Arturo Belluardo
Dopo "Il sol dell'avvenire"

Confessioni di un morettiano

In margine al dibattito che si è scatenato intorno al nuovo film di Nanni Moretti: come e perché l'immaginario del regista ha incarnato quello di una generazione. Un catalogo di scoperte, sogni e delusioni. Ma soprattutto di voglia di vivere e capire

«Faccio fatica a capire l’ilarità circa i numerosi post commenti a proposito dell’ultimo film di Nanni Moretti. Siamo stati mesi a concionare e pubblicare meme su una frase stampata sullo scialle di una influencer sul palco sanremese e adesso non meriterebbe, almeno, la metà di spazio e attenzione l’ultimo film di uno dei pochissimi autori […]

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Sabino Caronia
A centocinquanta anni dalla morte

Attualità di Manzoni

La predilezione di Belli e Leopardi per l’autore dei “Promessi Sposi” e i parallelismi tra “L'affaire Moro” di Sciascia e la “Storia della colonna infame”. Anche “Paese d’ombre” di Giuseppe Dessì, Premio Strega nel 1972, evoca “La storia nell’arte di Alessandro Manzoni”, tesi di laurea dello scrittore sardo

«È un libro che bisogna leggere dopo i cinquant’anni». Così amava ripetere Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Anche se non è possibile sapere se, durante la stesura del Gattopardo, li abbia letti, è certo che il grande romanziere siciliano teneva in grande considerazione i Promessi Sposi. Ma andiamo con ordine. È nota la predilezione di Belli. Il poeta […]

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Roberta Passaghe
A proposito di “Dove non mi hai portato"

Scrivere per mostrare

Il nuovo romanzo di Maria Grazia Calandrone, dedicato a un caso di cronaca degli anni Sessanta (la storia di una madre costretta ad abbandonare la figlia), scade spesso nel didascalismo. E l'autrice finisce per spiegare le ragioni della sua scrittura

La regola aurea vuole che, quando si scrive, mostrare sia meglio che dire. Come tutte o quasi le regole si presta naturalmente a essere infranta: la differenza la farà allora il modo. Del nuovo romanzo di Maria Grazia Calandrone a non convincere è appunto il modo, e fin dall’apertura: che qualcosa la mostra, sì, ma […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Amore nell’infinito

Una poesia di Margherita Guidacci, poeta tra i più importanti del '900. Una preghiera in cui l’autrice, prefigurando il momento della “seconda resurrezione”, «in quel tremendo campo / dove avrà inizio l’eterno», spera di incontrare lo sguardo dell’amato

Alla fine dei secoli, la seconda resurrezione, definitiva, eterna. Il corpo sentirà l’anima impossessarsi di lui, la carne sentirà la penetrazione dell’anima. Ogni poesia ha in sé qualcosa di misterioso ed enigmatico, ma che non può, se si tratta di vera poesia, restare avvolto in un oscuro mistero. Poesia è mistero e evidenza, inscindibili.La prima resurrezione, […]

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Ida Meneghello
Il cinema de laMeneghello

La felpa del dolore

“L’amore secondo Dalva” di Emmanuelle Nicot è un film da non perdere. Ritmo serrato e nessuna concessione al voyerismo per raccontare la storia di un abuso. E suggerire come sia possibile uscirne per ritornare alla vita

Segnatevi questo nome, Emmanuelle Nicot, è franco-belga, ha 37 anni e ha fatto il suo primo film distribuito dalla benemerita Teodora Film: L’amore secondo Dalva. Quando ho scoperto che raccontava la storia di un incesto – apparentemente è questo il soggetto della pellicola, in realtà è un altro – ho pensato: è una donna temeraria, […]

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Nicola Bottiglieri
Sulle tracce di De Agostini/6

Tutti i nomi del vento

Si conclude il nostro viaggio nelle zone estreme dell'America Latina sulle orme del missionario geografo Alberto De Agostini. Perché tanti nomi nella Patagonia e nella Terra del Fuoco? Perché i nomi da queste parti sono una conquista dello spazio e del tempo

El Calafate, El Chaltén, Walichu, Puerto Natales, Cueva del milodón, Punta Arenas, Porvenir, Bahía Inútil. Primera Angostura, Rio Grande, Lago Fagnano, Estancia Maria Behety, Viamonte, Ushuaia, Buenos Aires, queste le tappe di un lungo viaggio alla ricerca dei luoghi dei quali parla Don Alberto De Agostini, nei suoi libri sulla Patagonia meridionale e della Terra […]

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Sabino Caronia
“Il sol dell’avvenire”: una diversa lettura

Sì, Moretti sì!

Questa volta un apprezzamento convinto per un film che suscita richiami letterari, suggestioni, riflessioni anche di carattere religioso, che rimanda, non in modo autocompiaciuto ma più riflessivo, ad altri film dello stesso autore. Un richiamo alla responsabilità, con intermittenze del cuore

Chi si accinge a parlare dell’ultimo film di Nanni Moretti Il sol dell’avvenire, che ha lasciato giustamente una profonda impressione in me e in molti di coloro che l’hanno visto, non può fare a meno di richiamare le parole rivolte al giovanotto che pontifica subito dopo aver visto La dolce vita: «Smettila di dire sciocchezze!». E certo […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Una frugalità imperdonabile

“Passo d’addio”, “Fiaba e mistero”, “Il flauto e il tappeto”: le prime edizioni dei tre libri pubblicati in vita da Cristina Campo, autrice poco propensa «a diffondere i propri testi in maniera indiscriminata», coltivando piuttosto «la tendenza a rendere note con parsimonia le proprie pubblicazioni»

Il centenario della nascita di Cristina Campo ci consente di rivisitare la figura di questa singolare scrittrice che fece di tutto per rimanere nell’ombra, adoperando vari pseudonimi per i suoi lavori di traduzione e collaborazione (il suo vero nome era Vittoria Guerrini) e pubblicando in vita soltanto tre libri: la silloge poetica Passo d’addio (All’Insegna del Pesce […]

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Giuseppe Grattacaso
Su “La verità arriva all'improvviso”

Le ombre di Roma

Il nuovo libro di Paolo Vanacore è una raccolta di dieci racconti: dieci ritratti di donne continuamente sospese tra amore e solitudine con Roma coprotagonista. La città delle vetrine, dei monumenti, della storia e della disperazione delle periferie

Il ventre di Roma è molle e infetto, sa di rancido, ha il colore dei sogni che non si realizzeranno mai e che perciò nemmeno più si sognano, dei liquami putrescenti che hanno dimenticato di essere stati un tempo acqua piovana. È il paesaggio straziato e informe della Grande Bruttezza, a qualche fermata di bus […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Eterno Erdogan

Le elezioni in Turchia, in attesa del ballottaggio, confermano una profonda spaccatura globale tra gli elettori delle città che chiedono novità e democrazia e quelli delle campagne che privilegiano i richiami all'ordine e all'identità religiosa. Un conflitto che salva gli Erdogan, i Putin...

Il Reis, il Boss, il Califfo, il Capataz è ancora in testa alla corsa. Non è stato sufficiente quasi il 90 per cento dei cittadini al voto – uno sforzo commovente, in questa Turchia piagata dalla crisi economica e dal terremoto – per disarcionare l’uomo che governa e comanda con pugno di ferro da venti […]

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