Il goleador appena scomparso
La vita di Antonio Valentin Angelillo è un romanzo: l'infanzia difficile in Argentina, l'ostracismo in Italia (dovuto a una storia d'amore), le liti con Herrera, la rinascita a Roma... storia di un oriundo
Se ne è andato in silenzio, con la notizia annunciata a decesso avvenuto, tutto il contrario del clamore che ha suscitato da calciatore. Antonio Valentin Angelillo, ex attaccante di Inter, Roma e Milan e primatista di reti segnate in un campionato di serie A a 18 squadre con 33 gol, è volato in cielo a […]
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Storie di Sport
Accadde nel 1927: il Torino vinse lo scudetto. Ma (forse) dopo aver comprato un derby contro la Juventus. Un (presunto?) illecito per il quale pagò la persona sbagliata (Gigi Allemandi). Ricostruiamo un giallo fatto di sport, corruzione, giornalismo facilone e tanto fascismo
È come se qualcuno avesse passato sopra il bianchetto. Ci sono due spazi vuoti nel romanzo della serie A del calcio. Scudetti non assegnati, è la formula. E tutte e due le volte c’è di mezzo una squadra di Torino. 1926-1927: il Torino. 2004-2005: la Juventus. Calciopoli è vicina e dell’ultimo scandalo tutti sappiamo, più […]
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Fa male lo sport
Quarant'anni fa morì Luciano Re Cecconi, campione biondo di una Lazio violenta, poco convenzionale e vincente. Tutti dissero che morì per uno scherzo, ma davvero le cose andarono così?
A quei tempi c’erano molti ragazzi, tifosi della Lazio, che dipingevano di giallo la testa del pupazzetto del Subbuteo e gli appiccicavano il numero 8. Il numero 8 era Luciano Re Cecconi da Nerviano, vicino Milano, biondo come un tedesco, quasi albino, che aveva fatto la via degli emigrati al contrario, dal Nord al Sud, […]
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Fa male lo sport
In Italia nessuno va più allo stadio: i dati sono impressionanti. Il calcio è diventato un genere televisivo. E poi i prezzi, gli scandali, la scarsa credibilità dell’ambiente, il clima di guerriglia: insomma, il baraccone del calcio è vivo e lo spettatore è morto
Oramai non ci si fa più caso. Quelle porzioni di stadi vuote fanno parte della scenografia. Le telecamere indugiano su bambini, belle figliole, coppie. Immagini tranquillizzanti. Lo stadio vuoto è cupo, triste, non funzionale allo spettacolo. Meglio inquadrare qualche altra cosa. La trasformazione è compiuta: in serie A lo spettatore si è quasi estinto. È […]
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Fa male lo sport
La vicenda del tradimento di quello lì... del divo passato dal Napoli alla Juventus riaccende i riflettori sul senso del tifo, su quel malinteso senso di appartenenza che lo sport professionistico ha cancellato
No, non è come quando lei ti fa le coccole e poi manda un messaggino all’altro. È peggio. I diverticoli si intrecciano e premono per uscire dall’addome, la mente ti pulsa e devi pensare a fare un lungo respiro. Altrimenti, vai a misurati la pressione. Stai lì a ripeterti: è il calcio di oggi, i […]
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Fa male lo sport
Dopo gli Europei più modesti della storia, arrivano le olimpiadi più “dopate“ dell'era moderna. Lo sport è questo: contraffazione continua. Sopraffazione del più forte e del più ricco con ogni mezzo. L’innocenza è perduta
Che cosa manca ancora allo sport moderno per essere considerato una sorta di Impero del Male? E perché mai questa branca della vita, dovrebbe essere differente da un mondo che ha perso ogni regola e ogni morale? La Russia manipola i suoi atleti, li rimpinza di medicine senza dargli nemmeno un bugiardino di spiegazioni. I […]
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Fa male lo sport
Non solo Messico '70: le sfide tra Italia e Germania sono un romanzo dello sport che tracima nella società e nella politica. Dai tempi di Pozzo a quelli di Balotelli. Passando per Riva, Rivera, Grosso...
Non si contano i fotogrammi che hanno fatto la storia di Italia-Germania. Rivera buttato giù da Riva e dagli altri compagni festanti dopo aver sigillato sul 4-3, el partido del siglo del 17 giugno 1970 alla stadio Azteca; l’urlo di Tardelli dopo il gol del 2-0 e Pertini che si sbraccia rompendo ogni etichetta, Juan […]
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Fa male lo sport
Vincente, arrogante, urlante, previdente: Antonio Conte è il prototipo dell'italiano. Almeno quello sognato dalla maggioranza di noi. Uno che vince perché, per la prima volta, gestisce una nazionale senza fuoriclasse
Riuscisse a vincere gli Europei di calcio, viene difficile pensare che Antonio Conte possa sostituire Banderas, l’altro Antonio, nella pubblicità dei tarallucci del Mulino Bianco. Poco appeal e la fama di antipatico. Lo sa anche lui di non piacere, tanto che un giorno disse: «Sono antipatico perché vinco ma non è un problema mio…». Il […]
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L'elzeviro secco
Nei campionati di calcio partiamo sempre convinti della sconfitta: «la scintilla che dice tutto comincia quando tutto pare incarbonirsi». Più che tifo, uno condizione dello spirito
Sono iniziati gli Europei. Noi, come al solito, partiamo in svantaggio. Nessuno crede nell’impresa: «È una brutta Italia», anzi «è una pessima Italia». «Si mette male», «gol degli avversari al primo minuto del primo tempo della prima partita», «i nostri migliori sono infortunati». «Dovremo fare per forza quel tal risultato per passare il turno», «la qualificazione […]
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Fa male lo sport
Di qua l'Islanda, matricola agli Europei di calcio che iniziano domani; di là la Cina che compra i grandi club e "in casa" punta a 50 milioni di praticanti entro il 2020. È il calcio globalizzato, signora mia...
In Islanda si gioca al calcio e in Cina pure. Due fatti lontani tra di loro, solo in apparenza, certificano in questi giorni la definitiva mutazione cromosomica del calcio, lo sport più popolare al mondo. Dove al popolare bisognerà sostituire l’aggettivo più in voga di questi tempi: globalizzato. Primo fatto: l’Islanda, 102.819 kmq di superficie […]
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