Every beat of my heart
“De rerum natura”, capolavoro universale amato dai maggiori lungo i secoli, tradotto da uno dei nostri maggiori di oggi. Che ricrea il poema, «tragico, con lampeggiamenti di vita felice», con lo stile «duro e alto» che gli si addice
Versi sulla materia, sulla natura, versi di meraviglia. Nel 1417 avviene una scoperta che cambierà la nostra visione del mondo. L’umanista toscano Poggio Bracciolini trova nell’abbazia di San Gallo, vicina al lago di Costanza, il manoscritto del De rerum natura, in italiano Della natura, o La natura delle cose, che sembrava perduto per sempre. Lucrezio, uno dei massimi poeti […]
continua »
Al Museo di Valle Giulia di Roma
Nel centenario della nascita, la memoria torna a un artista campione di contraddizioni tra cultura alta e bassa: Luciano Salce. Ce ne parla Andrea Pergolari, curatore (con Emanuele Salce) di una grande mostra che si aprirà la prossima settimana
Non è facile parlare o scrivere su Luciano Salce, nemmeno oggi, a cent’anni dalla sua nascita e a più di trenta dalla sua morte. Non è facile perché, nello stesso tempo, è stato un caso esemplare e un’eccentricità tra gli uomini di spettacolo e di cultura del Novecento. Un talento eclettico e una vita avventurosa, […]
continua »
Periscopio (globale)
Alla riscoperta di Henry Bauchau, patriarca della letteratura belga che ha indagato i rapporti tra tempi e generazioni. Sempre cercando di ricucire della vita, una breve, fortunata parentesi fra due stati di non-essere
Mesi fa, parlando della scrittrice belga Jacqueline Harpman, (https://www.succedeoggi.it/wordpress2022/06/caso-jacqueline-harpman/) ho menzionato, per talune similitudini e coincidenze, un altro scrittore, anch’egli belga, anch’egli di espressione francese e soprattutto anch’egli psicanalista. Si tratta di Henry Bauchau, che in ragione anche della sua lunga vita (quasi cent’anni, pienissimi) possiamo considerare – accanto al fiammingo Hugo Claus, autore del […]
continua »
A colloquio col Maestro Giorgio Carnini
Riprendono i concerti per organo al Conservatorio di Santa Cecilia. Il musicista che lo ha concepito e che proporrà un viaggio nell’“Album per la gioventù” di Schumann, denuncia la grave mancanza di questo insostituibile strumento nell’Auditorium Parco della Musica della Capitale
Tra partiture e tastiere, lavora intensamente in questo scorcio di settembre il Maestro Giorgio Carnini. Domenica 2 ottobre riprendono gli appuntamenti del Festival Un organo per Roma, che dal 2011 si tiene annualmente – in primavera e in autunno – nella Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, in via dei Greci. Una rassegna concepita da […]
continua »
A Palazzo Santa Chiara, a Roma
Una bella mostra, a Roma, ripropone l'arte visionaria di Mario Moretti, uno dei protagonisti della Nuova Figurazione tutto da riscoprire. E le sue opere lanciano un ponte verso la memorie di Marguerite Yourcenar
Devo a Mario Moretti (1937-2017) – un artista romano emerso dalla generazione che a fine anni Sessanta sventolava la bandiera ed esplorava i confini di una Nuova Figurazione, con cui ho condiviso l’avventura e la sintonia di un’amicizia di sfumature, pudori e profumi d’intesa fuori età, interrotta bruscamente della sua morte – una folgorazione visionaria […]
continua »
Un racconto inedito
«L’Alfio che conobbi io, in Costa d’Avorio, era già un pezzo avanti in quest’impresa. Niente a che fare col ragazzino impaurito che scappò davanti al morto. Aveva messo tanto così di pelo sullo stomaco, un tipaccio spavaldo e sicurò di sé, che crede solo nei rapporti di forza, un po’ nella fortuna e non si pone limiti d’altro tipo»
Ancora qui a chiedermi perché gli ho detto sì… Non le sopporto proprio, io, le gite domenicali fuori porta. Traverso Piazza Vittorio, imbocco Santa Croce in Gerusalemme, direzione Porta Maggiore. Poco viavai in giro, negozi chiusi, ragazzi in bicicletta, gente che porta a spasso il cane. Imposto sul navigatore l’indirizzo del messaggio whatsapp. Ricevuto da […]
continua »
A proposito di “Ballata per la sirena”
Il nuovo romanzo di Arturo Belluardo è un viaggio a ritroso nelle proprie radici. Un'odissea che mescola mito e vita quotidiana, sesso e illusioni, Medea e Monteverde vecchio; e finisce in mare, accanto ai migranti
«Sua madre era lì con lui ogni giorno, e lui le parlava, e lei comunicava con lui. Mamma, quanto sei esattamente presente? Sei soltanto qui o sei dappertutto?”…La sua mamma morta era con lui, lo osservava, lo circondava. Gliel’avevano sguinzagliata dietro. Era tornata per accompagnarlo a morire». (Philip Roth) Nell’esergo di Philip Roth, che Arturo […]
continua »
Cronache infedeli
Domenica prossima si vota in Brasile: la malconcia sinistra globale si aggrappa a Luiz Inacio Lula da Silva. Basteranno la sua leggenda e la sua grinta da leone a cambiare le sorti di un Paese ridotto allo stremo?
Dopo una notte di passione, mi sveglio in una terra accidentata che stento a riconoscere come il mio, il nostro Paese. Alla fontana di Trevi si abbeverano le truppe dei nostalgici dell’orbace e dal sud dell’eterno Masaniello viene un vano frastuono di pentole sbattute. Intorno, il mondo conosciuto ribolle di violenze e ingiustizie trionfanti. A […]
continua »
Gli intrecci tra vita e arte
Il senso della vita e quello della morte: lo spirito di Godard era già tutto nel suo film "Fino all'ultimo respiro". L'analisi della storica del cinema Ivelise Perniola, autrice di un saggio appena uscito in libreria
Il titolo del primo lungometraggio di Jean-Luc Godard risulta quantomai profetico: Fino all’ultimo respiro, quello che il regista ha esalato in un fresco giorno di settembre, finalmente liberato dal peso di una vita che non sopportava e che forse non aveva mai sopportato. Nel film Le petit soldat (1960) il protagonista a un certo momento […]
continua »
A proposito di "Niente di vero"
Il (pluripremiato) romanzo di Veronica Raimo è il ritratto finto-autobiografico di una generazione di figli in cerca di se stessi. E di ragioni per essere diversi dai padri. Una storia sospesa tra Roma e Berlino
Il sottogenere dei libri autobiografici dei personaggi “televisivi” appare caratterizzato da una certa vanagloria e operazioni cosmetiche agli autori, danarosamente ravvoltolati nell’infotainment e quindi ansiosi di moralizzare la propria immagine. Tra i contenuti improbabili, come è stato osservato: lodare la specchiata virtù dei familiari, raccomandare la frugalità degli avi, somministrare mestoli di scialbi sentimentalismi da […]
continua »