Loretto Rafanelli
“Esercizi di distanza” di Roberto Veracini

La luce dentro

Si espone alle più dure verità il poeta di Volterra. Tra ricordi, confronti con la realtà, dubbi, sensazioni sospese, mancanze, danni del tempo. Versi sintetici, senza lamenti, pieni di tenerezza e della stessa luminosità di cui scintilla il luogo natio

«Quattro versi e un titolo», possono raccontare in modo adeguato i segni del tempo e le vicende di una vita, dice Roberto Veracini nella premessa a Esercizi di distanza (ETS Edizioni). Poesie in estrema sintesi, dunque. Un versificare, dolce e tremendo, che intende essere il resoconto dei respiri di un passaggio esistenziale. Il poeta di Volterra che […]

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Roberto Cavallini
A proposito di “macchine visuali”

L’occhio e lo spazio

Incontro tra un fotografo e un architetto alla ricerca del significato del “punto di vista”. Parla Alessandro Panzetti: «Una figura piana, se proiettata nello spazio scomponendo i suoi elementi grafici su più piani, è in grado di generare una infinità di forme tridimensionali»

Era d’obbligo, tanti anni fa, per chi si approcciava alla fotografia, la lettura del libricino di Federico Arborio Mella dal titolo: Sulla Strada della fotografia, i cui primi capitoli riguardavano il Brunelleschi e la prospettiva, Leon Battista Alberti, il prospettografo di Leonardo e quello di Dürer (anche se la fotografia nasce ufficialmente nel 1839, la […]

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Mariano Ragusa
Saggio sulla televisione

La malattia della Rai

Pedagogica e consolatoria: in tempi di pandemia, la Rai ha radicalizzato il suo modello, da generalista a "familista". Con i soliti eroi al timone (dell'auditel): da Mara Venier a Antonella Clerici, da Milly Carlucci a Gianni Morandi

Inclusiva, rassicurante. E pedagogica: mai nel senso di una verticalizzazione cattedratica del messaggio positivo, bensì come orientamento valoriale che scaturisce dall’assorbimento di ogni forma nella quale si esprime, nella contemporaneità, lo spettacolo. È questa, fedele alla sua mission ed al suo ruolo, la Rai che negli anni della pandemia si è caratterizzata e proposta ai […]

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Claudio Pasi
A proposito di "Animadaria"

Poesia del giardino

Ritorna libro che Gianfranco Maretti Tregiardini dedicò alla «giardineria», una attività che coniuga la natura alle parole. Il rigore botanico si mescola a una lenta e profonda capacità di riflettere sulle cose della vita

Chi nei decenni appena trascorsi si fosse trovato ad assistere a qualche evento letterario o artistico –  presentazioni di libri o vernici di mostre – tra Emilia, Lombardia orientale e basso Veneto, avrà magari avuto occasione di imbattersi, vista la sua assidua e coinvolta partecipazione a tali incontri, nella figura svettante e allampanata di Gianfranco […]

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Roberta Passaghe
A proposito di "Voltami"

Scolpire i pensieri

Il nuovo romanzo di Savina Dolores Massa racconta la storia di una donna dell'altro secolo, sospesa tra pittura e scultura, che per vive realizza "protesi". Fino a cercare di ricostruire i pensieri e gli stati d'animo dei suoi "pazienti"

La possibilità di ricrearsi un volto e far dipendere da questo un nuovo percorso di vita è una fantasia che forse a molti è capitato di inseguire. La riconfigurazione di sé può essere attraente, e sul fascino (o la necessità?) di questa possibilità Savina Dolores Massa imbastisce l’intreccio di Voltami (Il Maestrale, 304 pagine, 18 […]

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Teresa Maresca
Al Teatro Due di Parma

Shakespeare pop

Massimiliano Farau mette in scena “Pene d’amor perdute” di Shakespeare in chiave metà pop e metà filologica. Strizzando l'occhio al musical che ne trasse Kenneth Branagh, le canzoni dei Beatles si mescolano ai versi

Prodotto dal Teatro Due di Parma, la commedia di Shakespeare Pene d’amor perdute, per la regìa di Massimiliano Farau e nella scintillante traduzione di Luca Fontana, è quanto di più fedele alla scrittura dell’autore, non solo nel testo, ma soprattutto nelle intenzioni. La storia: Ferdinando, re di Navarra, e tre colti uomini di corte, sottoscrivono […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Cosmica fraternità

Non si tratta di “buonismo”. Qui, in questi versi del bengalese Tagore, «uno dei fari del Novecento», Bontà e Bellezza appartengono all’origine, quella che avvicina a Dio, alla sua luce, alla sua gloria destinate a riflettersi sugli “uomini di buona volontà”

Con la magnifica naturalezza che incantò Yeats, il grande poeta bengalese Tagore attraversa il cosmo interamente, dal divino all’eros, dalla beatitudine alla visione, dai torrenti alle acque, agli spazi del cielo, dal corpo della donna al corpo mistico dell’universo.E il suo soffio è mosso da compassione, una fraternità cosmica, naturale, nulla di volontaristicamente “buono”.Tutto è […]

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Danilo Maestosi
A Palazzo Bonaparte di Roma

Cinquanta Van Gogh!

Una grande mostra di opere di Vincent Van Gogh ci offre la possibilità di riflettere fino in fondo sui contorni di un genio sregolato. Nello sviluppo della sua arte i segni di un'ossessione per la vita che si trasferisce sulle tele

Follia è avere troppe cose da dire in una volta sola. Mi si è scolpita per sempre nella memoria la lucida diagnosi con cui un ex internato del manicomio romano Santa Maria della Pietà, intervistato a pochi anni dalla legge Basaglia, in un padiglione che accoglieva decine di pazienti rimasti perché non sapevano più dove […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Le ferite di Pizarnik

A cinquant'anni dalla tragica morte, è il momento di rileggere i versi dell'argentina Alejandra Pizarnik: «Scrivere poesie significa riparare la ferita fondamentale, lo squarcio di cui tutti soffriamo, eliminando innanzitutto le parole superflue»

Certi poeti sono come meteore. Vengono, sparigliano, vanno – e poi si scopre che qualcosa è cambiato. Uno di questi è senz’ombra di dubbio Alejandra Pizarnik, poetessa argentina amica fra gli altri di Cortázar, Paz, Pieyre de Mandiargues e Silvina Ocampo, morta cinquant’anni fa, il 25 settembre 1972, a Buenos Aires. Da poco aveva compiuto […]

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Giuseppe Grattacaso
Omaggio a un campione

Ribery, o pisciaiuolo

Storia di Franck Ribery, calciatore testardo e vincente. Dalla Francia alla Germania, fino alla rinascita con la Salernitana. Adesso abbandona il calcio giocato, ma resta un mito per uno sport dove la passione (come la sua) è sempre meno di casa...

È il 22 maggio 2022. L’incredibile campionato della Salernitana si sta concludendo allo stadio Arechi. Gli spalti sono stracolmi, il pubblico ammutolito. La gente è qui per festeggiare una salvezza che significherebbe la realizzazione di un’impresa leggendaria. Sarebbe sufficiente un pareggio e invece, del tutto inaspettatamente, l’Udinese, che da settimane non ha più nulla da […]

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