruire regie e dirigere gli attori? Aver paura degli attori. Il tuo film preferito? L’oro di Napoli; tutto De Sica. Oggi, tutto Kitano. Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te […]
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Ritratto d'artista
«Il teatro da solo non basta: bisogna avere una seconda porta sul mondo. Aiuta a recitare, non essere solo lì». La vita e la scena secondo Sara Bertelà
Nome e cognome: Sara Bertelà. Professione: Attrice. Quando capita, anche regista Età: Quarantanove anni. Come i quarantanove racconti. Da bambina sognavi di fare l’attrice? Sognavo di fare il pugile, per dare pugni a quel coso là. Cosa significa per te recitare? Raccontare le favole, ma viverci anche dentro Il tuo film preferito? C’era una volta […]
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Ritratto d'artista
«Vorrei essere diretto da Shakespeare. Il teatro serve a questo: andare oltre il tempo e cogliere il senso vero della realtà». Parla Tommaso Ragno
Nome e cognome: Tommaso Ragno. Professione: Libero professionista. Età: Tra i 18 mesi e i 125 anni… Da bambino sognavi di fare l’attore? Nemmeno per sogno. Cosa significa per te recitare? Uno dei modi di osservare il reale e agirlo. Il tuo film preferito? I film di Stanlio e Ollio. Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te […]
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Ritratto d'artista
«Un buon consiglio a un giovane che voglia fare teatro?. Mettere sempre in conto il non riuscirci. Il mio maestro? Carlo Cecchi». Cinquanta domande a Arturo Cirillo
Nome e cognome: Arturo Cirillo. Professione: Attore e regista. Età: 46 anni. Da bambino sognavi di fare l’attore? Sognavo di stare su un palcoscenico. Cosa significa per te recitare? Parlare con le parole di un altro. Il tuo film preferito? Fannny e Alexander e Au revoir les enfants. Il tuo spettacolo teatrale preferito? (Fatto da te […]
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Al Teatro Franco Parenti di Milano
Non perdete «Il lavoro di vivere» di Hanoch Levin con Carlo Cecchi diretto da André Ruth Shammah. Perché l'autore israeliano costruisce un ponte tra Beckett e Eduardo
Il lavoro di vivere di Hanoch Levin – che ha appena debuttato al Teatro Franco Parenti di Milano, per la regia di André Ruth Shammah, anche traduttrice del testo assieme a Claudia Della Seta – è anzitutto un testo teatrale nuovo per il pubblico italiano, come d’altronde è il suo autore. Ebreo di origine polacca, […]
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Intervista a Carlo Cecchi
«In nessun paese civile si lascerebbe un teatro fra i più antichi, fra i più belli, nelle mani di un piccolo gruppo di persone che potrebbero gestire, al massimo, un centro sociale». La rabbia e lo sconforto di un grande artista
«L’occupazione del Teatro Valle? In nessun paese civile si lascerebbe un teatro fra i più antichi, fra i più belli nelle mani di un piccolo gruppo di persone che potrebbero gestire, al massimo, un centro sociale»: Carlo Cecchi è chiarissimo. Interrogato da Succedeoggi sulla questione “Valle occupato” non si nasconde dietro all’attendismo o – figuriamoci! […]
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Maxi investimenti e grandi risparmi
Alla presentazione della ventesima edizione delle "Vie dei festival" la direttrice Natalia Di Iorio pone finalmente il problema dei problemi: in base a quali criteri i tagli alla cultura colpiscono solo qualcuno? Siamo sempre al nodo lobby&famiglie
Insomma, qual è la politica culturale di Roma? Senza andare troppo lontano, se Nicolini s’occupò – semplicemente e genialmente – di dare una cultura ai romani; se Borgna ha cercato – spesso con successo – di moltiplicare i luoghi di cultura di Roma; se Veltroni ha puntato tutto sugli eventi; se Alemanno ha dato una […]
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