Ricordo di un attore regale
Quasi in silenzio se n'è andato Gianlugi Pizzetti, interprete brillante e disincantato di tante avventure nella nuova e nell'antica drammaturgia. Lo ricorda il regista che lo ha "nominato" Re nei "Tre moschettieri”
Ho conosciuto Gianluigi Pizzetti un sacco d’anni fa, nel 1986, in occasione della prima creazione de I Tre Moschettieri all’Aquila. Non ricordo come ci conoscemmo, se fu una presentazione o un provino a farci incontrare. Ricordo invece che non ci furono dubbi sul ruolo che avrebbe dovuto interpretare: Re Luigi XIII di Francia. Era un […]
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In memoria di una donna speciale
Ricordo di Myriam Tanant, grande italianista, storica del teatro, traduttrice di Pirandello e Goldoni. Una vita spesa inseguendo due passioni: la scena e il nostro Paese
Di Myriam Tanant, morta a Parigi nella notte tra domenica e lunedì scorsi dopo una lunghissima lotta contro il male, stanno uscendo in Francia dei volumi di ricordi e testimonianze. Wikipedia riassume, con la consueta efficacia di sintesi, di chi stiamo parlando: «une dramaturge, traductrice, metteuse en scène française de théâtre et d’opéra, professeur à […]
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L'attore scomparso la scorsa settimana
Ricordo di Franco Mescolini, interprete pieno di carisma che con i suoi gesti e con il suo sguardo sapeva riempire la scena. Come quella volta nei “Tre moschettieri”...
Franco Mescolini era attore sanguigno e romagnolo, eccessivo e fragoroso come la sua esuberante corporatura. L’ho conosciuto nel 1983 al Teatro Stabile dell’Aquila chiamato a dirigere il mio primo spettacolo nel cartellone di un teatro stabile pubblico, Questa sera da Tosti di Alberto Gozzi. Ero arrivato in Abruzzo con il febbrile e incosciente entusiasmo di […]
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Al Teatro Astra di Torino
Beppe Navello riporta in scena, dopo tre decenni, la sua invenzione dei "Tre moschettieri" di Dumas in otto puntate. Una provocazione perfetta contro l'equivoco della "semplicità”
Beppe Navello, a trent’anni di distanza, rimette in scena una sua brillante invenzione: la rappresentazione teatrale dei Tre moschettieri di Dumas a puntate. Con varie mani registiche e drammaturgiche, ma in un luogo e con una sola, nutrita compagnia d’attori capaci di unificare il risultato finale. Ho assistito alla prima delle otto puntare che il […]
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In scena all'Astra di Torino
Dopo «Il divorzio" di Vittorio Alfieri, Beppe Navello ha scovato un altro classico dimenticato dedicato al conflitto tra ricchezza e morale: “Il Trionfo del Dio Denaro” del grande poeta francese
Secondo voi, se Plutone, il dio del denaro, e Apollo, il dio dell’arte, scendessero sulla terra a corteggiare la medesima ragazza, chi dei due la conquisterebbe? Troppo facile, la risposta. E non solo la ragazza palpiterebbe subito e sempre per Plutone, ma per il munifico dio farebbero il tifo anche la mamma e il papà […]
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A proposito della riforma del teatro
Nei rapporti tra Stato e spettacolo cambia tutto: dai criteri di finanziamento a quelli di valutazione delle progettualità. C'è chi teme queste novità, che invece andrebbero affrontate come un'opportunità che aspettavamo da (troppo) tempo
Sta suscitando diffuse ma ancora sommesse preoccupazioni la riforma dei regolamenti per lo spettacolo dal vivo che il Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo introdurrà dal primo giorno dell’anno 2015 nella vita stenta del teatro italiano. Il mugugno, l’insoddisfazione e la frustrazione sono da sempre di casa tra i teatranti: […]
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Omaggio a un maestro da non dimenticare
Beppe Navello, per anni suo assistente, racconta la genialità e l'umanità di Mario Missiroli, il grande regista appena scomparso. «Vi spiego perché è stato uno dei maggiori poeti civili del Novecento»
Mario Missiroli è stato un uomo elegante: di un’eleganza indipendente e libera, mai subalterna alle mode, mai troppo classica. Parlo di eleganza personale, quella quotidiana di cravatte ben annodate, di abiti di buona fattura, di ascolto di musica selezionatissima e di letture mai banali, di gesti e di modi: e quindi, le varie contemporaneità con […]
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In scena al Teatro Astra di Torino
Con «Cinèma!» Beppe Navello fa il verso al film anni Venti con una favola/spettacolo dove si dimostra che a volta la fantastia è più potente della tecnologia
Uno dei problemi del teatro è che si vedono sempre i piedi degli attori. Questo impone agli interpreti un controllo totale e costante di sé senza avere la libertà di spaziare (dal punto di vista attoriale) sfruttando le varie parti del proprio corpo grazie alle inquadrature, come succede con il cinema o con la tv. […]
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Al Teatro Astra
Domani torna in scena a Torino (e poi in tournée) uno spettacolo da non perdere: Divorzio di Vittorio Alfieri con i ragazzi diretti da Beppe Navello. Un'invettiva amara sull'orrore secolare dei nostri "costumi"
Dire che una nazione, per superare i propri momenti difficili e puntare a un futuro migliore, deve guardare al proprio passato, spesso sembra una banalità, un puro esercizio di retorica vuota, se non inutile. Ma che non sia una formuletta banale, lo dimostra uno spettacolo che è appena tornato in scena a Torino, al Teatro […]
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Nuove riflessioni sul caso-Valle/2
Anche Beppe Navello, regista e direttore della Fondazione teatro Piemonte Europa, ci ha scritto a proposito dei problemi sollevato dall'occupazione del Valle: "Per la sinistra è arrivato il momento di fare scelte impopolari!"
Caro Nicola, ho letto il tuo articolo e anche l’intervento di Massimo Monaci che è pacatamente interessante e sicuramente ha delle ragioni che si fanno ascoltare; è il problema complessivo della “stabilità” in Italia a essere nella confusione non solo lessicale: occorre riformare il sistema secondo regole finalmente moderne e civili ma sappiamo che la parola […]
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