Cartolina dall'America
Hollywood è sempre stata luogo di soprusi e prevaricazioni contro le donne: come mai le violenze di Harvey Weinsten hanno suscitato reazioni così forti? Forse perché negli States non sono tutti misogini come il loro presidente...
Sabato scorso il produttore Harvey Weinsten, cofondatore con il fratello Bob della Miramax, famosa casa produttrice di molti film di successo e collaboratore con registi di impatto mondiale – da Soderbergh a Tarantino a Gus Van Sant, da Greenaway ad Almodovar e molti altri – è stato espulso dall’Academy Motion Picture Arts and Sciences con […]
continua »
Cartolina dall'America
Trump e Kim Jong Un sono due leader deboli allo specchio. Per salvare tutti, gli Usa pensano a un cartello di potenze nucleari in grado di dettare regole alla Corea del Nord. Ma i due capi continuano a "giocare"...
Se Obama era il simbolo dell’equilibrio della diplomazia, della ragionevolezza che non escludeva tuttavia i sentimenti e le passioni (diverse volte, seppure con pudore, lo abbiamo visto piangere e commuoversi pubblicamente), Trump, al contrario – simile in questo al “bestione vichiano” a cui manca il lume della ragione, ma anche quello della ragionevolezza – si […]
continua »
Cartolina dall'America
Ritratto di Steven Bannon, consigliere numero uno di Donald Trump. L'uomo che vuole ridare l'«America agli americani» nascondendosi il fatto che gli States sono e sono stati fatti da «non americani»
Nome: Steven Kevin Bannon; classe: 1953; stato civile: divorziato tre volte; titoli di studio: Bachelor of Arts all’università di Virginia Tech, Master of Arts all’università di Georgetown e un Master in Business Administration all’università di Harvard; professioni: ufficiale di marina, investment banker alla Goldman Sachs, executive producer nell’industria hollywoodiana dei film e dei media, executive […]
continua »
Cartolina da Chicago
Il razzismo è un tema - purtroppo - sempre attuale negli Usa (come dimostra anche il successo del nuovo film di Kathryn Bigelow). Ma nessuno coglie il paradosso di un paese che ha un Sud politico e uno geografico
Da poche settimane è uscito in alcune sale Detroit, il nuovo film di Kathryn Bigelow che marca il cinquantesimo anniversario della rivolta che nell’estate del 1967 scosse violentemente la metropoli del Michigan, famosa per essere la capitale dell’automobile. Il film, lungo più di due ore, è molto difficile da guardare non solo per sua handheld […]
continua »
Cartolina da Chicago
Ku Klux Klan, nazisti e sinistra democratica posti sullo stesso piano: lo chiamano il «relativismo di Trum». Perciò l'America comincia a vergognarsi del suo presidente. Siamo andati per le strade a raccogliere questo fastidio
Alla Convention democratica del settembre 2012 quando Barack Obama si presentò per il secondo mandato, Michelle fece un’affermazione più volte citata in questi giorni difficili di tensioni sociali e razziali: «Essere presidente non cambia chi sei realmente, al contrario lo rivela». Proprio queste parole ci vengono in mente ascoltando quello che il presidente Trump ha […]
continua »
Lettera dall'America
«Believe me, believe me!» È il mantra di Donald Trump che ha trasformato la politica nella dittatura della menzogna. Attaccando tutti e senza mai rispondere nel merito. Un modello globale?
«Believe me, believe me!» È il mantra di Donald Trump. Seppure non si possano contare le volte che il presidente ha usato quest’espressione da quando è apparso sulla scena politica, le statistiche ci danno tuttavia i numeri di quello che è accaduto durante la campagna elettorale che ha preceduto la sua elezione. Ebbene, Trump ha […]
continua »
Cartolina dall'America
La figlia Ivanka Trump consigliera per la politica estera, il genero Jared Kushner plenipotenziario per i rapporti con la Russia: nell'America di Trump regna il nepotismo. Peggio che in una fiction storica
A metà tra I Soprano e I Borgia, continua la saga dei Trump alla Casa Bianca dove ogni giorno c’è una sorpresa. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che due serie televisive, la prima delle quali ha cambiato definitivamente il modo di fare fiction, potessero cogliere nei dettagli le caratteristiche di una famiglia e di un […]
continua »
Cartolina dall'America
Il licenziamento (inusuale) del numero uno dell'Fbi, James Comey, chiarisce una volta di più quale sia il la filosofia che muove la politica di Donald Trump: il narcisismo
“You are fired!” È certamente la frase preferita da Donald Trump sin dai tempi della trasmissione The Apprentice. Adesso però non è il turno di uno qualsiasi dei partecipanti alla sua trasmissione, ma del direttore dell’FBI, James Comey. E Trump non è più il conduttore di una trasmissione televisiva in cui l’iperbole serve a fare […]
continua »
Lettera dall'America
I primi cento giorni di Trump sono stati un disastro: gaffe internazionali e promesse elettorali smentite. Senza contare lo spettro del conflitto nucleare con la Corea del Nord. Vissuto come un video game
Nella locandina italiana del film del 1964 il Dottor Stranamore: ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, la “commedia-incubo”, come la definiva lo stesso Stanley Kubrik, si leggeva proprio sopra il titolo «La bomba ieri fantapolitica, oggi… quasi realtà. Questo film è la… fine del mondo!». L’intento del famoso regista era […]
continua »
Cartolina dall'America
Il presidente perde un'altra battaglia importante sulla riforma della sanità. A meno che il no alla riforma dell'Obamacare non sia da leggere come una nuova puntata della sfida fra Trump e il "suo" partito
Mi ero ripromessa di attendere la fine dei 100 giorni canonici dopo i quali si può cominciare ad avere un quadro del nuovo presidente e della sua impronta politica prima di scrivere ancora su Trump. Questa pausa, però, è stata interrotta dal primo grande tentativo (fallito) del partito repubblicano di cancellare la riforma sanitaria di […]
continua »