«Ferite profonde forse guaribili»
Gli ultimi fratelli
Andrea Bocchia esordisce nel romanzo raccontando una periferia squassata dove la solidarietà tra derelitti è l'ultima frontiera. Con la musica dei Genesis sullo sfondo
Ferite profonde forse guaribili (Alter Ego, 2015, pp. 312, 15 euro), esordio di Andrea Bocchia, è un romanzo bukowskiano che parla dell’oggi senza esibizionismo giornalistico, i cui personaggi vivono la propria condizione di outsider in modo naturale, senza rendersi conto di esserlo. Scritto con un linguaggio moderno senza lirismi o ammiccamenti letterari, a metà strada […]